La prateria dietro casa

Pubblico oggi due video che ho filmato il 3 scorso. Da tempo mi frullano pensieri sul brandello di campagna dietro casa mia, e così, visto che ormai si tende ad evitare la scrittura e a dire tutto con i video, ho lasciato fluire i pensieri senza far caso all’effetto “oratorio” o poetico. Questo è in effetti proprio il mio modo di parlare, un po’ a balzelloni e quasi distratto.
Ho fatto due riprese da 20 minuti ciascuna (il massimo consentito dalla mia fotocamera).
Sono lunghi lo so, e sono qualitativamente pessimi, ma avevo bisogno di parlare e dire la mia.
Se vi va, ascoltateli e commentateli.

Festival del gioco nel giardino e nel paesaggio

giardini storici

Ricevo e pubblico:

Incontro 1.0_locandina_bFestival DEL GIOCO NEL GIARDINO E NEL PAESAGGIO


INCONTRI 

1.0 “GIOCO GIARDINO PAESAGGIO. Dal labirinto al QR Code”  Salone delle Feste, Villa Visconti Borromeo Litta, Lainate – Milano –  7 marzo 2013

 2.0 “GIOCO GIARDINO PAESAGGIO: Immaginazione, nuovi spazi, nuove socialità” Arena Civica “Gianni Brera”, Milano – autunno 2013

 

 

GIOCO, GIOSTRE E LOISIR NEL GIARDINO

 Eventi in giardino nei giardini storici di REGIS,  da marzo a dicembre 2013

 Il Festival del Gioco nel Giardino e nel Paesaggio, organizzato da Regis (Rete dei giardini storici italiani) e AIAPP– Sezione Lombardia (Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio) vuole coinvolgere e sensibilizzare un pubblico vasto ed eterogeneo attraverso esperienze ludiche, momenti di riflessione, confronto e dialogo sul tema del gioco per bambini, ragazzi e adulti, nel giardino, nel parco e nel paesaggio.

La manifestazione inizierà il 7 marzo a Lainate (Villa Visconti Borromeo Litta) con un importante incontro e proseguirà durante l’arco dell’anno con iniziative ed eventi che si terranno nei giardini storici aderenti a Regis

Naturalità e artificio, creatività e immaginazione, forme e simboli sono gli elementi che hanno caratterizzato, per secoli, la progettazione degli spazi per il gioco nei parchi e nei giardini storici.

Nel tempo questi principi hanno assunto un ruolo di secondo piano e si sono perse caratteristiche di valore quali: la specificità di ciascun luogo, le relazioni con l’ambiente, con il territorio e con le persone.

Aree gioco standardizzate, ‘globalizzate’, occupano oggi la maggior parte degli spazi ‘vuoti’ adibite all’attività ludica, spazi che si possono occupare con istallazioni pressoché  simili.

Se il gioco coniuga gli aspetti creativi e cognitivi della formazione completa della persona, l’inserimento dei giochi e del gioco nei giardini, nei parchi e nel paesaggio, storici o contemporanei, si fonda sugli stessi presupposti: la creatività e la conoscenza dei luoghi, intesi come spazi fisici e sociali.

E’ nella ricerca della bellezza, dell’identità, dell’anima dei luoghi, che si possono reinventare giochi e scenografie in grado di favorire lo sviluppo delle capacità creative, cognitive, percettive, sensoriali, motorie di adulti e bambini, anziani e ragazzi.

Le finalità del festival si possono così riassumere:

Informare e educare al gioco negli spazi aperti un pubblico vasto ed eterogeneo.

Informare, sensibilizzare le amministrazioni pubbliche verso la qualità e la varietà dell’esperienza ludica migliorando nel contempo l’utilizzo delle risorse economiche e ricorrendo a competenze specifiche.

Definire delle linee guida per una buona progettazione e contestualizzazione dei giochi nelle diverse aree, storiche o contemporanee.

Promuovere la cultura del giardino e del paesaggio come luogo di diletto e di memoria.

Coinvolgere e sensibilizzare un pubblico vasto ed eterogeneo alla conoscenza di un patrimonio paesaggistico non sufficientemente noto, ma dal grande potenziale attrattivo e turistico.

