Come costruire un vero giardino roccioso

Ho notato e continuo a notare che la maggior parte degli accessi al mio blog deriva da ricerche sul come fare i giardini rocciosi.

Questo messaggio è dedicato a tutti i miei visitatori occasionali che mi raggiungono con questa chiave di ricerca. Spero avrete pazienza di leggere tutto: troverete molte informazioni.

Dato che le indicazioni contenute nell’unico articolo sui giardini rocciosi ( Per visualizzarlo cliccate qui) presente su questo blog sono di carattere sociale e trattano l’argomento come un problema estetico e non tecnico, ho deciso di dare a chi visita questo sito l’opportunità di conoscere ciò che io personalmente intendo come AUTENTICO giardino roccioso, non da un punto di vista del gusto sociale, ma strettamente orticolo.

Dunque.

Dimenticate l’idea di un giardino roccioso cactus e piante grasse ficcate in mezzo alle pietre “spugnose” comprate al garden center. Quello NON è un giardino roccioso, è solo una presa in giro organizzata dalla solita comunella dei malvagi per farvi sborsare soldi.

I cactus non vanno coltivati in quel modo. Meglio la tradizionale coltivazione in vasi distinti per ogni varietà, in contenitori anche molto insoliti. ma questa è un’altra storia.

Il giardino roccioso VERO è una cosa completamente diversa, inventata per tutt’altro scopo, cioè la coltivazione in giardino delle piante cosiddette “alpine” o “da alpinum”.

Cosa sono le piante alpine? Si tratta di quelle piante che vivono negli interstizi tra le rocce delle montagne (non necessariamente le Alpi) al di sopra del limite di resistenza al freddo (rusticità) degli alberi.

Sono piante che hanno altezza in genere non superiore ai 15 cm, ma che si estendono molto in larghezza. Questo portamento strisciante consente loro di rimanere vicine al suolo, dove la temperatura è meno bassa, di sopportare il peso della neve in inverno e di non essere spezzate o rovinate dalle bufere di vento. Hanno apparati radicali molto estesi per ancorarsi molto bene alla roccia e per procurarsi l’acqua: ecco perchè se si cerca di sradicarle per portarsele a casa si spezzano e non attecchiscono. Vivono in terreni estremamente drenati, poichè in pendenza, molto poveri, a volte molto acidi o molto calcarei, con bassissimo contenuto di sostanza organica. Si tratta insomma di piante che vivono in condizioni “estreme”, che non sopportano concimi o troppa acqua, che in inverno DEVONO stare in un luogo asciutto (nel loro habitat riposano sotto la neve, che a temperatura bassa è molto asciutta) e che non desiderano insolazioni troppo forti in estate.

Insomma, sono piante da montagna, se vivete in un clima caldo in estate e piovoso in inverno potete metterci sopra una croce.

Proprio perchè la coltivazione delle piante “da alpinum” richiede un ambiente che difficilmente si può ricreare artificialmente, i giardinieri di tutto il mondo hanno deciso di impiegare allo scopo anche altri tipi di piante, purchè a portamento basso e strisciante, comunque lasso e morbido. Questo comprende numerose altre piante -che non siano i cactus- che possono benissimo vivere in ambienti caldi e siccitosi, come i cisti, l’origano, il timo, le euforbie striscianti, il convolvolo, i garofani, i nasturzi, l’osteospermum, i sedum, la saponaria, la Setcreasea porporina e molte molte altre.

Alcuni giardinieri, come Reginald Farrer, hanno dedicato la propria vita al giardino roccioso, coltivando bellissimi giardini rocciosi o riparando le piante in serra fredda d’inverno perchè non prendessero pioggia.

Solo alcune delle tradizionali “piante da alpinum” vengono coltivate in un comune giardino roccioso, mentre invece vengono coltivate molte piante cosiddette “rupestri”.

Cosa sono le piante rupestri? Sono piante di dimensioni contenute e crescita lenta, tra cui anche arbusti. Non tutte sono originarie delle regioni montagnose, alcune anzi sono originarie delle zone costiere, ma hanno in comune la caratteristica di adattarsi bene a suoli sassosi e poveri e la forma “pulvinata” (a cuscino). Inoltre le piante rupestri possono avere una fioritura tradiva, dando colore ad un giardino roccioso anche dopo la sfioritura delle piante alpine.

