Climatologia da salotto



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Inserito originariamente da Lidia Zitara

Breve punto sulla situazione climatica di questo freddissimo inverno. Non ho termometri, barometri e non seguo molto le previsioni meteo, perciò non so darvi le misure precise delle minime e delle massime toccate qui a Siderno. Posso dire che ho dovuto comprare due cappottini per i miei due cuccioli, e che non glieli tolgo neanche di giorno. Il bassotto lo porto in casa quando fa freddo, perchè non ha sottopelo.
Questo inverno ho dormito in casa, al contrario degli altri anni, per lasciare spazio ai cani e agli stendini dei panni, perciò mi manca l’impatto col freddo di mattina, a crudo, appena alzata.
Fatto questo preambolo all’unico scopo di far capire che quanto scrivo è frutto unicamente di osservazione e non di studio, ho notato tante cose che mi hanno indotta a pensare che nonostante il freddo molte piante abbiano subito meno danni dell’inverno precedente, decisamente meno rigido. Uno dei miei barometri sono le foglie del nasturzio: quando anneriscono e si afflosciano è segno che c’è stato un brusco abbassamento della temperatura. Quest’anno non è avvenuto, forse a causa dell’escursione termica non elevatissima. Probabilmente la temperatura è diminuita gradualmente nel corso delle settimane consentendo alle piante di “abituarsi”.
Secondo: le foglie dell’hibiscus. Stanno benone, seppure in altri giardini, ma soprattutto per la specie syriacus, più rustica, e per esemplari piantati in zone esposte, il fogliame abbia subito un forte appassimento e un ingiallimento, con bruciature diffuse.

Segue da ieri

Come ho detto, io ho una settimana o più di ritardo rispetto agli altri giardini e alle fioriture comunali, perchè il grande albero di gelso raffresca l’ambiente e abbassa la temperatura di qualche grado. Infatti l’oleandro più piccolo, molto ombreggiato da una magnolia e da un oleandro più grande, in più esposto a nord, ha solo un fiore. La pianta non riesce ad accrescersi come la sua vicina (una cultivar a fiore bianco semplice) ma in estate -nonostante l’ombra- si ricopre di fiori teneramente rosati. Ça va sans dire, non prende una sola goccia d’acqua se non quella che gli destina il padreterno.

Un solo fiore per ora

Ma gli altri oleandri di città sono già quasi pienamente fioriti, così come le Bouganvillee e le piante da balcone.
Le rose delle altre persone sono ancora in fiore e non accennano a diminuire i boccioli. Questa è una HT rampicante gialla che esiste a Siderno credo dall’inzio del tempo e che non mi è mai capitato di riuscire a fotografare, stavolta l’ho beccata!

rose rampicanti gialle -ignote

Altre case sfoggiano la loro livrea estiva fatta di fioriture in “allegro miscuglio di colori”. Oltre ai soliti balconi con gerani e petunie, le piccole cittadine riservano sempre qualche sorpresa nelle zone periferiche, dove le case sono più vecchie.
Dietro una cancellata arrugginita fiori vecchi e nuovi, appena comprati o di antica data, si contendono la scena con i loro colori sgargianti. L'ingenuità della composizione e la semplicità delle piante è bilanciata dalla vetustà dell'edificio e dalle dimensioni minuscole delle due fasce di terreno lungo la via d'accesso. Una sovrapposizione di vecchio e nuovo che caratterizza nel modo più felice i giardini 'poveri'

Un altro giardinetto al quale vado praticamente in pellegrinaggio, è quello di uno studio commerciale vicino al mio medico. C’è sempre qualcosa di fiorito, anche se si vede una certa trascuratezza e una manualità non adeguata. Ad aprile c’erano le violacciocche in miscuglio, adesso questi, dopo le rose e le bocche di leone, ma non quelle nane, sono bocche di leone alte così e dai colori mai visti.

giardinetto felice

colore rude, ma quanta allegria
Con le comunioni fatte appena qualche settimana fa, il giglio di Sant'Antonio non ce l'ha fatta ad essere presente, a differenza del suo cugino longifolium
Che soddisfazione avere tanti gigli da recidere...

E dopo che sei andato a caccia di foto, c’è sempre qualcuno che corre ad abbracciarti quando ritorni a casa

Ciao mamma, mi dai una grattata sulla pancia?

Odio quando il freddo fa questo



nasturzio gelo

Inserito originariamente da Lidia Zitara

Da un paio di giorni stiamo alle minime stagionali, di notte anche sei gradi.
Un freddo da morire, si deve stare attaccati al termosifone tutto il giorno.
Sorprendentemente alcune piante tropicali come la Cosa-lì-come-si-chiama non ne soffrono, mentre il nasturzio sì. E io detesto quando i miei nasturzi si riducono così. Non succede proprio ogni anno, e non in questa misura: qualche foglia sciupata occhei, ma ha fatto uno sterminio!
Detesto quando il freddo fa questo.