Bosco incantato con volpe e casette di gnomi, illustrazione in bianco e nero

Questo disegno mi è molto caro. Ho ascoltato “Lo Hobbit” mentre lo disegnavo, e l’ho finito il giorno stesso in cui ho finito l’audiolibro. Quante cose ho notato dall’audiolettura che in scrittura non avevo percepito per decenni! O forse è solo che sono invecchiata?

Non avevo un progetto, volevo solo disegnare i funghi che piacciono tanto negli ultimi anni nelle illustrazioni fantasy. Poi ho pensato che quei funghi crescessero vicino a degli alberi, e che negli alberi vivessero degli gnomi. Poi ho disegnato il bosco e infine mi serviva un punto focale per collegare elementi un po’ casuali, e ho usato i grandi classici: la luna e una casetta.

Insomma, sì, è disorganico ma io mi sono divertita un sacco.

Non mi piace disegnare personaggi all’interno delle scene, perciò non ho disegnato gnomi o altre creature. Mi piace il paesaggio svuotato della presenza umana (o antropomorfa), silenzioso.

gallery:

“La biblioteca sotterranea” (per il contest variant cover Toshokan)

L’anno scorso la casa editrice manga Toshokan (per chi non la conoscesse, conoscetela, perché pubblica storie davvero interessanti e mature) ha indetto un contest per delle variant cover di alcuni dei primi titoli pubblicati. Io ci ho provato, ma sono riuscita a mandare solo il disegno in bianco e nero, come una pivella principiante. Non sono passata neanche allo step 2.

Mi sono messa sui dettagli, e quello che doveva essere lo schizzo è diventato il definitivo (conservando gli errori di prospettiva.

Per più di un anno ho pensato di farmi stampare il disegno su carta da acquerello per colorarlo, ma a Siderno pare nessuno offra questo tipo di stampa “innovativa”.

Alla fine l’ho colorato con Clip Studio Paint e una vecchia Wacom senza display. Ora ho un tablet e sono felicissima (anche se il lavoro che si fa con la penna della tavoletta non è paragonabile all’imprecisione dell’Apple Pencil ).

Su Instagram è enormemente penalizzante pubblicare disegni, così riprendo il mio blogghino.

Questa è l’immagine finale (molto orizzontale perché sarebbe dovuta essere una copertina con alette. Avevo calcolato che la porta al centro del “labirinto” sarebbe stata più o meno al centro della copertina (i manga si sfogliano verso destra, con il dorso a destra, in modo inverso rispetto a quello europeo).

Ecco dei close up (da Instagram, quindi sono quadrati)

Il disegno originale è questo:

L’ho scansionato con Photoshop (300 dpi sono pochi per questo tipo di lavoro, mi sono trovata in difficoltà) e ho portato le linee a un seppia più adatto all’acquarello.

Spero ti piaccia e che tu voglia lasciare un commento 🙂