Dimensioni e tipologie

Esistono diversi tipi di giardino roccioso, dalla parete scoscesa davanti casa, alle gradinate, alle aiole rialzate lungo un viale, alle pietraie, ai muretti a secco, ai letti di torba acida.

Ognuna di queste tipologie richiede una preparazione adeguata e uno studio accurato della zona dove il roccioso sarà costruito.

Un’aiuola rialzata lungo un camminamento richiederà meno profondità, mentre una tradizionale aiuola rocciosa necessiterà di molto spazio in larghezza per risultare naturale e realistica. Un roccioso classico è quindi da considerarsi solo in un giardino di ampie proporzioni, che abbia sullo sfondo un boschetto aperto di bassi alberi come Cornus o noccioli o di arbusti decorativi come ad esempio i Viburnum. Non gettate il vostro roccioso nell’angolo del perimetro del cortile o peggio non piazzatelo come un monumento funebre al centro del prato.

Tipi di roccia

Scegliete senza dubbio la roccia locale, quale che sia. E’ meno costosa anche se è più pesante delle rocce da acquario comprate al garden center. Risulterà più naturale e le piante autoctone vi si troveranno senza dubbio meglio.

Se avete un’auto in grado di portare pesi andate a cercarla voi stessi: in campagna, montagna o ai bordi dei fiumi. Ovunque vi troviate sappiate che la roccia locale è lì per voi e che se sapete dove andarla a prendere non costa nulla se non un po’ di fatica.

Posizione ed esposizione

L’esposizione migliore è quella in pieno sole, a Sud o Sud-Ovest. Si può ottenere anche un bel giardino roccioso naturalistico e realistico in esposizioni ombreggiate, ma è molto più complesso.

La zona deve essere in pendenza per garantire lo scolo delle acque in eccesso: le piante da roccioso non amano ristagni d’acqua e possono marcire facilmente.

Composizione del terriccio
In natura le piante rocciose crescono su suoli composti da materiale ghiaioso e quel tanto di terreno che serve a trattenere l’umidità. E’ importante cercare di riprodurre al meglio questo tipo di situazione pedologica, che garantisce il miglior drenaggio.
Si può adattare il terriccio del proprio giardino per ogni specifica esigenza colturale aggiungendo torba o ghiaia in diverse misure.
Miscela standard
Adatta a quasi tutte le piante utilizzate nel giardino roccioso è composta da 1 parte di terriccio da giardino, 1 di torba, 1 di sabbia o pietrisco fine. Il terriccio garantisce un po’ di humus e ancoraggio per le radici, mentre la sabbia e il pietrisco il drenaggio.
Miscela per pietraia
le piante da pietraia necessitano di un suolo veramente drenatissimo.
Usare 1 parte di terriccio da giardino, 1 di torba e 3 di sabbia o pietrisco. In zone molto asciutte si può ridurre la parte pietrosa a 2 parti per totale oppure realizzare un’altra miscela costituita da: 2 parti di suolo argilloso, 2 parti di terriccio di foglie, 1 parte di sabbia fine, 4 parti di pietrisco grossolano.
Miscele speciali
Alcune piante alpine, come le Androsace e le Saxifraga, richiedono terricci con caratteristiche particolari, molto drenanti. In questo caso utilizzare una miscela di 2 o 3 parti di ghiaia o piertisco (a seconda dell’umidità) più 1 di terreno argilloso o di terriccio di foglie o di torba.
Piante acidofile
Le piante acidofile sono quelle che non gradiscono terreni calcarei (la maggior parte dei nostri giardini ha terreno calcareo, ed è molto difficile farlo diventare acido). La miscela di base è la seguente: 4 parti di terriccio di foglie acido, 1 di torba, 1 di corteccia compostata o lettiera di felci, e 1 parte di sabbia grossolana. Si possono creare delle “sacche” di suolo acido anche in terreni alcalini, tuttavia questo sistema dà risultati solo a breve termine. La soluzione più idonea è coltivare queste piante in aiuole di terreno torboso separato dal terreno del giardino con teli di plastica o meglio in contenitori isolati.

