Un’altra deliziosissima piantina che cresce in luoghi ombrosi ed asciutti è il Galium odoratum (stellina odorosa), che produce minuti fiori bianchi e si autodissemina abbondantemente. Le foglie hanno un profumo intenso, ma solo dopo che si siano lasciate seccare. Molto usata è anche l’Ajuga reptans (bugola) che si propaga per mezzo di stoloni e produce bellissime spighe di fiori blu scuro. E’ piuttosto bassa e desidera una certa quantità d’acqua per essere veramente in forma, perciò per i primi anni richiederà un po’ di cure.
Ancor più usato è il Lamium maculatum (falsa ortica), che nella specie tipica cresce spontaneo sui bordi dei fossati, ma di cui esistono varietà estremamente interessanti. Come per la maggior parte delle tappezzanti da ombra la sua peculiarità è il fogliame, che può essere grigio, dorato, giallastro, variegato e puntinato. E’ una pianta dalle esigenze veramente minime che si espanderà fino a darvi fastidio. Ma il vero campione della ficcanasaggine è l’Aeogopodium podagraria ‘Variegatum’, una pianta che prospera nell’ombra anche assoluta e che dovrete stare veramente attenti perché non diventi troppo invadente. Gli inglesi usano moltissimo anche l’Alchemilla mollis, ma io in verità esito a consigliarla. La bellezza dell’Alchemilla è tutta nel colore dei fiori, che sono di un verde acidulo tendente al giallo. E’ un colore che si sposa magnificamente sia con i rosa che con gli azzurri, ma insuperabile con il violetto chiaro. Tuttavia l’Alchemilla ha un fogliame grossolano che la fa rassomigliare ad una erbaccia, il che in un giardino grande e del tipo “cottage” non è un gran guaio, ma potrebbe esserlo in una stretta fascia in un cortile di città. Inoltre in inverno diventa piccolissima. Si dissemina spontaneamente ma basterà estirpare le giovani piantine per tenerla sotto controllo. Con questo ho detto tutto il peggio che si può dire su di lei, e comunque tenete sempre a mente le preziose qualità del colore dei suoi fiori.
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