Guarda le scoregge generate da WordPress sul mio blog per il quale pago oltre cento euro l’anno per tenerlo pulito da immondizia pubblicitaria, ma mi devo tenere i loro schifidi cookie. Dai un occhio al suo rapporto annuale 2015, e poi dai un occhio anche ad una grammatica, perché “dai un occhio” non esiste neanche nel linguaggio parlato (semmai “dacci un occhio”, o meglio, “un’occhiata”).
Stanotte, nella piccola cittadina di Siderno, si è registrato un picco di temperature finora mai verificatosi durante la stagione estiva. I termometri sono scesi sotto i 40° per il tempo di 0,002 secondi. L’evento si è verificato durante la prima parte della notte, mentre la cittadina era immersa nei consueti divertimenti estivi: sagra del maiale, festa della salsiccia, concerti di gruppi musicali locali.
Il freddo improvviso ha letteralmente paralizzato la cittadina, causando il panico in paese. Il concerto di Pippo e i suoi Fratelli è stato interrotto a causa del ghiacchio depositato sugli strumenti, sui microfoni e su tutta l’attrezzatura elettrica.
I bar e i pub hanno iniziato a servire cioccolata calda per ristorare gli avventori e i barbecue per arrostire le salsicce sono stati usati come improvvisato braciere per potersi riscaldare.
Tuttavia gran parte delle persone si è rifuguata in casa accendendo i termosifoni e gettandosi addosso tutte le coperte della nonna.
Lo shock è stato fortissimo: per fortuna non si contano né morti né feriti, ma gli ospedali e i reparti di psichiatria sono letteralmente presi d’assalto. È stato infatti predisposto un protocollo di emergenza, con dei centri di supporto psicologico diffusi in tutto il paese, per coloro che necessitino di dare un perché a degli eventi che sono evidentemente riconducibili alle variazioni climatiche globali, o, per i fedeli, ad una oscura volontà superiore.
I parroci hanno invitato la popolazione alla preghiera e il Vescovo ha invocato la pietà divina nella sua omelia.
L’Accademia delle Scienze di Siderno sta al momento vagliando tutti i dati forniti dalle diverse stazioni climatologiche, ma per ora non c’è una dichiarazione ufficiale in merito.
Voci non confermate sostengono che si tratti di un’avvisaglia dell’imminente blocco della Corrente del Golfo con conseguente congelamento di tutto l’emisfero Nord.
Non si sa al momento se l’adiacente cittadina di Locri, sarà risparmiata, data la sua posizione meridionale rispetto a Siderno. Si hanno notizie di spostamenti di gruppi di persone che stanno tentando di raggiungere posizioni più a sud, per potersi salvare dalla catastrofe.
Vi terremo aggiornati per quanto potremo, nella speranza che tale fenomeno non si ripeta.
Altri articoli che potrebbero interessarti (ma potrebbe darsi il caso che non te ne importi nulla: in questo caso, lettore, sei scusato. Procedi con la tua navigazione senza rimorsi)
Dove sarà la rampa per Locri?
È quella!
No, aspetta! È quell’altra!
Sfido chiunque a non aver pronunciato frasi del tipo “E ora dove vado?” – “Ma la strada è chiusa?” – “Posso andare di qui?”, percorrendo i pochi chilometri di variante della Statale 106.
Più che una strada, direi un gigantesco flipper, una sorta di vorticoso disegno spiraliforme piantato tra Locri e Siderno, una cosa aliena quanto i cerchi nel grano e i geroglifici nel deserto di Nazca.
Ammettendo per ipotesi che l’umanità scompaia tutta insieme nello stesso istante, e sulla terra arrivino gli extra-terrestri, possiamo scommetterci che questi impazziranno per decifrare il metafisico significato para-spirituale della variante della Statale.
Perché un significato urbanistico non ce l’ha.
È solo un mega flipperone per i vavalaciari di turno che vogliono dare fiato alle trombe dei loro turbo, e fare avanti e indietro come muli motorizzati.
Collegamento rapido all’Ospedale di Locri? L’uscita di Locri è ben oltre l’ingresso dell’Ospedale, ammesso che si riesca ad uscire dalle rotatorie, che sembrano aver subito la maledizione dei loop temporali alla Star Trek.
E ti va bene se non ti ammazzi prima, con i detriti, le buche, i dislivelli che ci sono sull’asfalto.
In ogni caso, visto che la strada è solo teoricamente a due corsie, ma in realtà è a una sola corsia con divieto di sorpasso, se per caso devi correre, stai sicuro che incontrerai la lumaca di turno che ‘ntuppa il traffico.
E la stessa cosa vale al contrario: sei un tipo prudente, non superi i 60? Ti viene il cardiopalma, perché dietro di te si incunea quello che ha fretta, ti si piazza a un metro dal paraurti, ti lampeggia, e quasi quasi pretenderebbe che ti buttassi di sotto pur di farlo passare.
Rompere in caso di pericolo: ma per prendere cosa, visto che dentro non c’è niente?
Come la fai, la sbagli, questa dannata variante. Non c’è una velocità media da rispettare, è un circuito inutile e fuori da ogni regola, terribilmente pericoloso. Nei chilometri da Gioiosa Ionica a Locri sono stati piazzati più cartelli e segnali di pericolo che sulla Salerno-Reggio Calabria, che a confronto sembra una superstrada.
E ci si può scherzare quanto si vuole, ma per questa manciata di chilometri si sono spese centinaia di milioni di euro e ci sono voluti anni di lavoro. E questo è lo stato in cui le ditte appaltatrici consegnano i lavori? Definirli “fatti a metà” è un complimento, visto che la sola corsia utilizzabile è anche poco sicura, con giunzioni che hanno già ceduto e sono state coperte da un pietoso velo di asfalto, idranti mancanti nelle gallerie e pompe antincendio di cui esistono solo i contenitori per “bella veduta”. Ma chi ha eseguito il collaudo su questo flipper, lo sa o no che sta giocando con la vita della gente?
Io evito la variante della Statale, perché mi fa paura. Non capisco dove vado, quando è il momento di uscire, ho paura di investire qualcuno e che qualcuno investa me. A Gioiosa Ionica, una volta, per errore imboccai una rampa morta e dovetti immettermi nel traffico contromano. Attualmente i maggiori frequentatori sono i motociclisti e gli automobilisti amanti del rischio e della velocità.
Grazie ancora, per averci costruito l’ennesimo mostro dentro casa, con la scusa di aiudare noi boveri beridionali più ritardati che bambini negri di Shimoga.
Sììì, pronto? Chiamo dalla Terra, ci sarebbe una volante pronta a partire da voi su Plutone? no, perchè se chiamo i vigili posso aspettare in eterno
"Quando guardiamo il cielo di notte ci soffermiamo ad ammirare le stelle a caso senza seguire uno schema.. lasciamo che la nostra fantasia si perda in questo immenso soffitto brulicante di luci... una stella grande.. qualcuna piccola.. un'altra azzurra ed una rossa! Luci lontane che forse ora non esistono neanche più.. eppure sono lì le guardiamo ogni sera quando le nuvole ce lo permettono.. luci che continuano a brillare .. a vivere.. che continuano a farci sognare! Questo BLOG vuole essere uno spazio semplice, senza pretese, uno spazio dove antichi sorrisi e sguardi continuano a brillare come stelle... semplicemente continuano a vivere nell'immenso cielo della rete." (Domenico Nardozza)