Procedura per la costruzione di un giardino roccioso tradizionale

Fase 1)

giardino roccioso 1

Disporre sul fondo della sede del giardino roccioso uno strato di drenaggio (pietra grezza, mattoni, pietrame) alto almeno 15-20 cm. Se non sapete dove procurarvi questo materiale, chiedete alle ditte che smaltiscono rifiuti edili.

Fase 2)

giardino roccioso 2

IMPORTANTE! Ricoprire il cumulo di pietrame con zolle capovolte o erba falciata per evitare le la terra venga troppo rapidamente dilavata. Se non avete prato o non volete comprare le zolle (piote), usate della paglia secca, che comunque non avrà la stessa efficacia, o usate una fibra geotessile per trattenere la terra (quella sì, sarà molto efficace: si usa per proteggere le autostrade dalle franosità).

Fase 3)

giardino roccioso 3

Ricoprire la zona con uno strato alto circa 30 cm di terra molto drenata, cioè mista a pietrisco, sabbia e pomice. Picchettate la zona per comodità e per avere un’idea delle dimensioni e proporzioni definitive.

Fase 4)

giardino roccioso 4

Iniziate a posizionare i sassi, prima quelli più grandi. Cercate di creare dei dislivelli aggiungendo del terreno, in modo che il vostro roccioso sia non più alto di un quinto della sua ampiezza totale. Non fate piramidi simmetriche, ma cercate di disporre i sassi secondo delle linee curve e irregolari.

Abbiate cura che ogni sasso sia ben posizionato e sia stabile. Rincalzatelo con terra e altri sassi più piccoli o con mattoni rotti. Nel rincalzare le rocce abbiate però cura di non seppellirle!

Fase 5)

Giardino roccioso 5

Compattate il terreno vicino ai sassi camminandoci sopra e facendo un po’ di pressione con i piedi.

Fase 6)

giardino roccioso 6

Mentre disponete i sassi, cercate di inserirvi già le piante con il loro pane di terra, in modo da non dovere nuovamente rialzare i sassi a lavoro finito. Le chiome non vanno disposte in verticale, ma verso l’esterno, il più possibile in orizzontale. Per non danneggiare le piante, proteggetele con delle assi di legno da appoggiare sul masso inferiore. le assi andranno tolte dopo aver sistemato il sasso superiore. Riempite lo spazio tra sassi con terriccio e sabbia.

Fase 7)

Giardino roccioso 7

Una volta sistemate le piante, posizionate anche dei sassi più piccoli e finite con uno strato bello alto di ghiaia (almeno 30 cm). Annaffiate a pioggia e non irrigate più finchè il terreno non sia completamente asciutto.

Queste sono alcune immagini di giardini rocciosi tradizionali.

Come vedete sono molto bassi, non c’è traccia di cactus e di quelle orribili rocce da acquario che si vedono in giro da noi in Italia.
La parte del leone la fanno le piante da fiore e la diversità di trame del fogliame e dei portamenti delle piante. Non improvvisatevi maestri giardinieri: se siete incerti, fate delle ricerche, comprate dei libri, chiedete un consiglio.

(tutte le foto riportate nell’articolo si trovano in una cartella del mio album Photobucket. Seguendo il link potrete visualizzarle a dimensioni maggiori)

giardino roccioso

giardino roccioso

Schema esempio di un giardino roccioso
Qui viene riportato lo schema per una tradizionale aiuola rocciosa

