Questa sua personalità energica l’ha tutta riversata nel suo giardino, rinnovando le acquisizioni pregresse ed introducendo numerosi concetti originali. Alla fine dell’800 il giardinaggio inglese viveva uno dei suoi periodi di maggior prestigio per l’influenza che esercitava su quello europeo con i suoi modelli romantici e liberamente bucolici, consolidati nel passare degli anni soprattutto da Gertrude Jekyll.
Vita Sackville-West fu una vera innovatrice, ed apportò al giardinaggio nuove conoscenze teoriche e pratiche, l’uso di specie selvatiche erroneamente considerate di scarso valore ornamentale, lo studio di progetti prospettici più formali e di forte impatto visivo, di cromatismi del tutto originali e audaci; inoltre sperimentò associazioni tra piante che fino a quel momento non erano neanche state prese in considerazione. Viene ricordata soprattutto per la sua aiuola bianca e grigia, ma forse quella fu una delle cose meno rilevanti che fece. Aprire a caso questo suo libro è sempre una sorpresa, sia per l’emozione di leggere uno stile così pulito e semplice, sia per il modo umile e pratico di dare consigli, sia per la qualità delle indicazioni pratiche fornite, e non da ultimo, per le profonde riflessioni sulla Natura che ci indice a compiere. Vita conosceva la natura, ma non la idealizzava scioccamente e stolidamente come spesso si è portati a fare, specie se non si è adeguatamente dotati di senso critico e di cultura. Aveva le sue idee e correva dei rischi nello scriverle; diceva: “…chi scrive articoli di giardinaggio deve avere il coraggio di dichiarare le sue opinioni”, cosa della quale sono fermamente convinta anche io e che ho sempre cercato di fare in questo piccolo spazio settimanale.
Nel giardinaggio e nella vita non bisogna mai farsi prendere da falsi modi democratici e buonisti, dal qualunquismo e dall’indolenza. Bisogna giudicare. So che la Bibbia impone il contrario, ma a rischio di una scomunica io credo che il giudizio sia un evento quotidiano e comune della vita umana. Ogni pensiero in fondo è un giudizio personale su qualcosa o qualcuno, e le nostre azioni una reazione a quel giudizio. Ciò che bisogna fare prima di giudicare è acquisire il maggior numero di informazioni possibile (perciò non mi stancherò mai di ripetere di comprare un buon dizionario delle piante ornamentali).
La natura è senza vie di mezzo la più grande alleata e la peggior nemica del giardiniere. Il compito del giardiniere è di migliorarla e talvolta superarla (follia? Non direi).
Le esperienze che gli scritti di Vita Sackville-West ci mettono a disposizione sono di valore inestimabile, è una lezione che non è possibile ignorare.
Ci si può trovare in disaccordo con le opinioni, ma non con il senso critico che le anima e che le ha rese così importanti per tre generazioni di giardinieri.
