Concorso fotografico “Autunno nelle regioni mediterranee” anno 2011


Mi sono un po’ girate quelle che non ho nel sentire che in circolazione ci sono parecchi concorsi di fotografia sull’autunno.
L’autunno è facile da fotografare, è come fotografare una cosa bella, ti viene sempre bene, a meno che non inquadri dall’altra parte.
Ovviamente a tutti questi concorsi autunnali io non posso partecipare, e dopo anni che la cosa si ripete immutabile, mi sono veramente infastidita.
Da noi l’autunno è una stagione di cieli tersi, di azzurri limpidi e leggeri. la sera diventano profondi, punteggiati di stelle che se vivi un po’ in campagna e non c’è luna, vedi la Via Lattea, la grande croce del Cigno, Vega, Sirio.
Non abbiamo nebbia, l’unico nebbione che può capitare è la muffonata estiva che viene dal mare.
Non abbiamo foglie che ingialliscono, qui le foglie sono ancora verdi. Le foglie non diventano rosse da noi: diventano marroni e poi cadono. Venature di aranci spenti sui pochi platani cittadini, platani, faggi che virano dal giallo al rosso prugna, susini e cachì che si infuocano. Ma questo è tutto, quanto a foglie, ovviamente: perchè sembra che nei concorsi fotografici l’autunno si debba condensare nell’ingiallimento delle foglie.
Non abbiamo aceri, bacche, meli e l’estate indiana. Niente.
Da noi fioriscono ancora le rose, fioriscono le Bougainvillee con il rinnovato vigore dato dalle prime piogge: saranno in fiore fin oltre febbraio. Da noi iniziano a spegnersi i fiori delle agavi, fioriscono i pancrazi marittimi sulle spiagge, maturano le capsule di quei semi che si attaccano ai vestiti, fanno teatro le graminacee spontanee con le loro infiorescenze. Qui è una seconda primavera, l’autunno, con le prime piogge i fiori guadagnano colori smeraldini e bellezza. Gli Hibiscus sono nel loro periodo di “grassa”, e gli alberi di arancio portano i frutti di quel colore indeciso tra il verde e l’ocra.
Niente aceri da noi. Noi qui ad ottobre abbiamo 35° e stiamo in maniche corte, i paesani vanno ancora a prendere il sole in spiaggia.

Quindi Giardinaggio Irregolare ha deciso di indire un concorso di fotografia.
Il tema è. L’autunno nelle regioni mediterranee.
Ogni concorrente potrà presentare al massimo tre foto in un formato che sia adeguato per un invio per e-mail, oppure indicare il link se la foto è su un sito di photo hosting.
Le foto o i link vanno inviati a gogolis@alice.it a partire da adesso, entro il 15 dicembre 2011
Ogni foto dovrà avere i metadati e possibilmente un geotag. Dovrà essere accompagnata da una breve descrizione e un breve curriculum dell’autore, non in formato europeo.
Astenersi professionisti.

Il primo premio consisterà in una copia del volume “Il significato dell’estetica” di Jan Mukarovsky
Il secondo premio consisterà in una copia del volume “Una passeggiata botanica in Calabria”
Il terzo premio consisterà in una copia del volume “Voglia di Campagna” di Valerio Merlo
Premio di consolazione: una copia del volume “Giardiniere per diletto”
Premio del Pubblico: una copia del volume “Diario di un viaggio a piedi”

Le foto premiate saranno pubblicate sul Blog Giardinaggio Irregolare per la durata di 7 giorni durante i quali sarà proposto un sondaggio per il voto del pubblico.

Avvertiamo sin d’ora che le selezioni saranno molto dure e che i premi potrebbero anche non essere assegnati.

Le selezioni sono chiuse in data 15 dicembre 2011. A questo indirizzo si trovano le fotografie pervenute, le quali possono essere votate e commentate dal pubblico entro l’ultimo dell’anno

10 pensieri riguardo “Concorso fotografico “Autunno nelle regioni mediterranee” anno 2011

    1. Dunque dunque, i metadati sono una serie di dati che la macchina fotografica registra in automatico, ad esempio esposizione, uso del flash, lunghezza focale, apertura otturatore, ecc. Insomma, sono una serie di dati che possono essere “copiati” da un altro fotografo per cercare di ottenere lo stesso effetto. Spesso i professionisti li eliminano per non rivelare i “segreti” dello scatto, ma visto che il concorso si rivolge ai dilettanti, lasciare i metatdati è una specie di “aiuto” per gli altri, e soprattutto un atto di onestà. Hai scattato in automatico?Nulla di male, e il metadato te lo dice. Hai scattato in manuale, magari sei un po’ più bravo, oppure hai voluto fare un esperimento, e il metatdato ti dice anche questo.
      Il geotag. In genere le macchine fotografiche moderne indicano le coordinate terrestri dove è stata scattata una fotografia, quello è il geotag. Ma non è necessario che sia incorporato alla foto, basta esplicitare dove si è scattata la foto.
      Inoltre dimenticavo, sono ammesse anche foto ottiche e non digitali, scansionate a 300 dpi.

    1. nel senso che i curricula europei fanno schifo. Sono sminuienti per qualsiasi attività artistica e in alcuni casi del tutto inutili. Bastano due righe, del tipo: so’ Ritona, vivo a Roma e so’ mezza matta!

  1. ma che fetente!!!
    Ho fatto vedere le foto a Traudi perchè non riuscivo a decidere quale scegliere, quell’altra fetente (il mondo del giardinaggio ne è pieno) me le ha distrutte a colpi di parole con quella linguaccia tagliente. Quasi mi demoralizzavo, ma solo quasi…..
    E’ passata a casa mia figlia e le ho fatte vedere a lei, e la terza fetente non ha detto niente, ha solo riso, si è alzata e se n’è andata.
    Be’ allora fosse anche solo per tigna io le mando!!!

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