aiuola rocciosa

roccioso 1 con numeri
Elenco delle piante:
1) Draba rigida
2) Anchusa caespitosa
3) Saponaria x olivana
4) Morisia monanthos
5) Dianthus alpinus
6) Androsace carnea
7) Gentiana verna
8.) Celmisia walkeri
9) Pulsatilla vulgaris
10) Saxifraga ‘Southside Seedling’
11) Berberis x stenophylla ‘Corallina Compacta’
12) Linum perenne
13) Physoplexis comosa
14) Helianthemum ‘Wisley Primrose’
15) Parahebe catarractae
16) Helianthemum ‘Wisley Pink’
17) Armeria juniperifolia
18) Chiastophyllum oppositifolium
19) Aquilegia alpina
20) Anthyllis montana
21) Crocus ‘Cream Beauty’
22) Euryops acraeus
23) Iris ‘Joyce’
24) Viola ‘Haslemere’
25) Picea mariana ‘Nana’
26) Narcissus minor
27) Diascia rigescens
28) Cyclamen coum susp. coum – Cy.c. susp. c. ‘Album’
29) Galanthus nivalis ‘Scharlockii’
30) Narcissus ‘Tete-à-tete’
31) Juniperus communis ‘Compressa’
32) Hebe canterburiensis
33) Campanula cochlearifolia
34) Phlox douglasii ‘Crackerjack’
35) Origanum ‘Kent Beauty’
36) Daphne cneorum
37) Phlox ‘Camla’
38) Androsace lanuginosa
39) Gypsophila cerastioides
40) Crocus dalmaticus
41) Aubrieta ‘Joy’
42) Aethionema grandiflorum
43) Euphorbia myrsinites
44) Iberis sempervirens

In quest’altro esempio sono state usate molte conifere striscianti e l’insieme suona un po’ superato, un po’ stile Anni Ottanta, ma il disegno è buono per far capire i rapporti che ci devono essere tra giardino e giardino roccioso, piante e rocce (il giardino roccioso deve essere oggettivamente largo, ma proporzionato all’area in cui si realizza. Deve essere basso rispetto alle piante e affiancato da una bella quinta verde, morbida e dinamica).
roccioso asciutto

Guida alla scelta delle piante per aiuola rocciosa:
Luoghi esposti
Antennaria dioica
Campanula portenschlagiana
Cirsium
Crepis incana
Dryas octopetala
Erigeron karvinskianus
Eryngium
Euphorbia myrsinites
Hebe
Pterocephalus perennis
Sedum
Sempervivum
Silene vulgaris subsp. maritima
Veronica spicata subsp. incana

Luoghi ombrosi e asciutti
Aegopodium podagraria “Variegatum”
Ajuga
Dianthus deltoides
Diascia cordata
Erodium guttatum
Galium odoratum
Genista sagittalis
Gypsophila dubia
Gypsophila repens
Helleborus
Lamium maculatum
Saponaria ocymoides
Viola ssp.
Waldstenia ternata

Arbusti nani
Berberis x stenophylla “Corallina Compacta”
Betula nana
Chamaecyparis obtusa “Intermedia”
Cryptomeria japonica “Vilmoriniana”
Daphne cneorum
Daphne retusa
Daphne sericea
Dorycnium hirsutum
Erinacea anthyllis
Euryops acraeus
Genista delphinensis
Hebe
Helichrysum coralloides
Ilex crenata “Mariesii”
Juniperus communis “Compressa”
Juniperus “Blue Star”
Picea abies “Clanbrassiliana”, “Gregoriana”
Picea glauca var. albertiana “Conica”
Potentilla “Nana Argentea”
Salix x boydii
Sorbus reducta
Thymus membranaceus
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Giardini rocciosi umidi e bordi per stagni
Molto spesso non si pensa che le rocce possono essere usate anche come bordo per i laghetti o degli stagni artificiali o naturali. Le rocce si prestano magnificamente a quest’uso, ed anzi, molto spesso in natura gli stagni hanno bordi rocciosi.
Esiste una gran quantità di piante che si trova a suo agio nei cosiddetti “bordi umidi”, cioè quelle zone in cui il terreno è costantemente umido anche se permeabile. Le piante possono anche essere sistemate nelle zolle di terreno tra un affioramento roccioso e l’altro. Ecco lo schema di come realizzare un bordo umido con giardino roccioso, e in basso una possibile realizzazione con piante tra le rocce e una cascatella:
schema giardino roccioso umido

Le procedure da seguire sono le medesime che per la realizzazione di un giardino roccioso ad aiuola, assicuratevi che i sassi siano ben saldi e che le chiome delle piante siano libere, e che i sassi non schiaccino il colletto delle piante.
Ecco un’altra possibile soluzione per realizzare un giardino roccioso attorno ad uno stagno. Le proporzioni devono essere le medesime che per un giardino roccioso ad aiuola.
giardino roccioso attorno ad uno stagno