INCONTRI

1.0  “GIOCO GIARDINO PAESAGGIO. Dal labirinto al QR Code” Villa Visconti Borromeo Litta, Lainate – Milano –  7 marzo 2013

2.0 “GIOCO GIARDINO PAESAGGIO: Immaginazione, nuovi spazi, nuove socialità” Arena Civica “Gianni Brera”, Milano – autunno 2013

L’incontro “Gioco giardino paesaggio. Dal labirinto al QR Code” propone molti approfondimenti per aprire temi di confronto e dialogo sul tema del gioco per bambini, ragazzi e adulti, nel giardino, nel parco e nel paesaggio. Riflessioni, esperienze ed esempi selezionati tra quelli più innovativi e significativi a livello internazionale illustreranno e proporranno una nuova qualità dello spazio per il gioco, dal giardino storico agli spazi della contemporaneitá, fino al paesaggio in senso lato. Le esperienze e le soluzioni proposte sono state selezionate tra quelle che manifestano innovazione, una profonda attenzione al carattere dei luoghi e alle esigenze della contemporaneità.

Il primo incontro si svolge nel Salone delle Feste di Villa Visconti Borromeo Litta a Lainate (MI).

L’evento è rivolto a quanti hanno a cuore il futuro degli spazi ludici urbani e no,   ai professionisti del settore, al mondo della ricerca, a studenti. Con una serie di eventi correlati sarà coinvolto il grande pubblico.

Prenotazione obbligatoria:

segreteria@retegiardinistorici.com;

giocogiardinopaesaggio@aiapp.net

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GLI EVENTI IN GIARDINO

 

Gioco, GiOSTRE E LOISIR NEL GIARDINO

Complessi Residenziali e Paesaggistici REGIS,  da marzo a dicembre 2013

 

Apertura dei Giardini e Parchi della ReGiS con visite guidate gratuite – 8-10 marzo 2013:
Venerdì 8 marzo: Cinisello Balsamo, Parco di Vila Ghirlanda Silva – ore 16.00 – 18.00 – Ritrovo davanti alla Villa con la dott.sa Laura Sabrina Pelissetti, Presidente ReGiS
Sabato 9 marzo: Desio, Parco di Vila Cusani Traversi Tittoni – ore 15.00 – 16.00 – Ritrovo davanti alla Villa con Silvia Angeli, Segreteria ReGiS

Domenica 10 marzo: Cesano Maderno, Parco di Villa Borremeo Arese – ore 10 – 11 – 15 e 16 – Ritrovo presso il bookshop di palazzo Arese Borromeo con i volontari di Villa Borromeo Arese.

Partecipazione gratuita, previa prenotazione presso ReGiS:

info@retegiardinistorici.com;

Su Facebook: ReGisReteDeiGiardiniStorici

 

Laboratori ludico-didattici Il Giardino e il Gioco –aprile-maggio 2013

Musiche e suoni in giardino – giugno 2013

Teatro visite guidate teatralizzate nei Giardini della ReGiS  – giugno-agosto 2013

Proiezioni cinematografiche Estratti di celebri film sul tema del giardino e del paesaggio – settembre 2013

Giostre e loisir nei Giardini della Villa Reale di Monza –ottobre – dicembre 2013

PROMOTORI: 

REGIS – Rete dei Giardini Storici

REGIS è una Rete d’informazione, confronto, scambio di esperienze e collaborazione tra soggetti pubblici che condividono situazioni simili di proprietà o gestione di giardini e parchi storici aperti al pubblico, del territorio del Nord-Milano e Brianza. I contatti e le sinergie nel Settore sono attivati anche con Reti e sistemi culturali di rilevanza nazionale ed europea.

Sono Soci Regis:

– Comuni di Cinisello Balsamo (con il ruolo di capofila), Cesano Maderno, Desio, Lainate, Monza e Sesto San Giovanni.

– Soprintendenza ai Beni Architettonici e Paesaggistici di Milano.

– Consorzio Reggia di Monza.

– Politecnico di Milano – Ricerca e Documentazione Internazionale per il Paesaggio – PariD.

– Scuole specialistiche per giardinieri – Fondazione Minoprio e  Scuola Agraria del Parco di Monza.

