Maschilismo in “La Luna è una severa maestra” di Robert Heinlein 1966 (SPOILER)

Da circa marzo del 2014 soffro di un doloroso e ricorrente blocco del lettore, divenuto insopportabile lo scorso natale. Revenant, l’ormai noto romanzo di Plunke, da cui Di Caprio ha tratto un film che si preannuncia da Oscar, mi ci aveva tirata fuori per metà.
Il libro di Plunke è gradevole, breve e scritto in modo sciolto. E poi io amo la Frontiera.
Mi ci ha tirato fuori con tutti e due i piedi un saggio Rubbettino: Umanesimo e rivolta in Blade Runner, in seguito al quale ho “divorato” (in pratica letto in due settimane, due) Ma gli androidi sognano pecore elettriche?, che da ragazza avevo lasciato a cinquanta pagine dalla fine.
Devo confessare che Dick, più lo leggo, meno mi piace.
Comunque stiano le cose, mi sentivo pronta a macinare pagine di fantascienza come un compressore.
Mi è stato segnalato La Luna è una severa maestra.
Mi raccomando, se lo vedete su qualche bancherella dell’usato, allontanatevi immediatamente, potrebbe causare letargia improvvisa, svenimenti, perdita della memoria, miastenia grave e ipoacusia.

Le prime quaranta pagine sono state le più emozionanti da anni a questa parte, dopodiché la voglia di stracciare quel libro, calpestarlo, frullarlo, ridurlo in finissimi coriandoli e poi gettarli per aria, è stata forte, ma alla fine, baldamente vinta, e la missione “libro” è stata conclusa vittoriosamente.

Non mi dilungo sulla trama, dirò solo che ci sono diversi personaggi femminili di contorno, tutti concentrati nel nucleo familiare di Manuel, il protagonista. L’unico personaggio femminile co-protagonista è Wyoming Knott, un personaggio inutile e piuttosto antipatico, mal descritto e di spessore caratteriale prossimo allo zero termico. Non mi stupisco se nel precedente libro di Heinlein, Universo, le donne non avevano nome e venivano chiamate “femmine”.

Fino ad un certo punto non ci ho fatto caso più di tanto, ma le infelici battute e allusioni su questo disgraziato personaggio di Whyoming, detta Whyo, come fosse un richiamo per cavalli, hanno ulteriormente reso irritante la lettura. Ho iniziato così a sottolinearli tutti.

È proprio quando la letteratura utilizza gli schemi del “genere” a cui si rifà, che da il peggio di sé, divenendo appunto un “genere letterario” e non raggiungendo il livello, ben più alto di “letteratura”.
Eppure Heinlein è un bravo autore, molto abile, originale.

Le pagine del libro sono fotografate, non sono ritoccate o ritagliate (solo ridimensionate), e l’edizione è “I classici Urania”, Mondadori 1994, mentre il libro è stato stampato in USA nel 1966.

Ovviamente ci sono SPOILER.

copertinaUn clichè sulle donne: che non chiedano scusa mai. Facciamo finta di niente

luna_severa maestra52Il personaggio femminile stuzzica i maschi, “vende” la scena.

luna_severa maestra104Le donne sono impulsive, irrazionali, inoltre possono essere appellate con il termine “cara” solo perché fa piacere ai maschi, di qualsiasi età siano

luna_severa_maestra108E qui si scopre che Whyoming si comporta come una di quelle che vanno a dar fastidio ai maschi, ad importunarli, anche se sono anzianotti, insommma, è una femmina, perciò, ci sta, anche se dice di no.

luna_severa_maestra110Ecco, è arrivato Brunetta.

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Ma è chiaro: le donne per convincere gli uomini ci vanno a letto, è una legge di natura. Una donna che fa questo per la patria è una eroa (o eroina?)

luna_severa maestra184Mary Lions: segnatevelo. È il nome della donna che ha scatenato la guerra, perché tutte le guerre sono causate da donne, non lo sapevate?

luna_severa maestra191Che romantico! Le donne sono creature (grazie della condiscenza, addirittura entriamo a far parte del consorzio umano, uao!)fragili e resistenti, dolcemente complicate. Quasi quasi quanto gli uomini. Ma quasi, eh!

