Giardini d’autore mette un cagnino in home page

Piace agli animalisti la homepage di Giardini d’autore che posiziona tra le sue foto di testata quella di un cagnino con una scritta ben visibile: io posso entrare!
Gradito l’invito ai “possessori” di cani, che spesso si sentono in imbarazzo se “gioia di mamma” rovescia qualche vaso (chissà perchè gli strillanti bimbi in passeggino godono di tutti gli accessi possibili e immaginabili).

Io posso entrare!

Se è vero che agli animali domestici non è vietato l’ingresso alle mostre florovivaistiche, l’invito non era mai stato tanto esplicito e reso gradevole.

Il programma, come al solito offre una buona qualità delle attività e voglio segnalare con piacere il primo incontro “Parlare verde” proposto dall’ Associazione Maestri di Giardino.
La prossima volta, per favore, un titolo meno scontato, e togliamoci dai piedi questa parola: “verde”, che ci accomuna a blogger arruffoni, scalvatori comunali, geometri delle piazzette di provincia, progettisti Laqualunque e rivenditori di orchidee made in Olanda.

Il programma:

Sabato 22 settembre
-ore 11:30 Parlare Verde. Incontro tra vivaisti e progettisti su piante e giardino. A cura dell’Associazione Maestri di Giardino. Stand n° 68 “Incontri in Giardino”.

-ore 16:00 Piante a Colori. Laboratorio dedicato alle piante tessili e tintorie a cura del Vivaio Fratelli Gramaglia in collaborazione con Mani in Gioco di Erica Angelini.
Durante il laboratorio si sperimenteranno tecniche di tintura naturale

-ore 17:00 Laboratorio di composizione floreale a cura di Anna Conti.

Domenica 23 settembre
-ore 10:00 Piante a Colori. Laboratorio dedicato alle piante tessili e tintorie a cura del Vivaio Fratelli Gramaglia in collaborazione con Mani in Gioco di Erica Angelini.
Durante il laboratorio si sperimenteranno tecniche di tintura naturale.

-ore 11:00 Laboratorio di composizione floreale a cura di Anna Conti. ore 15:30 Laboratorio Bombe di Semi!!! A cura di Ofelia Tuttotorna

Durante le due giornate
-L’arte dell’intreccio presso lo stand “Stampi e sculture d’erba” Dino Davanzo sarà possibile conoscere antiche tecniche di intreccio e lavorazione del giunco.

-Bombe di Semi!!! “Ofelia Tuttotorna” presenta Piera la giardiniera che vi mostrerà come realizzare polpette di terra e semi per far esplodere fiori e piante nella nostra città.
Il laboratorio è realizzato in collaborazione con l’associazione Paradiso Ritrovato e con Ortiurbani

-La distillazione della Lavanda Laboratorio a cura degli studenti dell’Istituto Tecnico Luigi Einaudi di Novafeltria coordinati dalla professoressa Luciana Sartini. Durante le due giornate sarà possibile assistere al processo di distillazione della lavanda.

