Quali, o meglio “chi” sono le piante da pianerottolo? Misconosciute, trascurate, degnate appena di sguardi di passaggio tra la porta di casa e l’ascensore? Lo spiegano Pinuccia Guidotti, Luca Sivieri, Irene Guida in un bel libro illustrato da Maria Teresa D’Amore.
Giuro mi hai messo soggezione.
Ti ha tradita la voce altrimenti stentavo a riconoscerti. Ma ti sei fatta un giro per l’universo a bordo dell’Enterprise? Sei stata su ‘Beta Cygni’?
Sono solo ritornata al mio vecchio peso e mi sono conformata all’ideale sociale di “femmina della specie” con l’abbigliamento e la cosmesi. In realtà niente di strano, particolare o fantascientifico, specie considerando che la mia storica gastrite mi impedisce di consumare cibi elaborati e che la cioccolata mi ha sempre fatto schifo.
Tuttavia questa cosa ha destato una enorme sorpresa in chi mi conosce (specie in chi mi ha conosciuta da grassa) e prodotto in me una sorpresa di rimbalzo, perché io mi sento sempre la stessa. Ciò che cambia e TI cambia, sono le reazioni degli altri. E ti assicuro, non è poco.
Potrei scriverne, e in effetti forse lo farò, perché l’invidia che ho letto sui volti di molte donne (più belle e più magre di me, donne che sono sempre state belle, magre, apprezzate, socialmente conformate all’ideale di femmina della razza umana) è stata spiazzante.
Il cambiamento dell’atteggiamento dei maschi della specie -quello sì- fantascientifico. Si passa dallo status di tappezzeria a quello di esemplare scopabile, che sono le due categorie in cui il maschio della specie divide le femmine della specie.
A parte le tipiche azioni del maschio della specie (avances, attenzioni, complimenti, ecc), la cosa che mi ha sorpresa di più è stato il fatto che alcuni maschi mi hanno inclusa nel gruppo delle persone a cui è gradevole dedicare qualche cenno di saluto o con cui iniziare un qualche tipo di conversazione, anche spicciola.
"Quando guardiamo il cielo di notte ci soffermiamo ad ammirare le stelle a caso senza seguire uno schema.. lasciamo che la nostra fantasia si perda in questo immenso soffitto brulicante di luci... una stella grande.. qualcuna piccola.. un'altra azzurra ed una rossa! Luci lontane che forse ora non esistono neanche più.. eppure sono lì le guardiamo ogni sera quando le nuvole ce lo permettono.. luci che continuano a brillare .. a vivere.. che continuano a farci sognare! Questo BLOG vuole essere uno spazio semplice, senza pretese, uno spazio dove antichi sorrisi e sguardi continuano a brillare come stelle... semplicemente continuano a vivere nell'immenso cielo della rete." (Domenico Nardozza)
Accidenti! Che cambiamento!
Sì, ma non mi si fila di pezza nessuno, ho avuto solo nove like su FB: la prissima volta mi metto il push-up e uno scollo, poi vediamo.
Giuro mi hai messo soggezione.
Ti ha tradita la voce altrimenti stentavo a riconoscerti. Ma ti sei fatta un giro per l’universo a bordo dell’Enterprise? Sei stata su ‘Beta Cygni’?
Sono solo ritornata al mio vecchio peso e mi sono conformata all’ideale sociale di “femmina della specie” con l’abbigliamento e la cosmesi. In realtà niente di strano, particolare o fantascientifico, specie considerando che la mia storica gastrite mi impedisce di consumare cibi elaborati e che la cioccolata mi ha sempre fatto schifo.
Tuttavia questa cosa ha destato una enorme sorpresa in chi mi conosce (specie in chi mi ha conosciuta da grassa) e prodotto in me una sorpresa di rimbalzo, perché io mi sento sempre la stessa. Ciò che cambia e TI cambia, sono le reazioni degli altri. E ti assicuro, non è poco.
Potrei scriverne, e in effetti forse lo farò, perché l’invidia che ho letto sui volti di molte donne (più belle e più magre di me, donne che sono sempre state belle, magre, apprezzate, socialmente conformate all’ideale di femmina della razza umana) è stata spiazzante.
Il cambiamento dell’atteggiamento dei maschi della specie -quello sì- fantascientifico. Si passa dallo status di tappezzeria a quello di esemplare scopabile, che sono le due categorie in cui il maschio della specie divide le femmine della specie.
A parte le tipiche azioni del maschio della specie (avances, attenzioni, complimenti, ecc), la cosa che mi ha sorpresa di più è stato il fatto che alcuni maschi mi hanno inclusa nel gruppo delle persone a cui è gradevole dedicare qualche cenno di saluto o con cui iniziare un qualche tipo di conversazione, anche spicciola.
Si, è più o meno così.
Più o meno.