3 pensieri riguardo “L’estetica della buca, di Monica Sgandurra”
Geniale!!!!
Ricorda il seminatore di violette o la storiella che mi raccontava mia nonna di “Giovannino Semedimela” che andava in giro a fare guerrilla garden quando ancora non si sapeva cos’era nei primi anni del ‘900.
Diverse volte ho messo in giro delle mie piante in surplus, ma mai nelle buche delle strade! Mi sa che provvederò quanto prima.
a me come guerrilla gardening mi sembra un po’ demenziale ( non se ne abbia a male qualcuno).
però come provocazione giadinicola è geniale , senz’altro!
Sì, è vero, è porprio un po’ assurda, ma loro stessi dicono che non è una forma di “miglioramento” della città, ma solo un modo per attrarre l’attenzione sulla quantità di buche presenti nelle strade. Sì, è una provocazione.
Geniale!!!!
Ricorda il seminatore di violette o la storiella che mi raccontava mia nonna di “Giovannino Semedimela” che andava in giro a fare guerrilla garden quando ancora non si sapeva cos’era nei primi anni del ‘900.
Diverse volte ho messo in giro delle mie piante in surplus, ma mai nelle buche delle strade! Mi sa che provvederò quanto prima.
Grazie Lidia della segnalazione!
a me come guerrilla gardening mi sembra un po’ demenziale ( non se ne abbia a male qualcuno).
però come provocazione giadinicola è geniale , senz’altro!
Sì, è vero, è porprio un po’ assurda, ma loro stessi dicono che non è una forma di “miglioramento” della città, ma solo un modo per attrarre l’attenzione sulla quantità di buche presenti nelle strade. Sì, è una provocazione.