la foto da cui ho tratto questo disegno mi ha sempre affascinata. Era su un vecchissimo «Bell’Europa» degli anni ’90, sull’Irlanda, e raffigura un cottage trasformato in ufficio postale (non so se sia ancora in servizio). Il cottage è molto più grande, io ho compattato le dimensioni, un po’ per errore, un po’ per seguire la mia mano, ormai imprecisa.
È undisegno a fineliner su carta Fabriano ruvida. Ho usato il fineliner (che detesto), perché i miei Rotring sono ormai inservibili. Ora i sakura fineliner si usano anche a livello professionale, e non me ne do una ragione se non la comodità, perché tutti i finliner fanno schifo confronto al pennino o alla penna grafica (Rotring o altre marche, ma Rotring è la migliore).
Lo dico unicamente per la qualità del pigmento inchiostrante, che non è nero di china, ma piuttosto un grigione scuro che col nero ha un pazzo a che fare.
Tuttavia, usando solo i fineliner, l’effetto di nerezza è abbastanza buono.
Questo disegno è importante per me poiché è stato il primo che ho colorato digitalmente, andando un po’ a caso con i pennelli e lasciandomi portare dall’intuito della Photoshoppista (Clip Studio Paint è per mia fortuna molto simile, mi ci sono trovata subito, mentre non ho familiarità con Procreate.
L’originale è fatto a mano libera su cartoncino pesante da acquerello.
Ecco qualche dettaglio, e ancora più in basso l’originale a matita fatto nel 2022 e una versione “seppiata” attraverso Photoshop (ancora non so farlo con Clip Studio Paint).
Composizione naturalistica: cervo volante in primo piano e funghi blu sullo sfondo. Tecnica a gouache su carta Schoellershammer, la carta più meravigliosa che esista.
L’anno scorso la casa editrice manga Toshokan (per chi non la conoscesse, conoscetela, perché pubblica storie davvero interessanti e mature) ha indetto un contest per delle variant cover di alcuni dei primi titoli pubblicati. Io ci ho provato, ma sono riuscita a mandare solo il disegno in bianco e nero, come una pivella principiante. Non sono passata neanche allo step 2.
Mi sono messa sui dettagli, e quello che doveva essere lo schizzo è diventato il definitivo (conservando gli errori di prospettiva.
Per più di un anno ho pensato di farmi stampare il disegno su carta da acquerello per colorarlo, ma a Siderno pare nessuno offra questo tipo di stampa “innovativa”.
Alla fine l’ho colorato con Clip Studio Paint e una vecchia Wacom senza display. Ora ho un tablet e sono felicissima (anche se il lavoro che si fa con la penna della tavoletta non è paragonabile all’imprecisione dell’Apple Pencil ).
Su Instagram è enormemente penalizzante pubblicare disegni, così riprendo il mio blogghino.
Questa è l’immagine finale (molto orizzontale perché sarebbe dovuta essere una copertina con alette. Avevo calcolato che la porta al centro del “labirinto” sarebbe stata più o meno al centro della copertina (i manga si sfogliano verso destra, con il dorso a destra, in modo inverso rispetto a quello europeo).
Ecco dei close up (da Instagram, quindi sono quadrati)
Il disegno originale è questo:
L’ho scansionato con Photoshop (300 dpi sono pochi per questo tipo di lavoro, mi sono trovata in difficoltà) e ho portato le linee a un seppia più adatto all’acquarello.
Spero ti piaccia e che tu voglia lasciare un commento 🙂
"Quando guardiamo il cielo di notte ci soffermiamo ad ammirare le stelle a caso senza seguire uno schema.. lasciamo che la nostra fantasia si perda in questo immenso soffitto brulicante di luci... una stella grande.. qualcuna piccola.. un'altra azzurra ed una rossa! Luci lontane che forse ora non esistono neanche più.. eppure sono lì le guardiamo ogni sera quando le nuvole ce lo permettono.. luci che continuano a brillare .. a vivere.. che continuano a farci sognare! Questo BLOG vuole essere uno spazio semplice, senza pretese, uno spazio dove antichi sorrisi e sguardi continuano a brillare come stelle... semplicemente continuano a vivere nell'immenso cielo della rete." (Domenico Nardozza)