AIAPP – Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio – Sezione Lombardia.

AIAPP rappresenta, dal 1950, i professionisti attivi nel campo del Paesaggio, è membro di IFLA (International Federation of Landscape Architects) e di EFLA (European Federation of Landscape Architecture), raggruppa piú di 500 soci impegnati a tutelare, conservare e migliorare la qualità paesaggistica del nostro Paese. L’Associazione comprende un Consiglio nazionale e nove Sezioni regionali, tra cui la Sezione Lombardia, attive, tra l’altro, nella formazione, nell’aggiornamento di specialisti del settore e nella promozione e organizzazione di attività culturali sui temi del Giardino e del Paesaggio in accordo con i principi e gli obiettivi della Convenzione Europea del Paesaggio del 2001, recepita in Italia con la Legge n.°14 del 09/01/06, che ritiene che il paesaggio sia un bene di tutti.

Aiapp, a conferma del forte impegno dimostrato a partire dalla sua fondazione nel 1950 con Pietro Porcinai (tra i soci fondatori di IFLA, 1948) e più recentemente con iniziative e convegni legati al tema del Paesaggio ed EXPO, lo scorso settembre ha vinto la candidatura a ospitare il 53° Congresso Mondiale IFLA che si svolgerà a Torino nel 2016. Tremila paesaggisti, provenienti da tutto il Mondo, si incontreranno per parlare di paesaggi e di giardini intorno al tema “Nutrirsi di Paesaggio – Tasting the Landscape”.

Informazioni:

segreteria@retegiardinistorici.com;

giocogiardinopaesaggio@aiapp.net

ReGiS

Rete dei Giardini Storici

Villa Ghirlanda Silva

Tel. +39 02 66023524

http://www.retegiardinistorici.com

AIAPP

Associazione Italiana di Architettura

del Paesaggio Sezione Lombardia

Tel. +39 02 40095042

http://www.aiapp.net

Territori rurali a rischio: una riflessione

Il testo che segue mi è stato gentilmente inviato dopo una mia richiesta riguardo al convegno sui Territori Rurali a Rischio. E’ ovviamente a disposizione di tutti, ma non essendo un testo mio, prego l’utenza di non prelevarne porzioni senza citare la fonte.
Grazie.
La presentazione del convegno è consultabile a questa pagina

AntoniminaPaesaggio della campagna di Antonimina (RC)

Territori rurali a rischio: proposte per un governo integrato degli ambiti fragili

di Alessandra Furlani

Il contesto

Secondo l’annuale indagine della Protezione Civile con Legambiente (dati dicembre 2011), in Italia l’82% dei comuni ha zone a rischio idrogeologico (soggette, quindi, a frane, smottamenti, alluvioni e allagamenenti).

In ambito nazionale, in ben 14 regioni oltre il 90% delle realtà comunali si trova in tale condizioni; in Emilia-Romagna la percentuale raggiunge il 95%.

Inoltre, quasi il 10% del territorio nazionale si trova in aree classificate ad alto rischio e 5 milioni di cittadini convivono quotidianamente con questa spada di Damocle appesa sulle loro esistenze.

Le amministrazioni locali, in tempi di crisi economica e di patto di stabilità possono intervenire molto poco: si tenta di tamponare le emergenze e soltanto il 6% dei comuni a rischio intraprende programmi continuativi di prevenzione, dedicati alla stabilità dei versanti, alla cura del reticolo idraulico minore, alla manutenzione puntuale dei territori e dei paesaggi fragili.

E del resto la difesa del suolo è oggetto di legislazione concorrente tra lo Stato e le Regioni ed è a tale livello che occorre ideare e finanziare la necessaria programmazione.

Antonimina 2

Funzioni territoriali del mondo agricolo

Questo forma di manutenzione e cura territoriale è stata svolta per molti secoli dal mondo agricolo: in collina e montagna, ai terreni coltivati faceva da contorno il suolo più fragile o improduttivo (bosco, incolto, pascolo e calanco) che le aziende agricole curavano, come in una sorta di affido territoriale, senza trarne prodotti vendibili, ma solo modeste economie di autoconsumo.