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Giustamente! Mica pretenderete che una donna capisca la fisica!
Chi? Marie Curie? E chi è?

luna_severa maestra202Le donne non hanno intelligenza e parlano a vavera, ma lo fanno con eleganza, seppur con un certo grado di burocratismo. Se una donna dice stronzate, non è che dice stronzate, è semplicemente fuori di senno, perché le donne hanno questa brutta brutta tendenza a impazzire, andare in depressione, diventare isteriche…

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luna_severa_maestra216amanuel, non lascerà mai che la sua donna sia spedita come un proiettile dentro una scatola di acciaio! NO!

luna_severa_maestra223Solo le donne bionde naturali sono belle. È un dato di fatto.

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Be’, che vogliamo dire: stereotipo da romanziere scadente per “vendere” la scena, farla diventare pruriginosa.
luna_severa maestra233Invece di strillare (da femmina beneducata), la donna ha scodinzolato, perché alle donne, si sa, piace che gli uomini gli tocchino il sedere, e si comportano da troie quali sono.

Nella pagina successiva Heinlein descrive anche gli Avaazers, e poi non diciamo che la fantascienza non vede in là nel tempo.

luna_severa_maestra234

Eh, si sa, le donne diventiamo terribilmente nervose e insicure quando non c’è un uomo forte che ci protegge!

luna_severa maestra237

L’ISIS! Arriva l’ISIS a rapire le nostre donne! perché le donne sono proprietà dei maschi, non lo sapevate? Eh! E mo’ lo sapete.

luna_severa maestra243Le donne devono essere giovani, sempre, anche da vecchie.

luna_severa_maestra254Come da domanda: “E perché”? Perché la famiglia è sacra e sono le donne a tenerla unita?

luna_severa_maestra267Sento che tra un po’ compare Casini o Alfano.

luna_severa_maestra268gente fredda, i Lunari. Ma se c’è qualcosa per cui si scaldano… è il calcio…. ehm, no, che dico!?

luna_severa_maestra270Whyho è tornata bionda. Un’intera pagina dedicata a questo dettaglio. Heinlein era un tipo preciso.

luna_severa_maestra287bGià già: gli uomini si comportano meglio perché le donne siamo miti, dolci, delicate, e li facciamo diventare più buoni con la nostra bontà. Dell’insulina, presto!

luna_severa_maestra297Uè, ma ché, le donne si vorran mica metter a fare le soldatesse? ahahahahahahahahahah!!!

luna_severa_maestra305EEEEEEHHHH!!! ma il “vero” capitano, quello a tutti gli effetti e con gli attributi, è un maschio, care mie!

(“Sei una merda” si legge a sufficienza?)

luna_severa_maestra308Birra, donne, gioco, lavoro… cazzo, mancano il calcio e Sky TV

luna_severa_maestra312Poverette noi donne, sapete, siamo così deboli! in situazioni di stress sveniamo, persiamo i sensi, ci devono ricoverare. ma tanto, tanto, ci sono i nostri uomini a proteggerci. E in ogni caso, che altro potremmo fare se non le crocerossine?

luna_severa_maestra327Il seno acerbo, certo, certo, questa l’ha presa da qualche bacio perugina. Il coltello da cucina. Ludmilla era di certo incapace di procurarsi un coltello da difesa, e ha preso la prima cosa che le veniva davanti, il pelapatate.

luna_severa_maestra334Le donne sono sempre al fianco dei loro uomini. Piangono sempre, però.

luna_severa_maestra350Le bocche delle donne sono sempre deliziose. Se le donne non hanno bocchedeliziose non possono fare pompini deliziosi, quindi non servono a un cazzo e si possono anche violentare, eventualmente ammazzare.

luna_severa_maestra355Perchè il compito delle donne è portare da mangiare all’uomo, no?

luna_severa_maestra365L’intelligenza di Lenore! Tutta nel saper tenere la bocca chiusa!

luna_severa_maestra368Portami il caffè, il rasoio, il dopobarba, piegami la camicia nella ventiquattrore, muoviti, corri, sono in ritardo!

luna_severa_maestra373No comment

luna_severa maestra376No comment #2

luna_severa maestra378Ma quanto piangono queste donne!

