Tose Ibride di Tè (HT)


Rose da taglio e gerbere
Le rose Ibride di Tè sono in assoluto le più conosciute e coltivate nel mondo. Sono quelle che compriamo da fioraio e che riconosciamo immediatamente come “rose”. In genere nei cataloghi le trovate sotto la denominazione di “Rose HT”, cioè Hybrid of Tea.
Le rose HT hanno avuto un successo tale da oscurare completamente le altre classi di rose, imponendosi alla memoria collettiva ed al mercato come le uniche rose esistenti, tant’è che molti giardinieri hobbisti ignorano completamente l’esistenza di altri tipi di rose. In genere quando si vedono rose differenti da quelle che si trovano in negozio si salta su dicendo: “Sono quelle spontanee, che coltivava mia nonna sul terrazzo!”. Mi è capitato un milione di volte.
Le rose HT nascono nel 1865, quando il vivaista francese Jean Bapstiste Guillot brevettò la famosissima varietà ‘La France’. Rosa non particolarmente bella, ‘La France’ aveva in sé i geni delle rose del futuro: bocciolo appuntito, ereditato dalle rose orientali, e calice turbinato. Queste caratteristiche furono in seguito accentuate fino ad ottenere le rose da taglio che conosciamo benissimo. E’ bene sottolineare che le moderne rose non sarebbero affatto esistite senza l’apporto dei geni delle rose cinesi, le quali però mantengono –a differenza delle HT- ancora tutto il fascino pieno e globoso delle rose antiche.
Le rose HT sono in genere alte e slanciate, con rami lunghi che si prestano bene al taglio, anzi, più taglierete più darete vigore alla pianta. La loro collocazione in aiuola è più difficile di quanto non sembri, perché –essendo alte- tendono a spogliarsi un po’ alla base e necessitano di essere affiancate da bassi arbusti che ne coprano la parte inferiore. Questa è una caratteristica che già le Rose Ibride Perpetue avevano preannunciato, e pare sia imprescindibile ai moderni rosai.
Molti le usano come siepe, ma ricordate che le rose spogliano in inverno, e che comunque dovrebbero essere sostenute da qualche sempreverde. Se le usate come siepe abbiate cura che i colori armonizzino bene tra loro, oppure piantate numerosi esemplari della stessa varietà. Purtroppo in seguito agli incroci ed alle selezioni per ottenere nuovi colori per soddisfare le più impensabili esigenze di mercato, le rose HT hanno spesso tinte soffocanti e vistose, dure, piatte e con poche sfumature.
A questo punto avrete capito che personalmente non gradisco molto le rose HT, le trovo veramente sciatte. La loro mancanza di fascino è rovinosamente accentuata dall’ulteriore sciatteria con cui vengono regalate: sempre accompagnate da fiori che preferiscono star da soli (come le gerbere) o dall’immancabile nebbiolina; legate con nastri piuttosto volgari che trionfano in grotteschi fiocconi rigidi. Inoltre spesso la materia prima è terribilmente scadente, con il risultato di un misero afflosciamento delle testoline quando vengono messe nel vaso. Questo accade perché le rose da taglio vengono coltivate all’estero, anche in paesi molto lontani dall’Italia, come Il Sudamerica o l’Africa, recise quando sono ancora in boccio, inscatolate, refrigerate e spedite per la loro destinazione finale. Rose che noi compriamo come “fresche” hanno sul groppone almeno quattro o cinque giorni di vita, e devono essere sempre tenute in refrigeratore per non afflosciarsi, oppure le corolle devono essere sostenute con del fil di ferro.
A me tutto ciò rovina completamente la magia di un fiore avuto in dono, ne travia il significato e ne snatura l’intima essenza. Con l’avvento delle HT le rose sono diventate merce di scambio di sentimenti ed hanno perso ogni rapporto con la terra dalla quale vengono.
E questa è una delle cose che distruggono interiormente.

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