Rendevano così anche alle comunità locali un grande servizio ambientale, in termini di contenimento del rischio idrogeologico naturale e di fruibilità concreta di questi ambiti. E ora? Basta ricordare qualche dato e confrontare i numeri dei censimenti agricoli nazionali:

Evoluzione della superficie nazionale gestita dalle aziende agricole (Sat)

  • Anno 1980     23.631.495 ettari, di cui coltivata 15.842.541 ettari (Sau) pari al 67%
  • Anno 2000     18.766.895 ettari, di cui coltivata 13.181.859 ettari (Sau) pari al 67,3%
  • Anno 2010     17.081.099 ettari, di cui coltivata 12.856.048 ettari (Sau) pari al 75%

= -28% di Sat in nell’ultimo trentennio

= -9% di Sat solo nell’ultimo decennio

In meno di trent’anni, il 28% del territorio rurale (oltre 6,5 milioni di ettari) è uscito della gestione diretta delle aziende agricole; in collina e montagna si arriva anche al 50%.

Che fine hanno fatto questi suoli? Chi sono gli attuali proprietari, non più agricoltori?

Il rischio idrogeologico in queste aree – ormai in abbandono – è maggiore o minore rispetto ad aree gestite da un’impresa agricole confinante?

 

Il bosco, ad esempio, è sempre stato considerato un fattore di stabilità idrologica naturale: e allora perché i fenomeni di dissesto e le alluvioni aumentano, nonostante oggi la copertura boschiva nazionale sia ai maggiori livelli dalla metà dell’800?

Gli inventari generali del Corpo Forestale dicono, infatti, quanto segue:

Superficie forestale italiana 1985                8 675 000 ha

Superficie forestale italiana 2005                10.467.533 ha.

In 20 anni, la quota di bosco nazionale è cresciuta del 20,66% e oggi rappresenta 1/3 della superficie territoriale nazionale.

Bisogna, tuttavia, sapere che metà di queste superfici è in abbandono totale e priva di qualsiasi forma di governo del soprassuolo.

Si tratta, quindi, di un tema complesso, affrontabile solo grazie ad un piano strategico di governo del territorio che metta in sinergia competenze tecniche, capacità operative e attori agricoli locali, per il presidio e la gestione del territorio rurale che non afferisce più direttamente alle loro aziende, ma le circonda.

Partendo dall’analisi del contesto attuale e prendendo spunto dal programma nazionale di prevenzione del rischio idrogeologico dell’ANBI (Associazione Nazionale delle Bonifiche), si propone con questa iniziativa l’avvio di un confronto tra i principali attori del governo territoriale.

L’obiettivo è costruire una proposta quadro specifica per le aree collinari e montane del Paese, nell’ambito del nuovo Piano nazionale di Sviluppo Rurale 2014-2020.

Nel luglio scorso, Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia, ha avanzato la sua proposta per rilanciare la crescita economica nazionale: “un piano di manutenzione straordinaria, di cura del territorio, una terapia contro il dissesto idrogeologico. I soldi – ha sottolineato – si trovano. Si diano gli incentivi giusti, soprattutto a chi ha cura della messa in sicurezza dell’ambiente”.

Ma sono almeno tre sono i fattori strutturali con cui sarà necessario confrontarsi:

1) L’abbandono agricolo dei territori collinari e montani e il conseguente venir meno di una manutenzione puntuale dei soprassuoli fragili e del reticolo idraulico minore;

2) La cementificazione esasperata, anche in zone a rischio esondazione;

3) Il cambiamento del clima e dei regimi di pioggia.

Istituzionalmente, i consorzi di bonifica sono tra le realtà cui la legge affida compiti di difesa del suolo; essi tutelano la sicurezza idraulica dei proprietari di terreni ed immobili, agricoltori e non e sono tra i pochi che hanno mantenuto una struttura tecnica specifica sull’argomento, in grado di progettare e realizzare direttamente opere medio – grandi di presidio idrogeologico. Oggi, in molte regioni, i Consorzi intervengono nelle aree collinari e montane su mandato degli enti locali che, in prima linea, vivono il problema delle popolazioni residenti.

