09/18/08
Orti urbani
Filed under: Giardinaggio e natura
Posted by: Lidia @ 8:55 am
Max Weber sostiene che l’atto costitutivo del capitalismo moderno è la separazione del luogo di lavoro dall’abitazione, con la conseguente separazione degli operai dai legami sociali ed emotivi, sia familiari che di quartiere, e dai loro mezzi di sussistenza, cioè gli orti.
Uomini e donne dovevano essere sradicati dalla loro comunità sociale e familiare, per essere ricollocati, come individui, nella moderna società capitalista-liberista, e diventare quindi informe e prona massa operaia.
Questa separazione venne dagli operai intesa per ciò che era, cioè una violenza. Da questo apparentemente secondario problema nascono riflessioni come quella di Engels nel Problema delle abitazioni.
Ma si sa, quando c’è un problema sociale, c’è sempre un gruppo politico pronto a pasteggiare con la sofferenza di centinaia di migliaia di persone, e sia il movimento socialdemocratico che la Chiesa vollero agire creando gli orti urbani, cioè gli orti senza casa.
Questa foto non a caso viene dal sito www.democraziatrepuntozero.it
One Response to “Orti urbani”
1. equipaje Says:
November 17th, 2008 at 6:41 pm e
Viene in mente Crespi d’Adda (Bergamo), villaggio operaio dell’800 costruito con criteri per l’epoca senz’altro “illuminati”: tessitura da un lato, villaggio a villette -con giardino e orto- per operai e famiglie. Un quadretto idilliaco, molto lontano dall’alienazione e dalla miseria urbana della Rivoluzione industriale. All’idillio bisogna anche aggiungere che il sciur Crespi (il buon padrone del villaggio) teorizzava apertamente che il tempo libero del suo operaio dovesse essere utilizzato per coltivare l’orto… ergo, chi andava all’osteria a bere o a complottare era senza ombra di dubbio un malement. Bellissimo blog questo, ci tornerò presto 🙂