The short documentary on the Bosco della Ragnaia I shot in May is online. The film was commissioned by Sheppard Craige, the artist making this incredible garden, to keep the record of the place as it was in spring 2012. It was really nice to work with him as he gave me full freedom to shoot the documentary. He didn’t want to be in the film, but I finally managed to convince him to record his voice and to appear very briefly in a sequence.
I have done radio documentaries for France-Culture and BBC Radio4 and this is my first try at doing a documentary film on a garden. It is not an easy thing as a garden is very quiet, doesn’t move much. It is all about contemplation and slow movement. I wanted the film to be also a portrait of an artist.
My friends Bernadette Dupont in Belgium…
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Non so, ma questo “bosco” non mi ha ispirato particolarmente, nonostante l’accuratissima scelta delle inquadrature, realizzate per tirare fuori il massimo dall’allestimento (non riesco a chiamarlo giardino, né parco), anche se al prezzo di non farne capire la struttura, difetto rimediato per intercessione di San Google Maps e del suo fido discepolo, il Beato Street View (http://goo.gl/maps/dt31P).
Vista dall’alto, la struttura mi ricorda tanto i km di scarabocchi geometrici che facevo a scuola e che ogni tanto faccio ancora se mi capitano carta e penna in mano e il cervello è in folle (tipicamente durante qualche riunione di lavoro…).
Il problema è che non ne vedo il senso più di quanto ne vedessi nei miei scarabocchi, anche cercando di immaginare il bosco tra qualche decina di anni, con le piante mature (ma è nella natura delle piante stesse ammorbidire, nascondere o confondere le strutture rigide, a meno di non “topiarle” rigorosamente, ma chi ha mai visto una quercia topiata?).
Ma forse bisogna essere sul posto e vedere e sentire di persona.
Su questo s’è già dibattuto. E’ chiaro che un giardino lo senti se sei sul posto, ma una foto, un video, aiutano molto più di una descrizione.
Il video mi è stato segnalato, il giardino non l’ho mai purtroppo potuto visitare, e temo di non visitarlo mai, ma magari chi è in zona si può sentire invogliato ad andarlo a visitare e raccontare qualcosa. Per il resto non posso che pensarla come te, anche se non mi sono presa la briga di usare gli angeli custodi di Google. In più non ho capito una cippa lippa di quello che diceva lui. Insomma, mentre guardavo il video un grosso punto interrogativo era sospeso sulla mia testa.