Concedetemi una parentesi personale.
Ho lasciato il lavoro, ma il lavoro non lascia me. Poi dicono che in Calabria bisogna fare a pugni per trovare da lavorare…E come disse un mio amico: “Il lavoro c’è, qualche volta anche pagato”.
Stavo riflettendo adesso quanto sia vero che gli esami non finiscono mai. Mi è capitato un accidente della vita in cui la mia naturale posizione di vittima sociale si è ribaltata. Stavolta sono stata io ad esaminare. Ed ho bocciato. Se la persona in questione lo sapesse, oh come s’incazzerebbe!
Lasciare il lavoro e bocciare questa persona sono due atti di indipendenza umana, più che culturale, sociale o professionale.
Sì, ne vado orgogliona.