-Pronto, mi senti?
-Sì, va e viene. Oggi non prende. Hai tolto il vivavoce?
-Sì.
-E dimmi, ché stavamo in pensiero.
-No, poi non era niente, me so’ preso de paura, ma n’era gnente.
-Cioè, cos’era?
-Allora, no, praticamente t’ho uozzappato che ero caduto mentre stavo com Mario e l’altri a giocà a calcetto. N’è stata colpa de nessuno, so’ caduto per i fatti miei come un fesso, non ti dico. Però un dolore che non puoi sape’. Allora l’altri se so’ spaventati, e io appresso a loro, e tutti a dirmi che dovevo andare in ospedale.
-Ma se era domenica sera?
-Anfatti, però lo sai benissimo che la guardia medica mica ti viene con questa situazione qui, manco se hai avuto il Covid du’ vorte e te sei fatto Pfizer, Astrazeneca e Johnson&Johnson come fossero degli Spritz.
-E che avete fatto?
-E che abbiamo fatto? Scartata l’ipotesi d’a guardia medica notturna, me so’ fatto chiamà quelli dell’assistenza medica, tanto se sa che l’autombulanza non viene per cose come quella. Arriviamo al Pronto Soccorso, mi mettono in fila per il tampone, cacciano via tutti gli altri… giusto Mario è potuto rimanere… Dopo che ho compilato autodichiarazione, gli ho dato la tessera sanitaria, ho detto che avrei eventualmente potuto presentare la ricetta medica, me fanno entrà. Non ti dico la sporcizia della sala medica che ho pensato che se non moro de colera è già tanto, entra ‘na donna, pure bella, biondina, sai, piccoletta, come piacciono a me.
-Va bene, dai, sei sempre lo stesso. E che t’ha detto?
-E niente, dopo du’ ore me fa ‘sta visita medica, e mi ha prescritto pure due settimane de riposo, sai, per l’assicurazione la diaria medica è una bella cifretta. Ma me l’ha date perché le ho fatto l’occhiolino, cioè, si vedeva che le piacevo. Però di carattere stronza, pure mezza che non ce sta de testa proprio.
-Tipo come?
-Tipo che dopo che le ho fatto l’occhiolino s’è po’ infastidita, come non fosse un complimento. Io le ho detto: “Dai Chiara, vi vediamo appena sto meglio, mi lasci il tuo numero?”.
-E lei?
-Sempre più isterica: ha detto che non dà appuntamenti ai pazienti, di chiamarla “dottoressa” e di darle del lei! Senti ché me sbellico proprio… mi ha detto “Oppure, se gradisce può chiamarmi medicA”. Cioè “MEDICA”! Hai capito? Ma ‘ste donne so’ pazze da non dire…
-Davero… medicA nun se po’ sentì proprio. Ah, ma poi per l’assicurazione medica come hai risolto?