Chi scrive deve sempre avere il coraggio di sostenere le proprie opinioni /IN RICOSTRUZIONE E AGGIORNAMENTO/ ABBIATE PAZIENZA/ PER PROBLEMI E LINK CONTATTO A lidia.zitara@virgilio.it
Sarò una delle poche difensore delle robinie in ambiente urbano. Laddove sono controllate dall’uomo mediante marciapiedi e il loro arginare scoraggiato da cemento e asfalto, la robinia non è un albero disprezzabile. Tanto è vero che la cultivar ‘Frisia’, a fogliame giallognolo, riscuote molto successo presso i giardinieri più sofisticati.
Le robinie hanno belle foglie e una chioma densa, che copre anche le cattive potature cedimenti dell’albero stesso. ha una magnifica corteccia e fiori magari non bellisismi ma profumati, spine che proteggono l’avifauna e un legno pregiato di durata garantita.
Se l’uomo non mettesse sempre mano ovunque vede cose, anche le piantagioni di robinia fatte durante la costruzione della ferrovia, a ridosso del terrapieno, non sarebbero tragiche. Nel tempo le robinie lascerebbero il poso ad essenze più pregiate, olivi o carrubi, penso, dalle mie parti.
Oggi sono andata dal veterinario e tuttui decantavano pregi delle loro razze di cane.
Ad un certo punto io ho esclamato: sono una fan dei bastardini!
Sono una fan delle robinie, lo sono sempre stata. ehi, profumano! E’ cosa da poco?
Io mica tanto. Sono bastarde. Con i loro polloni sono capaci di soppiantare i loro coinquilini autoctoni. Non sono interessante alla coabitazione. Sono delle gran egoiste.
Se state immaginando il vostro “Orto dei Semplici” ricordatevi di progettarlo mettendo davanti le aromatiche che sono basse o striscianti come per esempio timo e camomilla, subito dietro potete posizionare quelle di portamento medio come lavanda, melissa, santolina, artemisia e a chiudere la vostra bellissima aiuola disporrete allium, rosmarino, althea officinalis o comunque piante che hanno una crescita alta.
E che ce dovremmo fa’ co’ stè robinie?
Sarò una delle poche difensore delle robinie in ambiente urbano. Laddove sono controllate dall’uomo mediante marciapiedi e il loro arginare scoraggiato da cemento e asfalto, la robinia non è un albero disprezzabile. Tanto è vero che la cultivar ‘Frisia’, a fogliame giallognolo, riscuote molto successo presso i giardinieri più sofisticati.
Le robinie hanno belle foglie e una chioma densa, che copre anche le cattive potature cedimenti dell’albero stesso. ha una magnifica corteccia e fiori magari non bellisismi ma profumati, spine che proteggono l’avifauna e un legno pregiato di durata garantita.
Se l’uomo non mettesse sempre mano ovunque vede cose, anche le piantagioni di robinia fatte durante la costruzione della ferrovia, a ridosso del terrapieno, non sarebbero tragiche. Nel tempo le robinie lascerebbero il poso ad essenze più pregiate, olivi o carrubi, penso, dalle mie parti.
Oggi sono andata dal veterinario e tuttui decantavano pregi delle loro razze di cane.
Ad un certo punto io ho esclamato: sono una fan dei bastardini!
Sono una fan delle robinie, lo sono sempre stata. ehi, profumano! E’ cosa da poco?
Anch’io amo le robinie, e non solo in ambiente urbano, per l’aspetto della pianta, per i fiori e il loro profumo
Io mica tanto. Sono bastarde. Con i loro polloni sono capaci di soppiantare i loro coinquilini autoctoni. Non sono interessante alla coabitazione. Sono delle gran egoiste.
Se state immaginando il vostro “Orto dei Semplici” ricordatevi di progettarlo mettendo davanti le aromatiche che sono basse o striscianti come per esempio timo e camomilla, subito dietro potete posizionare quelle di portamento medio come lavanda, melissa, santolina, artemisia e a chiudere la vostra bellissima aiuola disporrete allium, rosmarino, althea officinalis o comunque piante che hanno una crescita alta.