25 aprile 2004 – Giardini rocciosi


Giardino roccioso
I giardini rocciosi vanno sempre più di moda, e non è raro trovare anche in piccoli spazi un angolino con delle pietre e delle cactacee che crescono negli interstizi tra le rocce. I proprietari vi mostreranno orgogliosi le loro piante, decantandone la provenienza esotica e l’età (che per una cactacea è il più bel biglietto da visita), sentendosi mille volte più “in” di chi non ce l’ha.
Personalmente trovo questo genere di assortimento vegetale un autentico trionfo del kitsch, del pessimo gusto e dell’ignoranza giardinicola. Chi lo possiede gode della mia simpatia, ma non certo della mia ammirazione. Un giardino roccioso non è fatto per le cactacee, che rendono molto meglio semplicemente piantate singolarmente i bei vasi di coccio, oppure ben distanziate su un pendio sabbioso. In realtà noi non abbiamo neanche la più pallida idea di cosa sia effettivamente un giardino roccioso, e purtroppo questa lacuna si estende anche ai professionisti ed agli appassionati. Tecnicamente si può mettere qualsiasi pianta tra le rocce, purché sia di un tipo che ami terreni ben drenati, magari magri ed asciutti. Ciò fa delle cactacee, che notoriamente non amano l’acqua, la scelta più ovvia e più “facile”. Ed invece è la scelta più sbagliata poiché del tutto incompatibile con l’habitat naturale delle cactacee. I rocciosi sono stati ideati per accogliere quelle che vengono chiamate piante da “alpinum”, cioè le piante che vivono tra le rocce calcaree dei monti, oltre il limite di resistenza degli alberi. Queste piante sopportano temperature invernali estremamente basse, con estati fredde ed asciutte. Poiché d’inverno riposano sotto una coltre di neve secca e compatta, non sopportano assolutamente l’umidità invernale. La stella alpina (Leontopodium alpinum) è certamente la più famosa pianta da roccia. Ovviamente non è neanche ipotizzabile tentare di coltivare questo tipo di piante in zone costiere e temperate come la nostra, tuttavia non per questo ci si deve negare il piacere di avere un bel giardino roccioso come si deve, bisogna solo saper scegliere le piante adatte. Innanzitutto considerate che un roccioso richiede un certo spazio perché dev’essere basso e largo. Non fate piramidi di Giza appoggiate al muretto di recinzione,come fanno cert’uni! E non usate quegli orribili sassi da acquario che si trovano nei vivai, tanto simili al groviera! Quel genere di sasso non va assolutamente bene per un roccioso, ma si è diffusa l’idea (sbagliata) che le piante affondano le loro radichette all’interno delle cavità di questi sassi-groviera, prosperando allegramente; ma questi sono fori che vanno bene giusto per un pesciolino come Nemo, e non certo per delle piante! Tra l’altro c’è questo deprecabile uso di ammucchiarli senza alcun criterio, a forma di “grembiule di diavolo”. So che è molto più pesante e costosa, ma preferite roccia locale per il vostro roccioso: ne vale davvero la pena. Mettevi d’accordo con le cave o con chi si sta costruendo una casa, o con chi fa gli scavi pubblici. Sareste sorpresi di vedere quanti bei sassi escono fuori da sotto le strade! Sistemate i sassi più grandi ed infine quelli più piccoli, cercando che l’aspetto finito sia il più naturale e semplice possibile, cercate insomma di imitare la natura, creando però delle tasche e dei dislivelli adatti ad accogliere le piante. Via via che procedete mettete terriccio mescolato a ghiaia. Se i sassi sono pesanti fatevi aiutare, oppure usate come leva degli scivoli fatti con delle robuste assi di legno. Per questa volta il mio spazio è finito, ma prossimamente parleremo delle piante più indicate per un giardino roccioso mediterraneo.

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