Un jeans, una maglietta e una parabola

Gerace_panni_stesi 2014-05-04_7

La frana a Siderno Superiore conquistata dal terzo paesaggio

A distanza di sei mesi dalla frana su via Panoramica a Siderno Superiore, il comune di Siderno rende noto di non essere intervenuto per rimuovere i detriti solo perché c’è in corso uno studio sulla vegetazione spontanea al quale prende parte il mio amico Gilles, il quale emetterà il verdetto sulla frana: se supererà l’esame “terzo paesaggio”, la frana rimarrà esattamente dove si trova, altrimenti rimarrà esattamente dove si trova.
La cittadinanza è in attesa del fatidico responso.

Vetrocemento

Vetrocemento

La campagna di Siderno non è morta ai miei occhi

Che noia i giornalisti impiccioni, quelli che proprio non si fanno i fatti loro. Che persone immonde, che ficcanasi!

polvere e pozzanghereSono questi i pensieri da cui mi è parso essere accolta allo stabilimento di trattamento e separazione dei rifiuti solidi urbani di Siderno, un tempo appaltato da Veolia, ora da Ecologia Oggi. Continua a leggere “La campagna di Siderno non è morta ai miei occhi”

Rebecca nella nebbia

MW 1.070Non ho una gran familiarità con la nebbia. Per noi calabresi è una creatura insolita, più della neve in cui molti amano andare a tuffarsi in montagna.

Non amo la neve, non mi piace Rigoni Stern con il suo sergente. La neve fresca e soffice ha un rumore odioso quando è calpestata: stride come unghie sulla lavagna. Un rumore da allegare i denti.

La nebbia invece è proprio un’altra cosa. Non è uno sport invernale o una vacanza abbronzante. È fastidiosa, ammorbante, a volte letale. È sempre descritta in maniera inquietante: se non nasconde assassini e fantasmi quantomeno favorisce la depressione e l’astenia. Continua a leggere “Rebecca nella nebbia”

Office gardens

The Truman Show (1998)Marciapiedi di mattonelle di un colore indefinito tra il rosso ruggine e il rosa optalidon, asfalto perfettamente grigio, ruvido abbastanza da permettere un’ eccellente aderenza agli pneumatici, ma non troppo grezzo e sconnesso come nelle strade di periferia. Prati che non si possono chiamare prati, ma tappeti erbosi, perché tali sono: dei tappeti fatti d’erba, piatti, lisci, uniformi, di un verde di vernice fresca. Non una buca, non un mattone fuori posto, i bordi dell’erba tagliati a filo e le aiuole sempre impeccabilmente ordinate: immutabili. È Seahaven, il paradiso marino di The Truman Show. Continua a leggere “Office gardens”

Che bella giornata

In una mattina fresca, ma non fredda, lontano dallo smog e dalla confusione, dagli odori domestici e dalle puzze di quartiere, si ritrova una felice condizione di non-anosmia indotta. L’olfatto è un mezzo conoscitivo alternativo, di cui non sempre siamo consapevoli. E’ piacevole essere sorpresi da odori chiari, distinti, ben delineati: un dopobarba, un profumo chic, detergente per le vetrine, sapone ai fiori, liquirizia, Arbre Magique, Oust.

Non mi dispiace il Post Moderno, e  gli odori artificiali non mi nauseano.
Parlano.

Ardore al tramonto

riflesso by Lidia Zitara
riflesso, a photo by Lidia Zitara on Flickr.

Ardore marina, tramonto.

Lettera aperta agli assessori Pugliano e Gentile (Regione Calabria)

Egregi Assessori Pugliano (delega all’Ambiente) e Gentile (delega alle Infrastrutture e i Lavori Pubblici),

senza farvi perdere tempo, vista la preziosità del tempo politico, vengo subito al punto.
La Regione ha emesso nel 2007 un rapporto di fattibilità delle piste ciclabili nella zona ionica tra Roccella e Palizzi.

Studio di fattibilità piste ciclabili -download in pdf

La scheda prevede ponti di una certa dimensione per poter superare le varie fiumare e le decine di piccoli rii di acque “bianche” che caratterizzano le nostre coste.

Secondo le indicazioni di questo studio di fattibilità, le piste ciclabili dovrebbero correre parallele ai binari, con un conseguente aggravio di costi per una recinzione di sicurezza –che ad ogni buon conto è sempre illecitamente aperta in alcuni punti per consentire l’accesso alla spiaggia, visto che nessuno si è degnato di costruire dei sottopassi. In tal modo la rete di piste ciclabili locridee trincerebbe la spiaggia, che è uno degli ultimi relitti ambientali della nostra regione.

Uso la parola relitto perché ormai di una spiaggia ricca di vegetazione mediterranea (come in Croazia, Corsica e Sardegna, tutte regioni dal noto appeal turistico) non si può proprio parlare, e le poche piante psammofile che vi crescono sono ormai dei relitti di ben altra –splendida- vegetazione originaria.
Tuttavia questi relitti dovrebbero essere preservati come bene comune, invece gli si pianta sul groppone una pista ciclabile. Loro pensano che questo sia coerente con le nuove tematiche ambientaliste di novello interesse mondiale?

Non pensano piuttosto che si dovrebbero smantellare, laddove possibile, come a Siderno, queste prese in giro che chiamano “piste ciclabili” e più consoni lochi vengano individuati all’interno del tessuto urbano cittadino?
Cosa ne pensano della “pista ciclabile” di Gioiosa Marina, collocata in malo modo sul ponte, sulla cui ridicolaggine e soprattutto pericolosità non c’è bisogno che alcuno si dilunghi, essendo sotto gli occhi di tutta la cittadinanza?

Intanto chiariamoci: perché tutta questa mania delle piste ciclabili fino al punto di collocarle in posizioni escheriane(come quella di Gioiosa)?
Se la Locride non è in grado di integrarle nel tessuto urbano, perché colpire un ecosistema già a rischio come quello psammofilo?
Perché –secondo loro- i comuni si affidano (o sono costretti a farlo) a personale incompetente o con conoscenze agronomiche limitate per eseguire le piantumazioni delle piste ciclabili e in generale della manutenzione del verde pubblico?
Da ultimo vi chiedo, come uomini politici, perché sviluppare a tutti i costi la linea ionica senza intervenire nei tracciati che sarebbero i denti del pettine della nostra struttura viaria, cioè le strade che vanno verso i paesini pedecollinari?
Non rischiamo di smarrire le nostre origini storiche, sociali, economiche per convertirci ad un sistema che ci vuole in moto perpetuo per acquistare borse di lusso e mangiare hamburger?

Hanno qualcosa da evidenziare in merito all’argomento?

Grazie,

Lidia Zitara

CONTROPAESAGGIO: una nuova rubrica per chi ama il paesaggio e la fotografia

CONTROPAESAGGIO: una nuova rubrica per chi ama il paesaggio e la fotografia.