luna_severa maestra379Le famose arti femminili, che sono tutte nell’aprire le cosce…

luna_severa maestra381

9 pensieri riguardo “Maschilismo in “La Luna è una severa maestra” di Robert Heinlein 1966 (SPOILER)

  1. Sono felice che tu sia riuscita ad emergere dal “tunnel da blocco del lettore”. Ricordo perfettamente di quando ne scrivevi quasi un anno fa. Spesso guardando le tue foto e leggendoti mi chiedevo a che punto fosse la tua “resistenza” a leggere. Devo dire che per me la fantascienza è sempre stata un terrificante muro di Berlino nel mondo della scrittura. Ci avevano provato parenti ed amici regalandomi Asimov, quando andavo alle scuole medie, senza alcun successo…il libro di cui nemmeno ricordo il nome è finito allegramente su di una bancarella dell’usato. Chi è riuscito invece a sfondare il muro è stato “Galapagos” di Kurt Vonnegut del quale diventerò tiepido estimatore nel tempo (è pur sempre una conquista). Forse è stato il tema trattato nel romanzo a catturare il mio interesse, Vonnegut scrive di natura e di trasformazione degli esseri viventi sulla terra nell’intento di adattarsi ai cambiamenti (in sostanza un fanta-evoluzionismo umano). Ho poi approfondito l’opera di Kurt leggendo “Mattatoio n. 5”, “La colazione dei campioni” e ora non ricordo quale altro testo…Tu conosci Kurt Vonnegut? E se sì ti piace?
    Ad ogni modo oggi sarei anche pronto ad affrontare la peggior trama ambientata su Marte, non fosse che il blocco del lettore si è pienamente impossessato di me. Riesco a leggere solo brevi articoli, comunque trovandoli interessanti, ma impegnarmi in un romanzo no. Non ce la posso fare. Sarà la stanchezza e la voglia di leggerezza ma se non trovo un autore più che capace di tenermi incatenato al libro io lascio…al momento è così. Qualche consiglio da una appena uscita dal tunnel?
    Ciao. Paolo.

    1. L’emersione totale, se avverrà, è nelle mani di “Citymakers” Deleyva edizioni. Dopo mi attende Poul Anderson con “Tau Zero”.
      Non ho letto Vonngeut, in realtà la fantascienza a me piace molto al cinema, molto meno scritta. Ma lo leggerò. Voglio leggere Hyperion, prima. E poi in mezzo devo infilare delle letture giardinicole che aspettano da una vita… pant pant!

  2. Salve e buon anno nuovo.
    Posso provare a darvi qualche titolo per solleticare la vostra curiosità (tutti a capitoli brevi, che aiutano a tenere alto il ritmo)?
    – Distopico, ucronico e divertente (in salsa british): “Il caso Jane Eyre” di Jasper Fforde (Marcos y Marcos);
    – “Dieci” di Andrej Longo (Adelphi): mamma mia che amarezza! ma che scrittore interessante
    – “La strada” di Cormac McCarthy (Einaudi): un libro che vi brucerà dentro a lungo!
    – ci sarebbe anche quell’improbabile pasticcione di Vincenzo Malinconico, ovvero “Non avevo capito niente” di Diego De Silva (Einaudi)
    – si può scrivere un romanzo anche con poche asciutte parole, ovvero “La camera azzurra” di Simenon: c’è un’omocidio, ma non c’è Maigret; non il movente, ma i personaggi!
    – “La storia di un matrimonio” di A.S. Greer (Adelphi): il più bell’incipit che conosca per un libro mai scontato nel suo svolgimento
    – ormai vecchiotto, ma magari all’epoca non l’avete letto, quinidi: “Il paradiso degli orchi” di Pennac (Feltrinelli): chiunque faccia di lavoro il ‘capro espiatorio’ potrà mai avere una vita nornale?

    chissà, magari uno farà breccia…

    1. No, veramente non credo rientri nei miei desisderata. La latinità mi ha sempre annoiata a morte. Comunque la fantascienza per me rimane legata a quella che chiamano “space opera” ( perché se non si etichetta una cultura non si campa), quindi direi che è piuttosto lontano dai miei interessi. Grazie della segnalazione e spero abbia buona fortuna editoriale.

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