Raramente capita che mi soffermi sulle innumerevoli stupidaggini che si scrivono su Facebook sulla disparità dei sessi, ma qualche giorno fa mi è capitato questo:
Mi è sembrata una perfetta rappresentazione di come venga percepito il corpo femminile dagli uomini, e talvolta anche dalle donne.
Non voglio tediarvi in questa lunga estate calda perciò mi chiedo (vi chiedo): come può un corpo essere deludente?
Un corpo qualsiasi, intendo.
Come può la corporeità, la matericità la fisicità di una persona essere deludente? Questo, tra i mille aggettivi usati per definire i corpi delle donne, a me non sembra pertinente. Come in quei bugiardini -avete presente?- di farmaci o integratori, degli antiparassitari per gatti, in cui, da qualche parte, tra indicazioni e posologia, trovi scritto: “non pertinente”. Nel senso che quella cosa lì non si applica al farmaco. Come se io vendessi una crema solare e mi chiedessero “che taglia è?”. Non ha una taglia, semmai una quantità.
Un corpo femminile può deludere un maschio, perché il corpo femminile è oggetto di critica estetica, la stessa critica che non sappiamo applicare alle opere d’arte, ai film, ai libri, ai giardini, ma siamo bravissimi a esercitare sul mondo della corporeità femminile, producendo una quantità tale di aggettivi e definizioni che se la metà fosse applicata al giardino, ci sarebbe una valanga di neologismi.
Ma i corpi degli esseri umani, sic sunt, non possono essere oggetto di critica estetica, perché l’estetica sottindende una volontà artistica, e i nostri corpi non sono frutto di una volontà artistica, ma del caso e delle condizioni in cui viviamo. Così come la Natura naturans non accetta il parametro “deludente”, il corpo umano, in quanto esso stesso Natura naturans, lo rigetta. Anche per tale regione la “body art” e tutte le performance che hanno posto il corpo umano come fulcro dell’opera, hanno suscitato e continuano a suscitare continue critiche e polemiche.
I poeti, per solito, hanno familiari queste cose. Credo che il nostro amico “in itinere” abbia molta strada da percorrere prima di raggiungere una saggezza tale da consentirgli di avvicinarsi davvero alla Poesia.
questo “poetainitinere” mi sembra piuttosto rozzo, sia come psicologo che come verseggiatore
“se anche quello è deludente
si arrendono facilmente”
se gli mancano parole per la rima in -ente gliene regalo una:
DEFICIENTE
Suvvia, potrebbe aver conosciuto una signorina con unghie finte, extension ai capelli, lenti a contatto colorate, tacco 12 e un push up troppo imbottito.
La verità è che siamo abituati a vedere immagini di corpi troppo perfetti, virtuali o ritoccati, spesso il confronto con il reale è davvero deludente per qualcuno (non troppo intelligente).
Siamo il mondo in cui viviamo.. Fondamento dell’estetica e’ l’equilibrio.. l’equilibrio non ha bisogno di aprire gli occhi.. L’estetica ad occhi aperti alimenta il meccanismo duale.. La critica dell’estetica di plastica alimenta il meccanismo duale.. Questo commento alla critica dell’estetica consumistica alimenta il meccanismo duale.. Ciao 🙂
ba bi bo. le tue asserzioni mi paiono assai soggettive. Sul meccanismo duale poi non ti seguo proprio. Duale riferito a cosa?
Scusami, ma il tuo commento mi pare un po’ criptico.
La geometria su cui é tessuta la società segue le regole della razionalità duale( che é solo un modello)..bene/male, destra/sinistra, BELLO/BRUTTO( il metodo con cui i bambini apprendono).. il fatto é che l’estetica, invece, asseconda un’altra geometria, quella divina..ma noi continuiamo a sbagliare strumento.Chiudi gli occhi e apri il cuore, detta in parole smielose.
Grazie per la domanda, mi piacerebbe spiegarti meglio, ma non voglio intasarti i commenti
mah, e io che credevo che chiudendo facebook sarei stata lontana dai deliri. Intasa, intasa pure, tanto pago la tariffa annuale per lo stoccaggio illimitato: posso permettermi di essere molto accogliente
É arrivata la mia risposta?
Non ho ben capito: ti riferisci alla risposta data col nik BabboNatale? in questo caso sì. Se hai proseguito la conversazione con questo nik (baccoartolini) allora non è arrivato nulla. Puoi inviarla alla mia email lidia.zitara@virgilio.it, in modo che provveda a pubblicarla.
Si quella. Ero intenzionato a dare una risposta, non i miei dati e email! Ma se stiamo realmente comunicando e quindi condividendo idee, Lidia, ti scrivo l’email, volentieri. Ciao