Guida alla scelta delle piante per giardino roccioso umido
Piante per rive poco profonde (15 cm di profondità)
Acorus gramineus – Ac. g. ‘variegatus’
Alisma parviflora
Calla palustris
Caltha leptosepala
Caltha palustris – Ca. p. ‘Alba’ – Ca.p. ‘Flore Plena’
Carex elata ‘Aurea’
Carex pendula
Carex riparia
Colocasia esculenta (non rustica)
Cotula coronipifolia
Cyperus ‘Haspan’
Cyperus involucratus (non rustico)
Cyperus longus
Damasonium alisma
Decodon verticillatus
Eriophorum angustifolium
Eriophorum latifolium
Houttuynia cordata – Ho. c. ‘Chamaeleon’ – Ho.c. ‘Plena’
Hydrocleys nynphoides (non rustico)
Iris laevigata
Iris versicolor
Juncus effusus – Ju. e. f. spiralis – Ju. e. ‘Vittatus’
Juncus ensifolius
Lobelia paludosa
Lysichiton americanus
Lysichiton camtschatcensis
Mentha aquatica
Mimulus cardinalis
Mimulus cupreus
Mimulus guttatus
Mimulus ringens
Myosotis scorpioides – My. s. ‘Mermaid’
Peltandra alba
Polygonum amphibium
Sagittaria latifolia
Sagittaria sagittifolia – Sa. s. ‘Flore Pleno’
Sparganium minimum
Typha minima
Zizania aquatica (non rustica)

Piante per ambienti umidi e paludosi
Alnus glutinosa
Alnus incana
Anemone rivularis
Aruncus dioicus ‘Kneiffii’
Arundo donax ‘Variegata’
Astilbe x arendsii
Astilbe chinensis
Astilbe simplicifolia
Astilboides tabularis
Cardamine pratensis
Cimicifuga americana
Cimicifuga racemosa
Cornus alba
Eupatorium purpureum
Euphorbia palustris
Filipendula rubra
Filipendula ulmaria
Gunnera chilensis
Gunnera manicata
Hemerocallis
Hosta
iris ensata
Iris sibirica
Leucojum aestivum
ligularia clivorum
Ligularia przewalskii
Lobelia cardinalis
Lobelia fulgens (non rustica)
Lythrum slicaria
Osmunda regalis
Parnassia palustris
Peltiphyllum peltatum
Phalaris arundinacea
Phragmites communis
Polygonum amplexicaule
Polygonum bistorta
Polygonum campanulatum
Primula alpicola
Primula denticulata
Primula florindae
Primula helodoxa
Primula japonica
Primula pulverulenta
Primula rosea
primula secundiflora
primula sikkimensis
Rheum alexandrae
Rheum palmatum – Rh. p. ‘Atrosanguineum’
Rodgersia aesculifolia
Rodgersia pinnata
Rodgersia podophylla
Salix alba
salix babylonica
Salix daphnoides
Salix matsudana ‘Tortuosa’
Scrophularia auriculata ‘variegata’
Senecio smithii
Taxodium distichum
Trollius x cultorum
Trollius europaeus
Trollius ledebourii

Luoghi umidi e ombrosi
Adonis amurensis
Aquilegia, alcune
Bergenia cordifolia
Cassiope
Cyclamen hederifolium
Daphne
Galax aphylla
Hepatica nobilis
Iris cristata
Meconopsis cambrica
Myosotis
Myosotidum hortensia
Primula
Sanguinaria canadensis
Trillium
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Pietraie e aiuole rialzate
Un’altra delle realizzazioni più interessanti che i giardini rocciosi possono sviluppare è la pietraia. In natura gli eventi climatici e geologici formano addensamenti di ghiaia incoerente, in cui crescono piante che amano l’umidità depositata sul fondo (ricordiamoci che il loro apparato radicale è molto esteso), ma che vivono su uno strato di almeno 15-20 cm di ghiaia asciutta.
Queste condizioni possono essere ricreate in giardino lungo un viale, sopraelevando le aiuole, o creando dei rialzi in calcestruzzo o mattoni, legno, o anche in pietra (dipende dallo stile del vostro giardino).
Questo è uno dei possibili effetti finali, un viale lastricato in pietra ad opus incertum con una aiuola rialzata al margine. E’ una delle sistemazioni più tradizionali in Inghilterra per le piante amanti della ghiaia.
viale giardino roccioso

