Non mi sono mai divertita disegnando o dipingendo. Il divertimento fa male alla produzione. Solo una volta mi sono divertita e il disegno è venuto orribile.
Invidio chi riesce a fare dei buoni quadri divertendosi (e c’è chi ci riesce).
divertimento non significa lavorare in modo superficiale, però un certo piacere o soddisfazione c’è, altrimenti sarebbe uguale a mettere in ordine le bollette, portare fuori la spazzatura e altri lavori…
Tra l’altro con questi colori l’immagine mi ricorda qualche antica natura morta fiamminga, come hai fatto ad ottenere questa luce?.
la luce è facile: con le vecchie macchinette compatte hai poche opzioni (luce solare, nuvolo, luce al tungsteno, neon). Basta mettere l’opzione neon e viene la dominante gialla, cercando di non esporre troppo sulla luce, ma beccare un punto mediamente medio, a costo di bruciare i neri. Insomma, punti e scatti, dai, non ci vuole un genio.
Sul fatto del divertirsi/non divertirsi per quel che concerne perlomeno il disegno o la pittura…non so. Ti posso dire che l’ho chiesto a molti colleghi, quasi nessuno mi ha detto “mi diverto”, è più una sorta di fregola che ti piglia (non una sacra fiamma, proprio una specie di “devo”) e che non ti lascia finchè non senti che per quella giornata davvero non puoi fare più niente. E anche allora a volte ti rimane e ti rigiri nel letto pensando al giorno dopo (questo vale molto per la pittura ad olio, che deve asciugare). Non so se si possa davvero considerare un divertimento, o si possa dire che ci si diverte. E’ bello, sì, ma mentre lo fai non pensi “che bello”, quanto pittosto “sta venendo male, devo correggere, devo illuminare, devo ingrigire, devo opacizzare, ecc”. Il devo sta sempre intorno. E’ una lotta tra te, la tua capacità tecnica, e quello che hai in mente.
In compresso direi che dopo ci si sente stanchi. Se divertimento c’è, è del tutto razionale, non emotivo. C’è trasporto, ma non relax.
perlomeno per me, eh!
credo che tu abbia totalmente ragione. Divertimento è la parola sbagliata per descrivere tutto questo, forse però è la sensazione che si può pensare relativamente al dipingere , quando per qualche ragione non si può farlo (magari per ragioni banali , perchè non c’è il tempo o altro). Cerco di spiegarmi, quando ho voglia di dipingere ma al momento non posso , penso con un po’ di nostalgia al divertimento che proverei.
Da me peggio!!!
caos calmo…
per me questo non è disordine: è presagio di ispirazione e ore di lavoro felice!
Non mi sono mai divertita disegnando o dipingendo. Il divertimento fa male alla produzione. Solo una volta mi sono divertita e il disegno è venuto orribile.
Invidio chi riesce a fare dei buoni quadri divertendosi (e c’è chi ci riesce).
divertimento non significa lavorare in modo superficiale, però un certo piacere o soddisfazione c’è, altrimenti sarebbe uguale a mettere in ordine le bollette, portare fuori la spazzatura e altri lavori…
Tra l’altro con questi colori l’immagine mi ricorda qualche antica natura morta fiamminga, come hai fatto ad ottenere questa luce?.
la luce è facile: con le vecchie macchinette compatte hai poche opzioni (luce solare, nuvolo, luce al tungsteno, neon). Basta mettere l’opzione neon e viene la dominante gialla, cercando di non esporre troppo sulla luce, ma beccare un punto mediamente medio, a costo di bruciare i neri. Insomma, punti e scatti, dai, non ci vuole un genio.
Sul fatto del divertirsi/non divertirsi per quel che concerne perlomeno il disegno o la pittura…non so. Ti posso dire che l’ho chiesto a molti colleghi, quasi nessuno mi ha detto “mi diverto”, è più una sorta di fregola che ti piglia (non una sacra fiamma, proprio una specie di “devo”) e che non ti lascia finchè non senti che per quella giornata davvero non puoi fare più niente. E anche allora a volte ti rimane e ti rigiri nel letto pensando al giorno dopo (questo vale molto per la pittura ad olio, che deve asciugare). Non so se si possa davvero considerare un divertimento, o si possa dire che ci si diverte. E’ bello, sì, ma mentre lo fai non pensi “che bello”, quanto pittosto “sta venendo male, devo correggere, devo illuminare, devo ingrigire, devo opacizzare, ecc”. Il devo sta sempre intorno. E’ una lotta tra te, la tua capacità tecnica, e quello che hai in mente.
In compresso direi che dopo ci si sente stanchi. Se divertimento c’è, è del tutto razionale, non emotivo. C’è trasporto, ma non relax.
perlomeno per me, eh!
credo che tu abbia totalmente ragione. Divertimento è la parola sbagliata per descrivere tutto questo, forse però è la sensazione che si può pensare relativamente al dipingere , quando per qualche ragione non si può farlo (magari per ragioni banali , perchè non c’è il tempo o altro). Cerco di spiegarmi, quando ho voglia di dipingere ma al momento non posso , penso con un po’ di nostalgia al divertimento che proverei.