22 agosto 2004 – Progettare un’aiuola parte I


Great Dixter
Come i miei lettori più affezionati avranno capito, in questo periodo mi piace affrontare il delicato tema della progettazione dei giardini. Naturalmente le informazioni che posso dare io sono poche e molto generiche, per cui dovete far affidamento sul vostro gusto, sulle vostre conoscenze, e , naturalmente, sui libri. Due settimane fa ho consigliato il volumetto “Piccoli giardini” (Idealibri, 8 euro), che –ci tengo a far presente- io stessa ho regalato alla Biblioteca Comunale di Siderno. Vi raccomando di prenderlo e studiarlo con accuratezza, e di comprarne una vostra copia, perché vi sarà utile in maniera continuativa. Naturalmente siate il più possibile puntuali nella restituzione!
Vediamo ora quali sono le basi per comporre le aiuole. Prima di tutto dovete deciderne la destinazione d’uso. Non sempre si piantano fiori semplicemente per avere il giardino ricco e colorato, può accadere che ci occorra di dover coprire una zona in ombra, o di necessitare di uno schermo per il sole o per gli sguardi dei passanti, potremmo desiderare di avere dei fiori recisi per la casa senza doverli comprare dal fioraio, od ancora che ci occorra qualcosa che cresca in una posizione particolare. Più spesso si tentano audaci accostamenti di colore e di forme, oppure si sente il bisogno di qualcosa che fiorisca in una determinata stagione dell’anno. Perciò è importante avere una buona enciclopedia e conoscere molte piante.
Successivamente bisogna stabilire alcuni dati importanti: il primo è il tipo di illuminazione che riceverà l’aiuola. Esistono molte piante da ombra, ma naturalmente una aiuola bene illuminata ci dà un ventaglio di possibilità ben maggiore! Successivamente è necessario analizzare la grana del terreno. Se avete un terreno compatto aggiungete composta o letame (anche pellettato), sabbia e ghiaia. Lavoratelo in anticipo, molto bene ed in profondità: è faticoso ma ne vale la pena. Dovrete anche pensare alla quantità d’acqua che riceverà la vostra nuova aiuola, e regolarvi di conseguenza.
In seguito bisogna pensare alle piante. Comporre le aiuole non è diverso dal decidere l’arredamento di un salotto. Si procede per gradi, scegliendo per primi gli elementi che caratterizzeranno l’ambiente, come il colore delle pareti o della tappezzeria, il divano, le tende. Così dovete fare in giardino: scegliete le piante che volete rendere “protagoniste” della vostra aiuola, e poi abbinate le altre in modo che le valorizzino. Non mettete le piante alla rifusa, senza nessun senso logico, come fanno in molti. E badate alle altezze, quelle più alte dovranno essere messe più all’interno. Una cosa importantissima è cercare di scegliere le piante in modo che si alternino nella fioritura; in seguito dovrete cercare che forme e colori risultino armoniosamente mescolati. Una regola generica è quella di alternare forme strette ed allungate con forme globose ed espanse. Questo sistema funziona sempre, ma si rischia che l’insieme risulti monotono; è necessario quindi movimentare con piante che abbiano un portamento un po’ lasso o disordinato, o che crescano in mezzo alle altre, o che abbiano un fogliame decorativo. Questo è più o meno quel che hanno fatto gli Inglesi durante quasi tutto il Novecento, con la famosa “bordura mista”. Nei giardini all’italiana o alla francese le bordure erano delle fasce colorate ottenute con un gran numero di piante uguali, mentre gli Inglesi si orientavano sulla riproduzione della natura, creando insiemi disomogenei ma eleganti ed armoniosi. La “bordura mista” ebbe un tale successo che oggi rappresenta un vero assioma, la stessa idea di giardino.
Un consiglio sempre valido è quello di lasciare sempre un po’ di spazio tra una pianta e l’altra di modo che possano respirare sin dalla base e possano essere quindi evitati sovraffollamenti dannosi ed improduttivi, nonché danni organici come marciume del colletto. Ad aggiungere si fa sempre in tempo, ma dover rimuovere delle piante già insediate non è un’operazione gradevole, e spesso per compierla si danneggiano le piante vicine.

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