Non c’è storia

F.D. è nata a Roma. Laureata in Storia dell’Arte, ha vissuto a Oxford e Londra, dove ha insegnato all’Istituto Italiano di Cultura e ha lavorato al Courtauld Insitute. Ha vissuto a Cork, in Irlanda, dove ha insegnato all’University College e ha tenuto lezioni pubbliche sull’arte italiana contemporanea. Dai primi anni ’80 è consulente editoriale e traduttrice letteraria di poesia, narrativa e saggistica per vari editori, tra cui Fabbri, Neri Pozza, Donzelli, Guanda. E’ la traduttrice italiana delle opere di Anita Nair.
Autrice di saggi, testi narrativi e poetici, nel 2012 ha vinto il Premio Teramo.

LIDIA ZITARA è nata a Vibo Valentia. Diplomata al liceo scientifico di Locri e all’istituto delle sorelle Carmelitane Scalze di via Postorino. Ha vissuto tra Vibo, Stefanaconi, Donisi, Siderno e Cessaniti e ha insegnato teoria e tecnica del colore alle scuole elementari di Ardore. Ha tenuto pubbliche lezioni in casa ai suoi cani e ha ammaestrato le pulci. Dai primi anni ’80 è fondamentalmente sociopatica e depressa. È consulente editoriale per se stessa ed è la traduttrice italiana dei libri che legge in lingua straniera.

Autrice di numerose performance di onanismo mentale, di rubriche telefoniche, di liste della spesa e compilation di cd musicali. Nel 2011 ha vinto il premio “miglior karaoke” nella sagra di Calstefranco Ursino Rampazzo, e nel 2012 è stata insignita della “corona di salsicce” per la migliore poesia in rima baciata alla fiera del bestiame di Zungri.

Da sempre vive a casa sua.

18 pensieri riguardo “Non c’è storia

  1. Cara Lidia, purtroppo non ho pulci da ammaestrare.Ho un cane nietschiano che ad intervalli regolati dal coniglio di Alice, rompe gli zebedei.Leggo in lingua straniera, principalmente testi napoletani, tipo diasillo diasillo ,signore pigliatillo. Un nome a caso, silvio, nani e ballerine tutto compreso, lega in toto; sono campione in pectore di depressione navale ,aerea e MunchIiana e di, m’avite rotto i ball( libera traduzione dal russo antico , con ampi riferimenti, a richiesta.Francamente, per dirla tutta, ai giorni d’oggi, il Cervantes, per combattere contro gli odierni mulini aerofagi, cosa avrebbe dovuto inventare ?

  2. Se tutti i sociopatici depressi fossero come te…. il mondo sarebbe un giardino fiorito.
    Milena

  3. Salve, navigando per la rete trovo la biografia di F. D., persona che conosco da una vita e che riconosco dalla biografia, riportata qui in maniera sbeffeggiatoria e non comprendo perché. F. D. (come m ai non la nomina? La persona è comunque riconoscibile…) è una persona di vasta cultura ed esperienza che ha vissuto, suo malgrado, una vita molto difficile e piena di prove dure, che chiaramente sono parte del suo bagaglio personale insieme al bello, non ha nulla da invidiare per tutto quello che ha passato, ma mi chiedo che male si faccia ad avere un cucciculum di tutto rispetto, ottenuto tra l’altro senza connessioni di sorta. Basterebbe conoscerla per saperlo, in un paese dove vedo solo curricula che ci portano a chiederci per quale motivo uno faccia qualcosa o sia qualcuno, dove la gente inventa curricula (all’inizio quando vedevo questa pratica ingenuamente mi chiedevo se nella vita avessi fatto abbastanza visto che pinchi pallino sfoggiavano esperienze da premi Nobel, poi ho capito che è una normale pratica tutta italiana) e dove invece di rimboccarsi le maniche si passa il tempo a guardare l’erba del vicino e farne le pulci per frustrazione personale.

    1. Salve Diva delle Curve (matematica, fisico, automobili? Anche tu sei una Diva, però!), hai ragione, mi sento completamente K.O davanti alla “bio” della tua amica, tanto che il titolo è “non c’è storia”. Non facevo le pulci, mi arrendevo alla strapotenza della tua amica.

