Luce dorata nel bosco magico, pastelli su carta grigia

A questo disegno tengo tantissimo. Un’amica mi ha detto che le piaceva e gliel’ho regalato molto volentieri, perché è una grande appassionata. Ci tengo perché ci vedo davvero del magico. E poi perché conserva ancora le unghiate di Jimmy Willis buonanima. Sono in alto a sinistra e al centro, le ho coperte bene, si vedono solo inclinando il foglio sotto la luce.

La tecnica è tra le mie preferite, pastelli su carta ruvida, in questo caso la Canson colorata Mi-teintes. Ho usato le matite Caran d’ache, Derwent e Koh-i-Noor. In alcuni punti ho rafforzato con le matite graduate (mi pare una 3B o una 4B).

Bosco incantato con volpe e casette di gnomi, illustrazione in bianco e nero

Questo disegno mi è molto caro. Ho ascoltato “Lo Hobbit” mentre lo disegnavo, e l’ho finito il giorno stesso in cui ho finito l’audiolibro. Quante cose ho notato dall’audiolettura che in scrittura non avevo percepito per decenni! O forse è solo che sono invecchiata?

Non avevo un progetto, volevo solo disegnare i funghi che piacciono tanto negli ultimi anni nelle illustrazioni fantasy. Poi ho pensato che quei funghi crescessero vicino a degli alberi, e che negli alberi vivessero degli gnomi. Poi ho disegnato il bosco e infine mi serviva un punto focale per collegare elementi un po’ casuali, e ho usato i grandi classici: la luna e una casetta.

Insomma, sì, è disorganico ma io mi sono divertita un sacco.

Non mi piace disegnare personaggi all’interno delle scene, perciò non ho disegnato gnomi o altre creature. Mi piace il paesaggio svuotato della presenza umana (o antropomorfa), silenzioso.

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