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Tecnicamente è una Fiat 500/C Topolino belvedere cabriolet del 1952.
Soggettivamente dico che è un mezzo meraviglioso che fa sognare. Simbolo di un ingegno nazionale rubato e ormai dimenticato come erano la prima vespa, la lambretta, la moka Bialetti, etc. Non sono certo il solo a pensare così se un genio come Paolo Conte le ha dedicato una ballata romantica nella sua versione “amaranto”.
Grazie per avercela ricordata.
Mi scuso per l’imprecisione, 500 C (non B) l’uscita è del 1951 (non del 1952) andand0 a sostituire la ancor più fascinosa “B” Giardiniera con inserti in legno del 1948.
Certo che tutti siamo legati all’idea dell’automobile. Tra tutti gli oggetti che ci circondano, pochi hanno una vita propria come le automobili. Forse solo le sedie.
Io non sono una patita, non conosco molto bene le auto e sono una guidatrice prudente, specie dopo un incidente potenzialmente mortale sull’autostrada, avuto anni fa con una Ka.
Però quando rottamai le due auto a me intestate, una decrepita Polo e una Panda risalente agli Egizi, la cosa mi mosse. Non sono tipo da legarmi agli oggetti e quando persone e cose terminano il loro tempo, so distaccarmene con serenità e senza troppe lagne.
ma le automobili, eh, le automobili! Credo che siano magiche. Un piccolo Tardis: più grandi dentro che fuori, senza dubbio, specie se si è in buona compagnia e la strada è inesplorata. Credo che una delle cose che ci fa legare tanto alle auto non siano neanche le notti di sesso parcheggiati in riva alla spiaggia, ma proprio il senso della famiglia e dell’esplorazione in gruppo. Credo che evidenzino un fatto atavico, quando esploravamo i paraggi in piccoli gruppi.
Secondo me è una vecchia Giardinetta, ovvero la versione “Station Wagon”(si fa per dire, eh) della Topolino!
Aggiungo:
http://www.getauto.it/it/il-venduto/fiat-pkv1/fiat-500-topolino-giardinetta-legno.html
Ciao!
Sto per commuovermi: ha proprio i colori di quella di papà, blu-celeste. Ma vederla ridotta così…
…Giardinetta >
E’ la mitica GIARDINETTA della Fiat (anni ’50)
Tecnicamente è una Fiat 500/C Topolino belvedere cabriolet del 1952.
Soggettivamente dico che è un mezzo meraviglioso che fa sognare. Simbolo di un ingegno nazionale rubato e ormai dimenticato come erano la prima vespa, la lambretta, la moka Bialetti, etc. Non sono certo il solo a pensare così se un genio come Paolo Conte le ha dedicato una ballata romantica nella sua versione “amaranto”.
Grazie per avercela ricordata.
Mi scuso per l’imprecisione, 500 C (non B) l’uscita è del 1951 (non del 1952) andand0 a sostituire la ancor più fascinosa “B” Giardiniera con inserti in legno del 1948.
https://it.wikipedia.org/wiki/Fiat_500_%22Topolino%22#La_.22500_B.22
Notevolissima la differenza tra “giardinetta” e “giardiniera”. Termini che ci riportano al tema del tuo blog……
Certo che tutti siamo legati all’idea dell’automobile. Tra tutti gli oggetti che ci circondano, pochi hanno una vita propria come le automobili. Forse solo le sedie.
Io non sono una patita, non conosco molto bene le auto e sono una guidatrice prudente, specie dopo un incidente potenzialmente mortale sull’autostrada, avuto anni fa con una Ka.
Però quando rottamai le due auto a me intestate, una decrepita Polo e una Panda risalente agli Egizi, la cosa mi mosse. Non sono tipo da legarmi agli oggetti e quando persone e cose terminano il loro tempo, so distaccarmene con serenità e senza troppe lagne.
ma le automobili, eh, le automobili! Credo che siano magiche. Un piccolo Tardis: più grandi dentro che fuori, senza dubbio, specie se si è in buona compagnia e la strada è inesplorata. Credo che una delle cose che ci fa legare tanto alle auto non siano neanche le notti di sesso parcheggiati in riva alla spiaggia, ma proprio il senso della famiglia e dell’esplorazione in gruppo. Credo che evidenzino un fatto atavico, quando esploravamo i paraggi in piccoli gruppi.