Per info: Giardini d’autore

Cittanova Floreale, terza edizione

Approfittando del superponte della festa della repubblica (credo che ormai sappiate che le parole “italia” e “repubblica” su questo blog sono scritte in minuscolo), la terza edizione di Cittanova Floreale ha potuto beneficiare di un giorno in più e -per così dire- di due domeniche. Io ho scelto un giorno poco affollato per andarci, un po’ uggioso (l’anno scorso ha addirittura piovuto) e poco invitante. Il mio scopo era prendere uno Streptosolen jamesonii da mettere sulla tomba della mia gatta. Peccato non ci fosse una rosa ‘Cerise Bouquet’, altro acquisto che dovrei fare quest’anno, ma neanche niente di simile (lo so che è difficile: simile alla ‘Cerise Bouquet’ c’è solo ‘Cerise Bouquet’).
Ho come al solito visitato il vivaio “Piante tropicali” di Fabio Maio (quell’omone con la maglietta verde che vedete giù nelle foto) che è in genere la mia prima meta. Lì prendo piante che resistono alla siccità estiva del mio giardino e qualche volta mi concedo piccoli lussi. Fabio mi ha regalato un’Ipomoea batatas a foglia nera (credo la ‘Aces of Spades’) che ha spopolato tanto in questi anni, e mi ha regalato anche un frutto tropicale che, una volta divenuto morbido, aveva sapore tra la banana, la mela, l’albicocca e l’ananas. Mooolto buono.
Poi ho comprato dei miscugli di tè da uno stand molto bello, che aveva tante cose che mi sarebbero piaciute, ma accidenti i prezzi come pizzicavano!
Poi abbiamo comprato dei peperoncini messicani piccantissimi.
Ci siamo soffermati allo stand dei bonsai -Centro Bonsai Calabria con sede a Catanzaro e c’erano delle piante meravigliose, dei veri capolavori. Non credo neanche fossero in vendita. Il prossimo anno, chissà, potrei prendere un piccolo olmo per provare.
Avrei voluto comprare una rosa, ma devo dire che l’offerta non era di mio gusto. Le solite Inglesi, più o meno ormonizzate, Tantau spacciate per Austin, cartellini alla sinfasò, molte rose rampicanti di bell’aspetto e gradevoli, ma che in estate vogliono almeno 30 litri d’acqua al giorno. Niente da fare per me. ‘Cerise Bouquet’ non c’era.
Infine abbiamo fatto un giretto, parlato con Mimma Pallavicini e Arturo Tucci (organizzatore), guardato i fagioli, e poi ce ne siamo tornati a casa col giorno. Per strada abbiamo visto la cicerchia in fiore, ma c’era poca luce per fare fotografie e sinceramente, a farsi la villa “Carlo Ruggiero” tre o quattro volte, ci si stanca da morire perchè è grande, e non ci andava di scendere dall’auto.

Ecco qui una galleria di foto e in seguito le mie considerazioni.

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In complesso la terza edizione di questa manifestazione -all’occhio del consumatore- è in fase di consolidamento. Meno vivai con piante insolite, più piante fiorite e da aiuola (evvai di brodura mista!), molto più commercializzabili, poche piante senza fiore (il che indica che il pubblico non è formato), ma soprattutto prezzi un po’ più alti, paragonabili a quelli di fiere nazionali, anche se si entra senza pagare il biglietto e senza doversi mettere al polso la fascetta di riconoscimento, tipo quella per i ricoverati in manicomio.

Parlando con Mimma per un mio pezzo sul “Quotidiano” ho avuto la sensazione che lei avesse la mia stessa sensazione, senza volermelo confessare. Ma tra noi c’è abbastanza empatia. La domanda delle domande era: come far accrescere e migliorare l’offerta della fiera? Mimma è del parere che si debba prima consolidare i risultati già ottenuti e poi cominciare a variare l’offerta, con vivaisti più importanti e piante più rare e insolite. “Bisogna mischiare il nord col Sud, far venire la gente anche da fuori”.
Già, ma come -mi domando- con Trenitalia che ci ha spaccati in due più di quanto non lo fossimo? Una settimana dopo che ci hanno tolto il diretto per Roma hanno inaugurato l’alta velocità Milano-Torino. E’ evidente che lo stato italiano ha interesse a tenere il Sud prono e mandarlo alle urne facendogli votare quel che vuole. Milano vota Pisapia e noi ci teniamo un berlusconiano come Raffa. E i partiti del Sud? Quelli meglio lasciarli litigare tra loro,sono peggio delle ortiche .
“Bene- sostiene Mimma- la rivolta, lecita e auspicabile, può partire anche da queste cose, potrebbe partire dalla Villa “Carlo Ruggiero”, perchè no? Occorre un risveglio di coscienza”.
Mimma tira all’unitarismo, io sono separatista, abbiamo punti di vista diversi, ma ci intendiamo lo stesso.
Le chiedo:”E che verrebbe a fare un Lucchese a Cittanova, quando sotto casa sua gli fanno la mostra più importante d’italia? E ricordati che per venire qui devi armarti di santa pazienza con treni, strade, bus e mezzi. E poi per ritornare, con le buste delle piante?”.
Mimma non abbocca. Mi risponde come fa una consumata giornalista: “Verrebbe per vedere le peculiarità della zona, che sono uniche e irripetibili in italia”.
Mentalmente abbiamo però concluso entrambe che le surfinie e le dalie in esposizione non interesserebbero troppo ad un lucchese, che sarebbe molto più interessato a visitare il nostro paesaggio semisconosciuto e spesso disprezzato oltre i confini regionali.