Il sito deve essere possibilmente in leggera pendenza, o altrimenti avere uno scolo per l’acqua in eccesso. Sul fondo va depositato del materiale incoerente (rivolgetevi alle ditte che smaltiscono materiali edili) e poi va sistemato uno strato di terriccio ben drenato, misto a pomice, argilla espansa o sabbia grossolana. la cosa importante è che non deve prendere acqua in inverno, perciò vanno costruite delle coperture di riparo, anche temporanee con teli di plastica trasparente o lastre di vetro, da rimuovere poi in estate.

Elenco di alcune piante adatte per una aiuola rialzata a pietraia
Anacyclus depressus
Anchusa caespitosa
Andosace carnea – An. c. susp. laggeri
Androsace lanuginosa
Androsace pyrenaica
Androsace villosa
Arenaria balearica
Bolax gummifera
Calceolaria ‘Walter Shrimpton’
Corydalis solida ‘Georege Baker’
Cynanthus microphyllus
Cytisus ardoinii
Daphne arbuscula
Daphne cneorum
Daphne petraea ‘Grandiflora’
Dianthus alpinus
Dianthus ‘La Bourboule’
Dianthus pavonius
Draba rigida
Edraianthus pumilio
Edraianthus serpyllifolius
Euryops acraeus
Erinacea pungens
Gentiana saxosa
Gentiana verna
Globularia meridionalis
Helichrysum selago
Lewisia Cotyledon
Lewisia ‘George Henley’
Morisia monanthos
Origanum ‘Kent Beauty’
Parnassia palustris
Penstemon newberry f. humilior
Penstemon pinifolius
Phlox bifida
Phlox ‘Camla’
Phlox stolonifera ‘Ariane’
ramonda myconi
Ranunculus rupestris
Raoulia australis
Sagina boydii
Saponaria x olivana
Saxifraga burseriana
Saxifraga grisebachii ‘Wisley Variety’
Saxifraga ‘Jenkinsiae’
Saxifraga oppositifolia
Saxifraga scardica
Saxifraga ‘Southside Seedling’
Soldanella alpina
Vitaliana primuliflora

Letti di torba
Le piante alpine che vivono in un suolo acido o in habitat boschivo non sempre si trovano bene in un giardino roccioso comune. Quelle tipiche di habitat forestali preferiscono luoghi ombreggiati con suoli molto ricchi di humus di foglie. I letti di torba rappresentano una buona soluzione per coltivare piante acidofile perchè se posti in luoghi ombreggiati, mantengono un grado costante di umidità. L’esposizione migliore è quindi a Nord Nord-Est. E’ però importante che il letto di torba sia a cielo aperto, perchè l’acqua trattenuta dal fogliame delle alberature potrebbe far marcire le piante.
Un tempo si usava la torba di palude, naturalmente acida e areata, ma ora si fa per fortuna molta più attenzione alla protezione degli ecosistemi e si preferisce usare terriccio di foglie e fibra di cocco.

Alcune piante adatte per aiuole di torba, in terreno acido e umido
Andromeda polifolia ‘Compacta’
Anemone nemorosa ‘Robinsoniana’
Anemone x lipsiensis
Anemonella thalictroides
Arctostaphylos uva-ursi ‘Point Reyes’
Betula nana
Calceolaria ‘Walter Shrimpton’
Cassiope ‘Edimburgh’
Cassiope lycopodioides
Celmisia coriacea
Corydalis solida ‘George Baker’
Cyathoides colensoi
Cyclamen purpurascens
Daphne arbuscula
Dicentra cucullaria
Dodecatheon ‘Red Wings’
Dryas Octopetala
Erytrhronium hendersonii
Erythronium oregonum
Erytrhronium ‘Pagoda’
Erytronium ‘White Beauty’
Galanthus nivalis ‘Lutescens’
Gaultheria cuneata
Gentiana acaulis
Gentiana septemfida
Gentiana sino-ornata
Hacquetia epipactis
Hepatica nobilis var. japonica
Jeffersonia dubia
Lilium mackliniae
Linnaea borealis
Lithodora diffusa ‘Heavenly Blue’
Narcissus bulbocodium subsp. bulbocodium
Narcissus cyclamineus
Nomocharis pardanthina
Phlox ‘Catahoochee’
Phlox divaricata susp. laphamii
Phlox stolonifera ‘Ariane’
Phyllodoce caerulea
Phyllodoce empetriformis
Polygala chamaebuxus – po. c. var. grandiflora
Polygonatum hookeri
Rhododendron ‘Curlew’
Rhodohypoxis ‘Douglas’
Rhodohypoxis ‘Margaret Rose’
Rhodothamnus chamaecistus
Salix reticulata
Salix x boydii
Saxifraga oppositifolia
Scilla siberica ‘Atrocaerulea’
Trillium grandiflorum
Trillium erectum
Trillium rivale
Vacciunum vitis-idaea ‘Minus’

