“The Batman” social review

Il nuovo The Batman si configura come l’ennesimo prodotto dell’industria dell’intrattenimento cinematografico, perfettamente collocato nel solco della batmanitudine già ampiamente esplorata nel corso di decenni.

Dopo essere stato presentato in ogni modo possibile, Bruce Wayne viene ridimensionato all’umano e assume sembianze fragili e sessualmente indifese. Una scelta precisa, dettata da esigenze di mercato, che sortisce l’effetto di immediata gratificazione da parte del pubblico, quindi nulla di particolarmente originale o nuovo sul fronte della rappresentazione cinematografica di un personaggio dei fumetti americani.

Il film è frutto della potente macchina dell’industria cinematografica e i rimandi ad altri film del circuito abramsiano sono numerosi e paiono finalizzati a promuovere la fruizione di altri film, incrementando introito su pellicole ormai vecchie, o destando interesse verso reboot e saghe senza fine. I continui rimandi visivi e musicali sono perfino soverchianti e non sortiscono un effetto estetico soddisfacente, anzi invecchiano la pellicola, facendola cadere nel Kitsch più pienamente descritto da Greenberg, Dorfles, Moles. “Fare il vecchio col nuovo”, così appare The Batman.

Penalizzato dall’essere inserito in una struttura di postmodernismo estetico in cui legami e rimandi ad altre opere sono fin troppo dichiarati e a rischio obsolescenza, il film è comunque buono e ben interpretato. Questo è un merito lodevolissimo, ma da qui a gridare al miracolo e al capolavoro ne passa.

Vivin C per lui e per lei

vivinc
Lo sapevi che esistono due tipi di influenze? Ah, non lo sapevi? E mo’ lo sai.
C’è l’influenza femminile, che è un’influenza, e c’è quella maschile che è una tragedia familiare e forse la fine del mondo, dell’universo e tutto quanto. Grazie di tutto il pesce.
Vivin C ha lanciato uno spot che chiarisce questa terribile e misconosciuta differenza, ma -amici e fidi lettori- ciò che non sapete, e che Giardinaggio Irregolare porta all’attenzione del pubblico mondiale in anteprima assoluta, è la composizione chimica del farmaco.

In Vivin C per lei c’è il Vivin C.

In Vivin C per lui c’è:
il Vivin C, Prozac (equivalente di di tre pasticche), Haldol (equivalente di 20 gocce), Pentothal sodio, Vicodin plus, tintura madre di iperico, estratto secco di passiflora, estratto di Stevia rebaudiana equivalente di 10 bottiglie di sciroppo d’acero.

Nei casi più gravi si consiglia Vivin C forte, che ai componenti già citati, aggiunge 5 grammi di stricnina, ed elimina completamente i sintomi del raffreddore.