Le ultime rose


Rossella Sleiter, truccatissima sciura del jet set del giardinaggio italiano
Mi trovo ancora una volta nella scomodissima posizione di chi va a disturbare i “professori” giardinicoli d’Italia. Non ho per nulla simpatia nei confronti di Rossella Sleiter, che tiene la sua rubrica settimanale sul “Venerdì” di Repubblica. La rovo una persona quantomeno ambigua. Quando vuole riesce a scrivere un bell’articolo interessante, ma la maggior parte delle volte si limita a consigli per giardinieri pigri e pasticcioni. Non fraintendetemi: il giardinaggio è un’attività che non è riservata solo ai meticolosi e puntuali; io stessa sono molto pigra e molto pasticciona, ma nel mio caso ne sono consapevole e me ne rammarico. L’errore di fondo della rubrica della Sleiter è di incoraggiare la pigrizia ed il lassismo, che sono due cose pericolosissime per un giardino. Consigli del tipo “potete avere questo e questo con poco sforzo” vanno senza dubbio bene, ma non ci si deve limitare solo a quelli. Quando poi vuole far qualcosa di sciccoso tira fuori un nome da dizionario botanico e sembra che abbia sistemato tutti con la sua infallibile dottrina. In tanti anni che leggo la sua rubrica non ha mai descritto un’esperienza personale con piante e fiori, sembra che scriva tutto solo per “sentito dire”. Probabilmente è il tipo di signora che veste elegante e profuma di cannella, e che va in giro per fiere di acquerelli botanici e mostre di peonie e camelie, ma che i giardini li conosce solo dalle fotografie che le spediscono i suoi editori.
Come fare a dare retta ad una pazza scellerata che vi dice che marzo è il MOMENTO BUONO per piantare le rose a radice nuda? Io sono senza parole. Il padanismo si è diffuso anche nel mondo del giardinaggio? Che razza di consiglio è mai questo per una persona che vive in zone che siano più a sud -non dico di Roma- ma anche di Milano? Ormai è tardissimo per piantare le rose (e mi dispiace dare questa notizia ad un amico che so che ne aspettava alcune dalla Meilland per martedì scorso). Tutte le esperienze che ho avuto con rose piantate oltre la metà di febbraio si sono rivelate tragicamente fallimentari, figuriamoci a metà marzo…
Tuttavia non è mai il caso di scoraggiarsi. Prima di tutto quando fate un ordine di rose a radice nuda siate SEMPRE tempestivi. Guardatevi il giardino in primavera, come fosse un compito da svolgere. Poi pensateci su tutta l’estate e non più tardi della metà di ottobre piazzate il vostro ordine. Richiedete esplicitamente che volete ricevere le rose prima della fine dell’anno, possibilmente a metà dicembre (quello è il MOMENTO GIUSTO per piantare le rose da noi). Se poi volete fare le cose proprio per benino, preparate le buche già a fine estate, con sabbia, ghiaietto e un bel po’ di letame maturo o in pellets. Qualche vivaio (specie dell’estremo Nord, come l’eccellente “La Campanella” di Anna Maria Sgarabottolo) potrebbe avere difficoltà a mandarvele per dicembre, perché da loro la terra gela in profondità, ed anche se le rose in tagliola (cioè a riposo) non soffrono, ci vorrebbe un martello pneumatico per tirarle fuori dal terreno. Prima ordinate, prima riceverete, e comunque nessuno ve le manderà mai prima di fine novembre, specie se il tempo si mantiene tiepido.
Le rose che vengono piantate tardi germogliano con più difficoltà (non tanto le rose moderne quanto quelle antiche, che soffrono davvero enormemente), fioriscono dopo e più stentatamente, inoltre sono molto sensibili alle malattie. Tendono anche ad avere un forte bisogno di acqua, e quindi necessitano contemporaneamente di un drenaggio maggiore. Stategli sempre dietro con un occhio particolare, e passate verderame o poltiglia bordolese per evitare infezioni fungine.
In tutta la mia vita giardinicola, che Iddio mi salvi dalle rose marzoline!

2 pensieri riguardo “Le ultime rose

  1. Non so a quando risale questo post, ma condivido in pieno le tue parole, e il giudizio sulla rubrica: uno spazio sprecato e sottratto a chi potrebbe renderlo davvero utile e stuzzicante (anche le piccole sfide attirano… soprattutto fra i giardinieri).

  2. Non ricordo quando ho scritto questo articolo, molti anni fa comunque. Strano che wordpress non registri la data. Ero più giovane allora, più schietta, più diretta. Non ho davvero molti apprezzamenti per Sleiter, non compro più il Venerdì, divenuto illegibile da anni, non so neanche se ancora esista la sua rubrica: il giardinaggio non interessa più a nessuno. Mi sorprende il mio prendermela a cuore per un errato consiglio pratico. Oggi non ci farei neanche caso: la sciatteria e la superficialità con cui si scrive si parla e si pratica di giardino, ormai mi hanno vinta.
    Grazie per il bel commento.

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