Commenta e sarai ricompensato, vivi a sufficienza e sarai venduto

Ieri mia madre mi porge una pagina de “Il Fatto Quotidiano” in cui si parlava del self publishing, dei commenti sulle piattaforme di vendita internet, delle recensioni, ecc.
inmondadori_il tuo commento 5 euro_cr

Chiariamoci: è una notiziola “colorata” dal giornale; che sui commenti e sulle recensioni ci sia un florido mercato lo sappiamo anche noi.
Ma “Il Fatto Quotidiano” o sbaglia o devia l’attenzione di proposito, spostandola sull’immiserimento culturale.
La notizia non è che Luigi scrive “Il libro è un autentico ed autorevole gioiello: l’unico libro che mi pare degno di stargli accanto è il capolavoro dadaista intitolato il tuo destino è scritto qui, del celebre filosofo hacker transumanista sardo ceo e seo del sito madonnaa.com Complimenti“. La notizia non è che siamo ignoranti o che ci diamo arie di grandezza scrivendo che Giovenale è proverbiale per la sua indignatio.
La vera notizia è che la Mondadori ti fa lo sconto di cinque euro per commento se ti logghi preferibilmente col profilo Facebook e che ti stimola a recensire per poterti proporre articoli di tuo interesse.
E te lo dicono pure, eh.

La faccenda dello sconto, poi, è un po’ una bufala, per usufruirne c’è una soglia minima, inoltre puoi scegliere solo nel settore giochi e cazzatelle varie, in più hai un tempo limitato. Quindi: nasci, compra, crepa.

La notizia è che ormai hanno vinto loro. Ci manipolano, ci spostano qui, ci mettono lì, ci guidano, ci muovono, come fossimo banchi di pesci, insiemi numerici, pedine, dati.
Non ce l’hanno fatta con la forza, ce l’hanno fatta con le blandizie. Ormai non apparteniamo più a noi stessi, siamo di loro proprietà.
Non ho neanche più la capacità di indignatio di Giovenale, solo un gran senso di sconforto e rassegnazione.

8 pensieri riguardo “Commenta e sarai ricompensato, vivi a sufficienza e sarai venduto

  1. Eh lo so, ma forse nel nostro piccolo possiamo fare qualcosa come individui, ad esempio cercando di andare controcorrente, almeno un po’; opponendo e proponendo un comportamento ostinato e contrario anche solo per il gusto di farlo.
    Ci si sente un po’ più soli, visto che l’andazzo generale ormai è quello che descrivi; ma un antico adagio dice “meglio soli che…”.
    Resisti.
    Io resisto.
    “Loro” l’avranno vinta su molti, ma non su tutti; e la differenza tra gli uni e gli altri si vede.

    1. Brava, approvo e sottoscrivo!!
      E non è neppure difficile, una volta che s’è cominciato: intanto, a meno che non si abbia la vocazione della coltura batterica (tutti assieme appassionatamente sul vetrino del microscopio) alla larga da faccialibro, tuitter e disgrazie varie (l’Ape, che su ‘ste cose un po’ talebana tende ad esserlo, per non sbagliare non ha neppure il cellulare…), astenersi il più possibile dalla tivvù e stare alla larga dal fattoquotidiano, che è utile sì e no per foderare la gabbia del canarino.
      Poi t’accorgi che il ‘meglio soli eccetera’ funziona tanto meglio quanto più si sta bene con se stessi, e quella è un’ottima occasione per iniziare un percorso di (ri)scoperta e valorizzazione di sé, non dimentichiamoci che “l’amore per se stessi è l’inizio di un idillio destinato a durare una vita”.
      Anch’io resisto.
      E’ infinitamente più divertente e stimolante che stare nel gregge.

      1. Sicuramente stimolante, a volte come un pungolatore elettrico conficcato tra le costole. Insomma, non è che io mi “diverta”. Se prendi l’incipit di “Memorie del sottosuolo” c’è tutto spiegato lì, non c’è da aggiungere altro.

        Una chiosa riguardo ai giornali. Il fatto Quotidiano è un gossip, c’è perfino qualcuno che lo considera un giornale serio. Noi in genere acquistiamo ogni giorno un giornale diverso, compresi quelli economici, completiamo un giro in due o tre settimane, perchè leggere un giornale solo non ha senso.

  2. cercano di rianimare la carta stampata e le librerie tradizionali,tu commenti io ti regalo un libro .il declino della carta procede a velocita del sistema binario…ed è irrefrenabile.la privacy nelle societa organizzate,non esiste ,dalle commari di paese ad echelon nessuno si salva ,ovunque si vada cè una telecamera e un modulo con dati personali da riempire.. scrivo “presidente America” cosi echelon sapra che ne abbiamo parlato e leggera tramite scanner parole i commenti..

    1. Sicuramente c’è un tentativo di dare più intensità alle vendite dei libri, ma il fine a breve termine non è quello di incentivare l’editoria, ma quello di adescarti per farti acquistare cose di cui non hai bisogno. A lungo termine è quello di avere una panoramica sui tuoi dati da poter rivendere in futuro.

    1. Tutti sanno le nostre password!Sono i famosi “cookie”, i “biscottini”, che sembrano agevolarci la navigazione e invece trasmettono dati ai provider che li rivendono.

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