  4. Gentile Lidia, io non so chi è lei e non so se lei conosce me. Vedo che è di Vibo, luogo di origine di mio padre e dove ho carissimi parenti. Dato che ci sono venuta a tenere due volte delle conferenze, magari sa chi sono. Oppure no, ma non è importante. Ma come mai ha perso il suo tempo a riportare una mia fra l’altro concisissima nota biografica copiata dalla quarta di copertina di un mio romanzo? . Non ho ancora capito che c’entro io con lei. O che scopo vorrebbe ottenere. Mah…
    Capirà che alla mia veneranda età di cose ne ho fatte e ne seguito a fare.
    A volte capita di trovare sul web qualcosa di così privo di senso che ci si chiede quale sia l’origine di certe esternazioni e che problemi abbia con se stesso chi le fa.
    Certo che, se per riempire il suo blog è costretta a fare copia/incolla di quanto ha trovato sulla quarta di copertina di un mio libro…
    Il male di questo paese è che molta gente perde il proprio tempo a fare paragoni con gli altri, ma francamente non capisco cosa lei abbia a che fare con me.
    Le consiglio di lasciar perdere il curriculum degli altri, in modo da avere più tempo per arricchire il suo.
    Francesca Diano

    1. salve Francesca, probabilmente ha ragione lei, sono una vanesia, acida, cattiva, malpensante. E per di più una perditempo che non vuole arricchirsi personalmente e che anche volentdo, non ci riuscirebbe. Magari è tutto vero (ma chissà, io non conosco lei, Vibo è una grande città, ma neanche lei conosce me, neanche un tantinello). Posso solo dire una cosa: lei manca completamente di buon gusto editoriale.

    2. Anzi, guardi, signora Diano, glielo dico subito in modo che le sia chiaro. Lasci perdere le biografie, faccia quello che le più congeniale, scriva, traduca, ma paghi un editor decente perchè le sistemi la biografia (se l’ha scritta lei, altrimenti trovi un altro editor che la riscriva). Non è il suo mestiere, non lo faccia, perchè le viene male. La sua biografia è un delirio di sciocchezze psicotiche che travalica il ridicolo editoriale nel più perfetto stile “Fascetta Nera” (ha letto “A 57 anni si è scoperto “poeta”? lo legga, le potrà essere d’aiuto).
      Una “bio” ben scritta non è suscettibile di parodie, e se una tizia qualunque inciampando nella sua “bio”, ha come moto emotivo quello di farcisi due risate, e come moto razionale quello di cancellare il suo nome dalla lista delle future letture, è evidente che la sua biografia, per come è scritta qui su, è un fallimento pubblicitario.
      D’altronde è noto che in editoria chi deve spiegare chi è, non è nessuno.
      Il mio consiglio è gratis, e mi creda, a parte l’antipatia che le posso avere fatto, è del tutto disinteressato e privo di astio. Si consulti con i sui editori a riguardo.

      1. Un consiglio glielo do anche io: un blog in cui si usano inutilmente certi toni non dà un’impressione particolarmente professionale.
        Ora capisco meglio il motivo del post e mi auguro che possa risolvere i suoi problemi.
        Cordiali saluti

        1. Cara signora, senza astio, le ho scritto. E lo dico davvero. Lei si arrampica sugli specchi con ridicoli palleggi da mummia, ma faccia come crede.

  5. Ho davvero i brividi per l’altissimo livello. Wow. Quale sofisticato sarcasmo.
    Quale sottile acume.
    Ma perché manca sempre Guicciardini quando servirebbe? Ah sì, è vero, ormai è ampiamente decomposto. Fine che toccherà a tutti.
    P.S. Non perdete vanamente tempo nel rispondere. Avrò cose più importanti da fare, ma comunque di livello pari al post.
    Segue elenco:
    staccare rane morte dall’asfalto, dipingere con un pennarello grigio una superficie grigia, sedersi sul sedile posteriore dell’auto fingendo di guidare e facendo brumm-brumm con la voce, accendere un accendino con una sigaretta, gridare “Potere nero!” ad un raduno del Ku Klux Klan.

    Sayonara.

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