Perchè tutti? Certi lo sono diventati, certi sono stati costruiti apposta per esserlo. Ma questo è tipico del nostro tempo, nel quale tutto è merce.
A proposito di giardini disneilandiani, pare che quello di Miami sia bellissimo!
Il giardino più finto che ho visto è in un villaggio turistico a Creta dove andai nel 2002. Bello, lussureggiante essenze pregiate, finto da morire! Sembrava di essere in un cartone animato.
Il più profumato che ho visto è stato quello di Mirabilandia dove portai mio figlio nel 2004 per le giostre: finto come quello del villaggio turistico ma profumatissimo: siepi di Eleagnus lavande e tutto quanto di profumato si può trovare in giardino
Quello di DisneylandParis visto nel 2008 non mi ha lasciato ricordi: piuttosto insulso.
E’ un dilemma che mi ha colto sin da quando ho iniziato a pensare a come farei io un giardino senza limitazioni n piccole a piacere(tanto per rubare qualcosa al linguaggio matematico) .
Bene, a pensarci con una certa intensità mi sembra che sia venuta fuori una supposizione problematica: tutti i giardini sono solo una rappresentazione scenica?
Il giardino è (senza solo)la tua rappresentazione scenica e non c’è niente di male. Peccato che il paesaggio che lo contorna abbia smesso di esserne il degno teatro.
La butto così. Quando il giardino è un bisogno, una necessità, no. Quando diventa un desiderio, si. Ovvero, quando risponde all’utile no, quando risponde al bello si.
Ormai sono fissato.
il problema è che il termine “giardino” comprende una tipologia quantomai varia di spazi verdi. Per applicare il termine Disneyland ci vuole come minimo un bel po’ di spazio, tanto per cominciare.
beh, a pensarci bene il mio mini-spazio ( per pudore non lo chiamo giardino)quest’estate era molto frequentato da visitatori ( api, formiche, cimici, farfalle, eec) Potrei provare a far pagare un biglietto?;)
Non sono illuminato, sono un comune lettore paziente.
Leggi bene la frase:
“tutti i giardini sono solo una rappresentazione scenica?”
è proprio in quel “solo” ,che Lucilla ha così sdegnosamente rifiutato, che è contenuto il nodo gordiano del problema.
E’ SOLO quello, o ANCHE quello? Incidentalmente rappresentazione sce4nica o causalmente rappresentazione scenica?
L’utile e il bello questa volta non c’entrano proprio niente, Alessandro.
Es claro?
"Quando guardiamo il cielo di notte ci soffermiamo ad ammirare le stelle a caso senza seguire uno schema.. lasciamo che la nostra fantasia si perda in questo immenso soffitto brulicante di luci... una stella grande.. qualcuna piccola.. un'altra azzurra ed una rossa! Luci lontane che forse ora non esistono neanche più.. eppure sono lì le guardiamo ogni sera quando le nuvole ce lo permettono.. luci che continuano a brillare .. a vivere.. che continuano a farci sognare! Questo BLOG vuole essere uno spazio semplice, senza pretese, uno spazio dove antichi sorrisi e sguardi continuano a brillare come stelle... semplicemente continuano a vivere nell'immenso cielo della rete." (Domenico Nardozza)
Perchè tutti? Certi lo sono diventati, certi sono stati costruiti apposta per esserlo. Ma questo è tipico del nostro tempo, nel quale tutto è merce.
A proposito di giardini disneilandiani, pare che quello di Miami sia bellissimo!
Poi oggi non ragiono tanto, perchè ho fatto una lunga camminata in città e sono stata molto tempo ferma in una piazza dove c’era tanta gente.
Il giardino più finto che ho visto è in un villaggio turistico a Creta dove andai nel 2002. Bello, lussureggiante essenze pregiate, finto da morire! Sembrava di essere in un cartone animato.
Il più profumato che ho visto è stato quello di Mirabilandia dove portai mio figlio nel 2004 per le giostre: finto come quello del villaggio turistico ma profumatissimo: siepi di Eleagnus lavande e tutto quanto di profumato si può trovare in giardino
Quello di DisneylandParis visto nel 2008 non mi ha lasciato ricordi: piuttosto insulso.
Si direbbero dei veri e propri Non-Giardini.
Magari lo fossero.
domanda ingenua: “disneyland” riporta in alto nei motori di ricerca?
Giustamente sospettosa. No, altrimenti ci sarebbe il tag “pasta e fagioli” e qualche decina di fotografie
E’ un dilemma che mi ha colto sin da quando ho iniziato a pensare a come farei io un giardino senza limitazioni n piccole a piacere(tanto per rubare qualcosa al linguaggio matematico) .
Bene, a pensarci con una certa intensità mi sembra che sia venuta fuori una supposizione problematica: tutti i giardini sono solo una rappresentazione scenica?
Il giardino è (senza solo)la tua rappresentazione scenica e non c’è niente di male. Peccato che il paesaggio che lo contorna abbia smesso di esserne il degno teatro.
La butto così. Quando il giardino è un bisogno, una necessità, no. Quando diventa un desiderio, si. Ovvero, quando risponde all’utile no, quando risponde al bello si.
Ormai sono fissato.
il problema è che il termine “giardino” comprende una tipologia quantomai varia di spazi verdi. Per applicare il termine Disneyland ci vuole come minimo un bel po’ di spazio, tanto per cominciare.
beh, a pensarci bene il mio mini-spazio ( per pudore non lo chiamo giardino)quest’estate era molto frequentato da visitatori ( api, formiche, cimici, farfalle, eec) Potrei provare a far pagare un biglietto?;)
Acqua, acqua! Siete tutti lontani!
Perbacco! E com’è che sei così illuminato e noi no?
E allora che aspetti a illuminarci?(please)
Non sono illuminato, sono un comune lettore paziente.
Leggi bene la frase:
“tutti i giardini sono solo una rappresentazione scenica?”
è proprio in quel “solo” ,che Lucilla ha così sdegnosamente rifiutato, che è contenuto il nodo gordiano del problema.
E’ SOLO quello, o ANCHE quello? Incidentalmente rappresentazione sce4nica o causalmente rappresentazione scenica?
L’utile e il bello questa volta non c’entrano proprio niente, Alessandro.
Es claro?
Interessante…
Allora, per spiegarci chiaramente, “Disneyland” è una metafora…l’autrice mi corregga se sbaglio.