Puoi passare: è verde

09/02/08
Puoi passare: è verde
Filed under: Arte ed Estetica
Posted by: Lidia @ 12:50 pm

Il verde è il colore più diffuso in natura, eppure passarono secoli prima che fosse collegato alla vegetazione. Da sempre è stato considerato un colore riposante, soprattutto per gli arredi, mentre invece non è molto apprezzato nel campo dell’abbigliamento, tant’è che i verdi usati per i vestiti sono solitamente opachi e poco brillanti, riservati solitamente alle donne e non all’uomo (fateci caso: se escludiamo l’est Lombardia e il Veneto, quanti uomini adulti vedete vestiti di verde? ).

Nel giardinaggio il verde è un neutro, poiché è il colore del fogliame, tant’è che solo dopo qualche anno che si pratica giardinaggio si inizia ad interessarsi alle piante dai fiori verdini o alle tessiture del fogliame.
Nella società occidentale contemporanea il verde invece è fortemente connotato, è il simbolo della liceità, della natura, dell’ecocompatibilità, del rispetto per l’ambiente, della gratuità, della giovinezza, della salute.
Ecco perché treni verdi, numeri verdi, il partito dei Verdi, il semaforo verde, la croce verde.
Eppure un tempo non era così, da quand’è che il verde ha preso ha significare il permessivismo?
E’ accaduto relativamente tardi, dopo che furono messe a punto le teorie ottiche della Gestalt, che svilupparono una ben precisa teoria dei colori, dividendoli in caldi e freddi, in complementari e adiacenti, in armonici e contrastanti, ecc.
Sulla ruota dei colori il verde è alla parte opposta del rosso, quindi rosso e verde divennero contrario l’uno dell’altro…una cosa che avrebbe fatto schiattare dal ridere Aristotele e Lucrezio.
Il rosso divenne simbolo del divieto, dell’allerta, del pericolo, e il verde il suo opposto, quindi il permesso, la libertà, la sicurezza.

Un po’ come in giardino. Un giardino tutto verde, senza fiori, dà un’idea di totale libertà e totale naturalità, più di un giardino coi fiori, poiché è più selvaggio e meno artefatto, più “primitivo”, meglio conservato, più “antico”.
E la nostra società è a caccia del primitivo e dell’antico come i segugi la volpe.

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.