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Muretti a secco
I muri di contenimento dei giardini, specie se sono in pietra naturale, sono un ottimo sito di impianto per le piante rupestri o alpine. In fase di costruzione conviene sempre lasciare qui e lì uno spazietto vuoto o delle fessure. le specie adatte ai muri a secco sono quelle che hanno portamento pulvinato, cioè a cuscino. Il muro non deve essere perpendicolare al terreno, ma un po’ inclinato verso l’interno dell’aiuola, per una maggiore stabilità e capacità di contenimento. Si possono utilizzare così i muri che contengono delle gradinate o degli scivoli o qualsiasi tipo di dislivello in giardino.
Il muro deve essere solido, perchè deve trattenere il peso della terra bagnata. L’acqua dietro il muro deve defluire verso un sistema di scolo, perciò dietro il muro sarà opportuno lasciare uno strato di pietrisco o clinker. Potrebbe essere necessario creare un canale di scolo artificiale, quindi non gettatevi a capofitto in un’opera che poi potrebbe provocare dei danni.

Qui giù riporto uno schema per un muretto a secco:
muro a secco

muro a secco schema con numeri

Schema delle piante per muretti a secco
1) Genista sagittalis
2) Anacyclus depressus
3) Helichrysum selago
4) Linum flavum
5) Chrysanthemum osmariense
6) Onosma albo-roseum
7) Campanula ‘Birch Hybrid’
8.) Achillea x kelleri
9) Saxifraga ‘Tumbling Waters’
10) Penstemon newberry f. humilior
11) Erinus alpinus
12) Gypsophila repens ‘Dorothy Teacher’
13) Armeria juniperifolia
14) Sedum kamtschaticum ‘Variegatum’
15) Tanacetum argenteum
16) Acantholimon glumaceum
17) Sedum spathulifolium ‘Cape Blanco’
18) Erodium corsicum
19) Polygonum vacciniflorum
20) Arenaria purpurascens
21) Tropaeolum polyphyllum
22) Arenaria montana
23) Saponaria ocymoides
24) Jovibarba hirta
25) Sedum acre
26) Sedum obtusatum

Piante adatte al tufo
Androsace
Campanula piperi
Campanula zoysii
Draba mollissima
Draba polytricha
Edraianthus pumilio
Paraquilegia anemonoides
Physoplexis comosa
Potentilla nitida
Saxifraga
Viola cazorlensis
Viola delphinantha
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Giardini rocciosi mediterranei
Come anticipato in testa all’articolo, i rocciosi sono nati per ospitare le piante di montagna, ma i giardinieri delle zone calde e siccitose -impossibilitati a coltivare piante alpine- hanno escogitato altri sistemi.
Come già detto in molti coltivano i cactus tra le rocce. Questo non va bene. Solo alcuni cactus e alcune “piante grasse” si prestano alla coltivazione in giardini rocciosi.
Un giardino roccioso mediterraneo dovrà essere dotato di una certa ampiezza, di molti dislivelli naturali e artificiali, di buona roccia locale e di un certo aspetto un po’ aspro, dove si percepisca la presenza degli elementi climatici come vento o mare.
L’esposizione dovrà essere molto assolata e le temperature minime invernali piuttosto tiepide.
Da tenere in considerazione sono tutte le piante dall’aspetto molto strutturato, cosiddetto “architettonico”, purchè ci sia una certa varietà: non piantate solo agavi o yucche.
Un esempio:
giardino roccioso mediterraneo
Sono scelte poche piante ma con attenzione e la roccia e di qualità.
Un altro esempio dove l’effetto naturalistico è ancora maggiore:
giardino roccioso con olivo
Qui si è semplicemente lasciato che la rocca faccia da buona compagna ad una macchia di ulivi.

