Pubblico con gran piacere il comunicato stampa dell’associazione Pro-Fondazione Carlo Ruggiero.
Cittanova Floreale raggiunge la sua quarta edizione. Le auguriamo lunga e prosperosissima vita!
L’ Associazione Pro-Fondazione Carlo Ruggiero di Cittanova presenterà, nei
giorni 1-2-3- giugno 2012, la IV edizione della rassegna di florovivaismo specializzato : “Cittanova Floreale”.
L’evento, che si svolge all’interno della ottocentesca Villa Comunale di Cittanova, coinvolge specialisti del settore florovivaistico provenienti da tutta Italia e rappresenta un’occasione per catalizzare l’attenzione sul territorio calabrese, verso le sue peculiarità storiche, naturalistiche, architettoniche,antropologiche.
Inoltre, nell’ottica di una approfondita promozione e valorizzazione territoriale, si vuole realizzare un “gemellaggio” tra Territorio Tirrenico ed Area Grecanica.
La Villa Comunale “Carlo Ruggiero” di Cittanova, ottocentesco patrimonio botanico, è la sede della manifestazione. Gli stand vengono disposti lungo i suoi vialetti ameni, ombrosi, a tratti lunghi e dritti, a tratti curvi e labirintici: piante rare e particolarità botaniche, specie provenienti dall’intero globo e specie endemiche, erbe ed essenze, frutti e spezie concorrono a creare un inebriante abbraccio di colori e profumi che lascia un ricordo indelebile nel visitatore.
L’evento non prevede soltanto il mero aspetto espositivo ma si espande in una molteplicità di attività quali: allestimento di infiorate nei dintorni della Villa Comunale, attività didattiche (lezioni di giardinaggio, laboratori di Educazione Ambientale), seminari tematici, attività escursionistiche sui sentieri aspromontani o nei territori circostanti, laboratori artigianali, tradizioni locali, spettacoli musicali, convegnistica, eventi editoriali, concorsi d’idee e progettualità,.
Oltre agli specialisti del settore, vi partecipano l’Università Mediterranea di Reggio Calabria con le facoltà di Agraria ed Architettura.
Parteciperà il gruppo musicale “ Cumelca”.
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Bene bene, pubblicato il comunicato (un po’ alleggerito) ho fatto il mio dovere. Ora lasciate che vi dica perchè venire a Cittanova Floreale. Chi legge da Torino o da Lucca non troverà nulla di quello che c’è a Masino o Murabilia, e la mostra ancora non ha questo potere attrattivo, tale da considerarsi qualitativamente a livello nazionale. Ma sta procedendo, non si è spenta dopo le prime esperienze, sta andando avanti, mettendo in mostra alcune selle peculiarità calabresi. Noi duri e crudi non vorremmo il banchetto del miele nè il vedutista, nè i telai per la ginestra, ma questo serve per moltiplicare l’attenzione verso questo evento da parte di un pubblico con media a nulla conoscenza dei fiori.
Ogni volta che sono andata a Cittanova Floreale ho incontrato sempre persone consapevoli, colte e preparate. Ma non tutto il pubblico è così formato, per cui elementi correlati alla vegetazione possono essere nelle prime esperienze un valido supporto per incrementare le visite (l’ingresso è gratuito), ma soprattutto l’interesse e la conoscenza di piante diverse da quelle che comunemente si trovano nei vivaietti di quartiere o ai mercatini rionali.
Quest’anno ci sarà anche Carlo Pagani, un soggetto per il quale non nutro una particolare simpatia, ma che speriamo possa approfondire i temi orticoli con le sue conoscenze tecniche.
Cittanova Floreale è l’unica fiera di giardinaggio in Calabria, dobbiamo coccolarla e aiutarla, il che significa andare, parlarne, scriverne, comprare, piantare e regalare.
QUI c’è il mio pezzo sulla scorsa edizione.
Ma infatti, Lidia, ben vengano tutte le manifestazioni collaterali, o i banchetti del miele e dei saponi, perchè fungono un po’ da attrattiva per coloro che non sono strattamente duri e puri! L’importante è che queste manifestazioni si consolidino e diventino un dato acquisito.
Devo dire che lo sforzo è stato tanto e l’organizzazione molto buona anche se la fiera è ancora molto piccola e poco nota. Anzi anzi, banchetti con profumi e ceramiche in fondo ce ne sono stati relativamente pochi. Certo è che Cittanova Floreale deve ancora farsi una muscolatura più solida e in futuro pensare a una crescita.
Quanto mi piacerebbe venire! Mi ricordo ancora la prima mostra di Salerno, organizzata dalle signore del Garden Club senza nessuna esperienza, ma con una caparbia infinita (Anna Maria Cammarano). Riuscirono a tirare giù dei vivai offrendo loro una raffinata ospitalità, tramarono, lavorarono, convinsero i politici della città e quella che poteva sembrare il capriccio di quattro “donnette” (donnette?) si rivelò essere una delle più indovinate manifestazioni del Sud Italia.
Succederà la stessa cosa a Cittanova. Dai, che abbiamo bisogno di vivaisti calabresi! Gente che sa coltivare.
che cosa sono i telai per le ginestre?
Forse per le finestre.
Ma è carinissima sta mostra! Anche il parco è molto bello, avercelo così a Roma! L’ho visto nel TGR della Calabria, che gentilmente fastweb mi ha elargito. Tutti i TGR meno quello del Lazio.
I telai per le ginestre sono dei particolari telai che servono a tessere la fibra dura della ginestra, trattata in maniera che ora non saprei dirti, ma di sicuro ammollata nelle fiumare. Il risultato sono delle coperte ruvide, ispide, a disegni geometrici, tinte di solito in rosso scuro e verde oliva, poco calde. Un materiale veramente poco gradevole, perlomeno io così me lo ricordo da piccola, quando volevano mettermi ‘ste coperte a tutti i costi. Alla vista sono belle ma al tatto no. Eppure c’è una moda fortissima che le rivuole in auge come prodotto “antico”
ah ecco, e io che mi scervellavo pensando a qualcosa per fare tipo delle ceste (il fusto delle ginestre è flessibile e forse si presta all’uso) e almeno sarebbe un po’ in tema, ma le finestre proprio…
P
Però fanno rima..