29 agosto 2004 – Progettare un’aiuola parte II


Giardino di Great Dixter
Esistono migliaia di specie e varietà di piante ornamentali da utilizzare quando si compone un giardino, limitarsi a quelle poche che si trovano comunemente nei negozi è inaccettabile. Chi andrebbe in giro con addosso sempre lo stesso vestito, fosse anche firmato da Armani? Non si tratta di un desiderio sfrenato di originalità o di distinzione dalla massa, ma della constatazione di una precisa necessità intrinseca al giardinaggio, cioè quella di conoscere il maggior numero di piante per poter collocare in giardino la pianta giusta nel posto giusto.
Anche se nell’ ultimo decennio si è molto diffusa la moda del “giardino-salotto”, con molti elementi architettonici fissi ed inerti (muri, viali, terrazzamenti, scale, ecc.) che rendono un giardino gradevole in ogni stagione e ne diminuiscono sensibilmente la manutenzione ed il costo, le piante sono gli elementi più importanti in un giardino, perché ne individuano lo stile e lo caratterizzano come nessun’altra cosa potrebbe fare. E’ per questo motivo che devono essere considerate come parte integrante del progetto di un giardino piuttosto che come elemento decorativo da aggiungere in seguito. Questo consente di raggiungere anche il giusto equilibrio tra le piante e le strutture architettoniche.
In giardini piccoli come quelli moderni è difficile stabilire quali piante collocare, poiché quanto minore è il numero di piante utilizzabili, tanto maggiore dovrà essere il loro valore ornamentale. Questo non si limita solo ai fiori, ma anche ad altre qualità estetiche delle piante che vengono solitamente assai trascurate, come il colore o la forma delle foglie, i frutti, la corteccia. Nel decidere come disporre le piante bisogna innanzitutto considerare lo stile del giardino. Uno stile rigido e schematico, con prati ed aiuole ben delineate da vialetti e sentieri, richiederà una grandissima quantità di piante sempreverdi e dall’aspetto scultoreo, accompagnate da piante da fiore sparse in maniera apparentemente casuale. Ad un giardino di questo tipo basteranno pochi colori per essere bello, poiché il suo stile sarà dato dal valore delle piante sempreverdi, cui daranno risalto radi tocchi di colore ben disposti in maniera apparentemente irregolare e casuale.
In un giardino di questo genere staranno benissimo le cosiddette “piante dall’aspetto scultoreo” (terminologia che a me suona piuttosto sgradevole, ma che comunque rende abbastanza l’idea), come le conifere o le agavacee (Yucca, Agave, Phormium, ecc.) che vengono spesso usate in esemplari singoli posti in bella evidenza al centro di un prato, o in grosso vaso alla fine di un viale, o come pianta centrale in un patio o una terrazza. Con un termine rubato all’industria del gioiello, le piante così utilizzate vengono chiamate “solitari”. Molte piante possono fungere da “solitari”, purché siano adeguatamente posizionate e messe in risalto. Spesso da noi si usa così la “canna delle pampas” (Cortaderia selloana), che in effetti è una pianta che non si presta per nulla ad essere impiegata in aiuole miste. Un’altra pianta con un fogliame molto caratterizzato è l’umile acanto, che da noi cresce spontaneo ai bordi dei fossi, che venne preso a modello dai Greci per la decorazione dei capitelli corinzi. L’acanto è una pianta di pochissime esigenze, che prospera anche in ombra, ma che per rendere al meglio richiede un terreno abbastanza umido. In un giardino regolare si può molto ben sfruttare la simmetria, ad esempio si possono collocare piante eguali ai lati di una scala, a mo’ di cornice, o creare delle aiuole speculari. Tuttavia devo mettere in guardia i miei lettori: creare dei giardini regolari e geometrici non è affatto semplice come sembra: bisogna conoscere molto bene le piante che si usano e si rischia di cadere nello scontato e nel mediocre, inoltre la manutenzione sarà elevata. Bisogna anche dire che questo tipo realizzazione rende bene solo in spazi abbastanza grandi, non certo in piccoli giardini di paese, e che non si adatta granché neanche al nostro clima mediterraneo, cui sono più propri i giardini spontanei e liberi.

4 pensieri riguardo “29 agosto 2004 – Progettare un’aiuola parte II

  1. stavo cercando quel post su decorazione e stilismo, ho lanciato la ricerca con il nome “decorazione” e mi è arrivato anche questo, ecco tanto per esere noiso e farti le pulci, la dida della foto, dice “giardino a Great Dixter” beh dai quello non un giardino qualsiasi a Great Dixter, é great Dixter.
    dove cavolo è il post sullo stilismo, che ti ho trovato un esempio giusto giusto.

  2. Ho corretto la didascalia.
    Ho voluto inserire nel blog alcuni dei miei articoli scritti su “la Riviera” perchè molti sono buoni e validi, ricchi di informazioni. Tuttavia “la Riviera” ha un target poco elevato, e in questo scritto in particolare mi rivedo poco, o perlomeno, vedo il natuarle percorso che si deve compiere con le proprie gambe per riuscire ad arrivare al punto di porsi delle domande sul giardino.

    Il post sullo stilismo è sul tuo blog, l’ho cercato anche io, è quello con le stoviglie esposte nella piattaia. Solo che non ricordo il titolo.

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