Alcune piante adatte alla coltivazione in un roccioso mediterraneo assolato ed asciutto
Aeonium ‘Zwarktop’
Alchemilla mollis
Alyssum
Allium schoenoprasum
Allium tuberosum
Allium triquetum
Aloe sp.
Agave sp.
Agrostemma githago ‘Milas’
Antirrhinum
Arctotis
Artemisia ludoviciana
Artemisia stelleriana
Ballota acetabulosa
Ballota rupestris
Bergenia
Bidens ferulifolia
Callisia repens
Catharanthus roseus
Ceanothus repens
Ceratostigma wilmottianum
Cistus sp.
Convolvolus cneorum
Convolvolus sabatius
Convolvolus tricolor
Coprosma x kirkii ‘Variegata’
Coreopsis verticillata
Crambe maritima
Crassula ovata
Crithmum maritimum
Dianthus
Dimorphoteca
Dorycnium hirsutum
Echium candicans
Echium vulgare (attenzione, può crescere molto, anche se di solito rimane nano)
Erigeron karvinskianus
Euphorbia characias
Euphorbia myrsinites
Euphorbia polychroma
Felicia amelloides
Foeniculum vulgare ‘Bronzeum’
Freesia
Gazania hybrida
Glaucium flavum
Gomphrena globosa
Halimium ocymoides
Halimium umbellatum
Hebe cupressoides
Hemerocallis
Helicrhrysum italicum
Helicrhrysum lanatum
Helichrysum petiolare – He. p. ‘Limelight’
Juniperus procumbens
Inula candida
Lampranthus
Lathyrus ‘Snoopea’
Lantana sellowiana
Lavandula sp.
Leonotis leonurus
Lobularuia maritima
Lycnis coronaria
Lychnis flos-jovis
Lysimachia nummularia ‘Aurea’
Limonium sinuatum
Linaria cymbalaria
Linaria vulgaris
Lonicea pileata
Marrubium supinum
Matthiola virginiana
Nerium oleander
Oenothera biennis
Olea europaea
Origanum vulgare ‘Aureum’
Ospeospermum
Potentilla ‘Vilmoriniana’
Phlomis fruticosa
Phormium tenax
Phormium x cookianum
Pittosporum teniufolium ‘Tom Thumb’
Platystemon californicus
Portulaca grandiflora
Russelia equisetiformis
Ruta graveolens ‘Jackman’s Blue’
Sabal minor
Santolina
Saponaria ocymoides
Scabiosa
Sedum caeruleum
Sedum rosea var. heterodontum
Sedum spectabile ‘Brilliant’
Senecio maritima ‘Silver Dust’
Senecio repens
Setcraesea pallida x purpurea
Silene coeli-rosa
Stachys lanata
Tanacetum argenteum
Tanacetum densum
Tanacetum parthenium ‘Golden Moss’
Tropaeulum
Tulbaghia violacea
Ursinia anthemoides
Verbena bonarienis
Verbena hastata
Verbena rigida
Xeranthemum anuum
x halimiocistus sahucii
Yucca flaccida ‘Ivory’

E’ importante che anche il lastricato abbia qualche fessura e connessura da cui lasciar spuntare qualche pianta

Piante per fessure nel selciato
Alchemilla mollis
Anthemis nobilis
Aubretia deltoidea
Aurinia saxatilis
Campanula cochlearifolia
Campanula portenschlagiana
Erinus alpinus
Erodium chamaedryoides
Geranium
Globularia cordifolia
Mentha
Onosma albo-roseum
Phlox annuali
Pratia pedunculata
Scabiosa graminifolia
Thymus

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Mio articolo sul giardino roccioso su Compagnia del Giardinaggio