Le più attente tra di voi avranno già puntato la pubblicità di Subito.it in cui due modesti impiegati di ufficio si consigliano vicendevolmente su che auto nuova-vecchia acquistare sul magico sito delle offerte. Taaac, insieme all’auto e a una virile stretta di mano compaiono due giovani fanciulle in abito da gran sera, che languidamente accarezzano il domestico impiegato, un po’ andato con gli anni, per nulla affascinante e decisamente poco longilineo. Ma si sa, che quando un uomo ha un’auto nuova-vecchia, tutte ci stanno. E poi “donne e motori”…
Vorrei, sinceramente vorrei tantissimo avere qualche riflessione intelligente da proporre, ma non ce l’ho. Vi prego, aiutatemi.
L’impiegato dell’azienda di marketing incaricata di ideare la pubblicità ha dormito sulla scrivania tutto il giorno, si è svegliato 5 minuti prima dell’orario di consegna e ha risolto appiccicando insieme in qualche modo le prime idee che il suo disagio personale gli ha suggerito!
Può essere. La stanchezza, la frustrazione e la dipendenza economica generano mostruosità. Senza contare che probabilmente i pubblicitari che hanno costruito lo spto sono giovani, cresciuti in una estetica deteriorata. Ma soggiacente e colpevole c’è un abuso ideale sull’identità della donna: lo abbiamo visto in orribili spot di automobili, questo è più grigio, più deprimente.
Secondo me non si tratta di stanchezza o distrazione del pubblicitario.
L’elemento di attrazione sessuale è sempre stato utilizzato dalla pubblicità, a volte in maniera sottile e allusivo , altre volte in maniera esplicita.
Oramai sono pochi che ci fanno caso, purtroppo.
Be, per dire che molti sono i fattori che entrano in questa forma di comunicazione, dal clichè all’ignoranza all’essere sottopagati. Tuttavia facendo il paragone con pubblicità dell’altro secolo, molto belle e ben fatte, la carta dell’allusione era meglio giocata. Più che stanchezza io direi una ignoranza crassa e un ottundimento costruito.
"Quando guardiamo il cielo di notte ci soffermiamo ad ammirare le stelle a caso senza seguire uno schema.. lasciamo che la nostra fantasia si perda in questo immenso soffitto brulicante di luci... una stella grande.. qualcuna piccola.. un'altra azzurra ed una rossa! Luci lontane che forse ora non esistono neanche più.. eppure sono lì le guardiamo ogni sera quando le nuvole ce lo permettono.. luci che continuano a brillare .. a vivere.. che continuano a farci sognare! Questo BLOG vuole essere uno spazio semplice, senza pretese, uno spazio dove antichi sorrisi e sguardi continuano a brillare come stelle... semplicemente continuano a vivere nell'immenso cielo della rete." (Domenico Nardozza)
pubblicità imbecille
L’impiegato dell’azienda di marketing incaricata di ideare la pubblicità ha dormito sulla scrivania tutto il giorno, si è svegliato 5 minuti prima dell’orario di consegna e ha risolto appiccicando insieme in qualche modo le prime idee che il suo disagio personale gli ha suggerito!
Può essere. La stanchezza, la frustrazione e la dipendenza economica generano mostruosità. Senza contare che probabilmente i pubblicitari che hanno costruito lo spto sono giovani, cresciuti in una estetica deteriorata. Ma soggiacente e colpevole c’è un abuso ideale sull’identità della donna: lo abbiamo visto in orribili spot di automobili, questo è più grigio, più deprimente.
Secondo me non si tratta di stanchezza o distrazione del pubblicitario.
L’elemento di attrazione sessuale è sempre stato utilizzato dalla pubblicità, a volte in maniera sottile e allusivo , altre volte in maniera esplicita.
Oramai sono pochi che ci fanno caso, purtroppo.
Be, per dire che molti sono i fattori che entrano in questa forma di comunicazione, dal clichè all’ignoranza all’essere sottopagati. Tuttavia facendo il paragone con pubblicità dell’altro secolo, molto belle e ben fatte, la carta dell’allusione era meglio giocata. Più che stanchezza io direi una ignoranza crassa e un ottundimento costruito.