Avete notato che circolano parecchi tipi che barcheggiano o velggiano nel mondo della para-cultura che hanno sempre una risposta per tutto?
Non sono “tuttologi”. Hanno semplicemente deciso che la risposta è una per qualsiasi domanda.
Fa caldo? fa freddo? Che ora è? Cosa significa per lei l’estensione sintattica del suo personaggio nella dimensione analitica post-jungiana dell’Es?
Non importa che domanda fai, ti rispondono la stessa cosa.
Hanno un discorso di pochi minuti pronto per ogni domanda. Lo senti perchè te lo ripetono da un anno all’altro quando li intervisti. Lo leggi perchè scrivono sempre la stessa cosa, lo vieni a sapere dagli amici comuni che hanno avuto la tua stessa medesima risposta (a diversa domanda).
Si fanno le tournée con una sola risposta, e beati i fessi che ci cadono.
Eeee, ma state attenti signori “monorisposta”, c’è chi vi tana! Più sparate cazzate, più sarete tanati!
fai un’esempio di questa monorisposta pluriusabile.
se facessi un esempio chi legge (perchè mi legge), si ritroverebbe subito nella monorisposta.
I “monorisposta” sono molto aggressivi, probabilmente hanno anche una “monoaggressività” (nel senso che ti aggrediscono in termini generici e a tutto tondo). A quel punto la cosa diventa un po’ difficile da gestire, perchè l’unica cosa che ti verrebbe da dire è “sei un cretino/a, uno stronzo/a” ecc, perchè appunto, si comportano genericamente come tali.
dato che dio è morto, nietzesche anche e io non mi sento tanto bene, prefisco evitare simili deliri di aggressività generalizzata, che poi comportano l’estremizzazione di concetti.
Insomma, non raggiungerei nessun fine se non quello di farmi vomitare addosso insulti.
Un esempio, un po’ comico, però, lo posso fare. da giornalista mi capita spesso di intervistare gli assessori alla cultura. Ce n’era uno, che ti giuro, manco Marzullo. Avrei potuto fare le domande e darmi le risposta da sola, scrivere il pezzo e mandarlo in stampa, e nessuno si sarebbe accorto di niente, neanche l’assessore.
ma per dire anche cantanti famosi, scrittori, personaggi dello spettacolo. Se ti segui vari concerti, oppure varie conferenze, noti che ti raccontano la stessa cosa, la stessa, la stessa. Hanno il discorsetto programmato, mandato a memoria, un eurismo vocale.
un po’ come quando fanno le interviste agli attori americani e loro tutti giù a dire che amano tantissimo il nostro cinema, la Loren, Fellini , Michelangelo ( Antonioni o Buonarroti?) e amenità del genere….