Tra le tante cose che si possono trovare in “Interstellar”, cercando o meno, uno degli aspetti che spesso passa in secondo ordine è il rapporto tra i genitori e i figli.
“Ora siamo qui solo come ricordi per i nostri figli”: questo è ciò che la madre dei due bambini dice a Cooper, e che lui non aveva compreso.
“Quando diventi genitore sei il fantasma del futuro dei tuoi figli”, è questa la spiegazione che lo stesso Cooper dà a Murph prima di partire, e se avete visto o vedrete il film, capirete in che modo questo elemento psicologico si fonde nella trama, attraverso il tempo, l’orologio da polso.
La Murph invecchiata, che riveste il quel momento il ruolo di figlia e madre, indica l’orologio e dice una frase molto semplice, di quelle che dicono i bambini: “Lo sapevo perché il mio papà me l’aveva promesso”.
Cooper è il papà che alla fine torna e mantiene le promesse.
"Quando guardiamo il cielo di notte ci soffermiamo ad ammirare le stelle a caso senza seguire uno schema.. lasciamo che la nostra fantasia si perda in questo immenso soffitto brulicante di luci... una stella grande.. qualcuna piccola.. un'altra azzurra ed una rossa! Luci lontane che forse ora non esistono neanche più.. eppure sono lì le guardiamo ogni sera quando le nuvole ce lo permettono.. luci che continuano a brillare .. a vivere.. che continuano a farci sognare! Questo BLOG vuole essere uno spazio semplice, senza pretese, uno spazio dove antichi sorrisi e sguardi continuano a brillare come stelle... semplicemente continuano a vivere nell'immenso cielo della rete." (Domenico Nardozza)