Questo disegno è importante per me poiché è stato il primo che ho colorato digitalmente, andando un po’ a caso con i pennelli e lasciandomi portare dall’intuito della Photoshoppista (Clip Studio Paint è per mia fortuna molto simile, mi ci sono trovata subito, mentre non ho familiarità con Procreate.
L’originale è fatto a mano libera su cartoncino pesante da acquerello.
Ecco qualche dettaglio, e ancora più in basso l’originale a matita fatto nel 2022 e una versione “seppiata” attraverso Photoshop (ancora non so farlo con Clip Studio Paint).
Per anni considerate tipiche del giardinaggio all’inglese, fide compagne delle rose ad inghirlandare romantici cancelletti dei cottage di campagna. Oggi invece vengono usate in modo molto più moderno, e non solo come rampicanti, ma anche come “rafforzativo” delle siepi, e con un adeguato tutoraggio possono formare densi cuscini o piramidi, o addirittura ricadere dai vasi come tappezzanti.
Ve ne sono moltissime cultivar, possono avere fioriture più o meno ripetute, fiori dalle forme più varie e dai colori che passano dal bianco al viola vinaccia. Un mondo a sé è quello delle Clematis erbacee, che non sono rampicanti.
Una volta assestata, la clematis (clem, per i più appassionati) ha bisogno di irrigazioni e concimazioni tutto sommato modeste. Ciò di cui dovete aver davvero paura è il clematis wilt, una malattia fungina a cui non c’è rimedio, ma solo la prevenzione; anche se può capitare egualmente, anzi, si dice che se una clematis non ha preso almeno una volta il wilt, non diverrà mai bella e rigogliosa.
"Quando guardiamo il cielo di notte ci soffermiamo ad ammirare le stelle a caso senza seguire uno schema.. lasciamo che la nostra fantasia si perda in questo immenso soffitto brulicante di luci... una stella grande.. qualcuna piccola.. un'altra azzurra ed una rossa! Luci lontane che forse ora non esistono neanche più.. eppure sono lì le guardiamo ogni sera quando le nuvole ce lo permettono.. luci che continuano a brillare .. a vivere.. che continuano a farci sognare! Questo BLOG vuole essere uno spazio semplice, senza pretese, uno spazio dove antichi sorrisi e sguardi continuano a brillare come stelle... semplicemente continuano a vivere nell'immenso cielo della rete." (Domenico Nardozza)