Qualche giorno fa la coppia Cappellini-Lanotte ha vinto il campionato di danza su ghiaccio agli Europei di Sochi.
Abbiamo visto qualche spezzone generosamente trasmesso dai telegiornali, da qualche tv digitale, il programma corto su Youtube, ma il libero viene secretato perchè devi pagare Sky per poterlo vedere.
Da vecchia aficionada al pattinaggio, quando lo speaker diceva “la coppia che ha vinto l’oro è italiana (itagliana)…”, a me veniva solo da pensare:”Ma che roba, in vent’anni la scuola italiana si è ridotta che chi prendeva tre in matematica, oggi prende sei, e chi prendeva sei, oggi prende dieci”. La similitudine mi è parsa lampante: i due pattinatori sembravano dei sacchi di patate che arrancavano sulla pista, due principianti che si muovevano a scatti come zombi. Lei in particolare pareva uno scontro di prua tra una bambola vittoriana e una coniglietta di Las Vegas. Alla sacra faccia del design itagliano (milanese).
La coppia era male assortita, lui troppo esile, lei troppo pesante (essì che Jane Torvill non era un fuscello, ma a vederla volteggiare tra le braccia di Chistoper Dean!)
Se questo è l’oro, figurarsi le altre medaglie.
Dove sono i talenti come Maia Usova e Alexander Zhulin, che quando pattinavano si poteva definire dei veri artisti? Nessuno di questi quattro scafessi di oggi ha saputo raccogliere l’eredità di Ponomarenko, Klimova, Platov, dei fratelli Carruthers, dei Duchesnay, Boitano, Wötzel e Steuer. Grandi artisti di una manciata d’anni fa che sapevano sorprendere con una mise insolita, con una serie di passi, con un’espressione, che conoscevano perfettamente la distinzione tra la sensulità e la volgarità. Il mondo vi ha dimenticati.
Il pattinaggio è diventato solo tecnica bruta e butale, coefficienti di difficoltà, musica anonima e gioco d’azzardo.
Quando Usova e Zhulin terminarono questo esercizio, conquistando la medaglia d’oro, Matilde Ciccia disse ammirata: “Uno spettacolo sensualissimo e perfetto”. E mai parole furono meglio calzanti.
E se qualcuno volesse capire dov’è l’originalità, la sensualità e l’eleganza, può guardare questo.
:O ..sí, su G.I. le sorprese non terminano mai!
uh, be’…grazie!
Ehm..ma era un complimento?
beh.. sí, almeno perché ogni volta che mi arriva un aggiornamento da G.I. è sempre una sorpresa. Poi magari non ho altro da aggiungere come nel caso della “sensualità ed eleganza” del pattinaggio sul ghiaccio, una disciplina che non ho mai preso in considerazione e che mi immagino continuerò ad ignorare. Mi immagino… non si può mai dire…
be’, allora ri-grazie
Nemmeno io sono esperta…ma da qui a definire Cappellini -Lanotte due “sacchi di patate”…
Detto questo, i russi restano imbattuti, concordo.
Ah, era Budapest. Sochi non ha ancora aperto i battenti.
Grazie delle correzioni.
A me ne sono venuti diversi di appellativi: “sacchi di patate” è il più gentile che ho trovato. per mitigarlo potrei dire “sacchi di patate dolci” (Ipomoea batatas).
ma dai che sei un po’ troppo caustica! E’ vero che i pattinatori di qualche anno fa erano dei veri artisti. Io ricordo ancora la coppia Fusar Poli-Margaglio, che a parte qualche sfortunata caduta erano meravigliosi .
E questi giovani? Lui mi pare piuttosto robusto, non credo che soffra il peso di lei. Sono molto tecnici e meno artistici, però sono atletici e ben sincronizzati. Secondo me a loro manca solo un coreografo migliore.
P.S i video sul youtube adesso ci sono.
Vendendo la Cappellini danzare, vestita come la Marianna che va in campagna ma con profonda scollatura che lasciava vedere il “nude” del tutù termico, ho pensato distintamante alla parola “vacca”. Lanotte aveva l’aria di essersi appena rivestito in un negozio di abiti per camerieri.
Mi sembra strano, conoscendoti, che tu citi i tutto sommato non memorabili Carruthers e non Oksana/Pasha Grishuk e Evgeni Platov, un’altra coppia di valore artistico indimenticato.
Certi commenti maschilisti mi lasciano basita.
Cara Milli, il mio non voleva essere un commento maschilista, mi scuso, desideravo solo mettere in giusta evidenza la pesantezza della dama e l’inefficienza del porteur, il che ha reso goffa l’esibizione. A corredo di quanto sopra, i costumisti di Cappellini-Lanotte hanno fatto un pessimo lavoro, esagerando i difetti fisici dei due pattinatori, e rendendo inguardabile la povera Cappellini.
beh, speriamo che migliorino costumi e coreografie, allora!