31 ottobre 2004 – Rose Bourbon


Rosa Souvenir de la Malmaison
Forse anche ai meno appassionati di piante non sarà sconosciuto il fatto che vi sono delle rose che vengono chiamate “bourbon” come il liquore (che tra l’altro ha sull’etichetta quattro rose rosse). La nascita di questa classe di rose si fa risalire all’inizio del 1800 (non esiste una data precisa) e si pensa sia dovuta ad una ibridazione spontanea tra due tipi di rose che venivano allora usate nei ricchi giardini delle colonie britanniche, la Rosa damascena bifera, cioè l’unica rosa damascena rifiorente, e la ‘Old Blush China’, la prima rosa cinese a fioritura continua che fu scoperta ed utilizzata in Europa per incroci e ibridazioni. Questa unione inaspettata ebbe luogo nell’isola di Bourbon, oggi chiamata La Réunion, nell’Oceano Indiano, e diede i natali ad una delle più affascinanti classi di rose. Le rose Bourbon ereditarono dalla ‘Old Blush China’ alcune tipiche caratteristiche delle rose moderne, cioè il fogliame verde scuro, liscio, leggermente rossastro da giovane, di forma allungata. Tuttavia continuarono a mantenere il fiore dalla tipica forma globosa e molto doppia delle vecchie rose. Certo, non si trattava più di una corolla compatta, piatta e ripartita in quarti, come quella delle Alba e delle Gallica, ma piuttosto una coppa sferica, anche se molto ricca di petali. E’ questa una forma che è ritornata molto di moda ultimamente grazie (?) alle recenti introduzioni di David Austin, celebre ibridatore inglese che -nelle sue aspirazioni- vorrebbe riuscire ad unire il fascino languido e vaporoso delle vecchie rose ad una spiccata rifiorenza.
Una delle caratteristiche più marcate delle Bourbon è l’intensità del profumo. Alcune hanno un profumo veramente inebriante, come la famosa ‘Souvenir de la Malmaison’, così chiamata in onore della tenuta di Giuseppina Bonaparte, grande appassionata di giardinaggio e di rose in particolare. Personalmente trovo che questa rosa sia straordinariamente sopravvalutata rispetto ai suoi meriti. Per carità, è una rosa eccellente: ottimo portamento e rifiorenza, buona qualità del fiore, abbastanza durevole in acqua se colta in boccio, profumo dolcissimo. Tuttavia ha un difetto che ne diminuisce sensibilmente il valore: l’assoluta piattezza del colore. Si tratta di un rosa tenero, il cosiddetto rosa carnicino, ma senza nessuna concessione ad alcuna sfumatura. E questo non va bene in una rosa antica ed è difficilmente sopportabile anche in una moderna. Eppure giù da noi dovrebbe venir particolarmente bene visto che predilige i climi asciutti, poiché è rinomata per il fatto di serrare i boccioli alla minima avvisaglia di umidità. Io devo dire che la mia fioriva anche sotto la pioggia battente: giuro. Quelle che invece mi sento davvero di consigliarvi sono ‘La Reine Victoria’ e ‘Madame Pierre Oger’. Sono due “sorelline”, difatti la seconda è una mutazione (uno “sport”) più chiara della prima. Posso dire che ‘Mme Pierre Oger’ è una delle rose più affascinanti che abbia mai coltivato, e che la preferisco di gran lunga alla sua sorella maggiore e più conosciuta. Tra le Bourbon ne esiste una ibridata da un italiano, Bonfiglioli. Si chiama ‘Variegata di Bologna’, forse la più bella rosa antica di tinta variegata. Il colore di fondo è un bianco purissimo con qualche spruzzo di rosa, e la variegatura è rosso sangue. Da adulta questa pianta raggiunge una certa dimensione e può essere usata per delle siepi. Le Bourbon sono una più bella dell’altra, ma oltre alla ‘Mme Pierre Oger’, ve ne consiglio un’altra in particolare: la ‘Coupe d’Hebé’. E’ un rosaio rampicante che non raggiunge grosse altezze e può essere usato per bassi archetti o per gazebo, ma anche per muri e ringhiere. Non è rifiorente ma vi assicuro che a maggio è un vero spettacolo. Il fiore è semplicemente perfetto, traboccante di petali, globoso come nella migliore tradizione delle Bourbon, di color rosa scuro, freddo, profumatissimo. La fioritura è sempre molto abbondante ed è seguita da allegri cinorrodi rosso arancio che possono essere lasciati sulla pianta fino alla fine dell’inverno. Data la perfezione del suo fiore è un rosaio che è stato molto usato per produrre degli ibridi.
La potatura delle Bourbon deve essere leggera, basta rimuovere gli steli troppo deboli, malati o incrociati.
Per l’acquisto rivolgetevi a Rose & Rose Emporium (via Terralba 319, 00050 Torrimpietra, RM),
La Campanella ( lacampanella@katamail.com) ,
Il Mondo delle Rose (info@mondorose.it)

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