Obiettivo ottimale è riuscire ad abbinare a queste loro attività, un piano di manutenzione territoriale d’area vasta che agisca in forma costante e diffusa nelle aree più fragili.

Qual è il possibile ruolo delle aziende agricole?

Le aziende agricole che resistono in queste zone marginali, possono tornare a svolgere un ruolo determinante inserendo i servizi di manutenzione territoriale tra le attività multifunzionali dell’agricoltura, così come chiaramente prevede la legge di orientamento del settore.

Con quali vantaggi collettivi?

La cura puntuale dei rii minori, della viabilità locale, dei terrazzamenti e delle vie di fuga dell’acqua è opera complementare ed integrabile con gli interventi idraulici di maggior portata, garantendone la continuità e l’efficacia.

Le aziende agricole – preferibilmente locali – potrebbero operare in forma convenzionale con consorzi di bonifica ed enti locali (come accade già per il servizio neve in molte città), garantendo la minor spesa pubblica, grazie al risparmio dell’IVA e dei costi assicurativi, già in capo al soggetto agricolo. Ciò assicurerebbe anche qualche chance in più al mantenimento di un tessuto insediativo diffuso in aree fragili.

Un aspetto va, tuttavia, chiarito sin dall’inizio: le attività per la messa in sicurezza di ambiti rurali non più agricoli costituiscono un’esigenza collettiva di governo territoriale e materia di competenza pubblica trasversale.

Non si può pensare che le risorse per finanziare il governo ed il presidio dei suoli non afferenti alle aziende agricole siano a carico dei fondi che l’UE destina alla politica di settore che deve restare destinata alla vitalità economica delle poche aziende residue e alla remunerazione dei servizi ambientali collettivi che esse già attuano nella gestione dei propri terreni. Volendo si tratterebbe della più grande opera pubblica, dal dopoguerra ad oggi, altro che Ponte sullo Stretto…

Antonimina borgo

Territori rurali a rischio

Ricevo su Linkedin e spero di fare cosa gradita diffondendo:

Gentilissimi,
vi segnalo il convegno Territori rurali a rischio: proposte per un governo integrato degli ambiti fragili – Una riflessione sui temi del governo del territorio e sulla prevenzione del dissesto idrogeologico, integrata alla manutenzione delle aree a rischio abbandono, che si terrà alle ore 11 del 9 novembre presso la Sala Concerto, nel plesso fieristico di Bologna Fiere, nell’ambito delle manifestazioni di Eima International, Salone della Multifunzionalità in Agricoltura (MIA).

L’incontro è dedicato all’elaborazione di un disegno per il governo territoriale, la prevenzione del dissesto idrogeologico e alla cura delle aree collinari e montane italiane, oggi vittime di un progressivo abbandono: una proposta specifica per le aree fragili e marginali del nostro territorio.
La tavola rotonda è introdotta e moderata da Alessandra Furlani, direttore rivista “Territori” e prevede la partecipazione di:

Massimo Gargano,Presidente Associazione Nazionale Bonifiche e Irrigazioni;
Enrico Borghi, presidente UNCEM e vicepresidente ANCI;
Giuseppe Blasi, capo dipartimento delle Politiche Europee e Internazionali e dello Sviluppo Rurale, MIPAAF;
Maria Luisa Bargossi, dirigente servizio Sviluppo Rurale, Regione Emilia-Romagna;
Gianluca Cristoni, presidente nazionale associazione Promoverde;
Giovanni Tamburini, presidente Consorzio della Bonifica Renana

Ore 13,00 conclusioni
Paolo De Castro presidente Commissione per l’Agricoltura e lo Sviluppo Rurale, Parlamento Europeo
All’indirizzo web http://www.eima.it/it/convegni_registrazione.php?id è possibile registrarsi e ottenere l’accesso gratuito alla fiera.

Potete trovare tutti i dettagli su:
http://www.eima.it/it/pdf/convegni/Territori_9novembre.pdf”>http://www.eima.it/it/pdf/convegni/Territori_9novembre.pdf”>http://www.eima.it/it/pdf/convegni/Territori_9novembre.pdf
http://www.verdeepaesaggio.it/2012/10/territori-rurali-a-rischio-proposte-per-un-governo-integrato-degli-ambiti-fragili/