23 settembre – In tre si è in compagnia

“Sì, partirò in autunno”, diceva a tutti. “Merry Brandybuck mi sta cercando una piccola caverna accogliente tutta per me, o forse anche una casetta”.


Disegni da Guida ai luoghi della Terra di Mezzo di John Howe, Bompiani.

“Il giardino pigro”, Blu Ed. 2019 – videorecensione

Ecco perché, secondo me, dovreste leggere questo libro.

“Daniza” di Stefania Bisacco (videorecensione)

“Daniza” è un libro che racconta la storia dell’orsa che per proteggere i suoi cuccioli fu inseguita per settimane, poi sedata con una dose troppo massiccia di anestetico, che ne causò la morte. Stefania Bisacco, illustratrice per bambini, narra parte di queste vicende in modo delicato, super partes e libero (o liberato) senso di rabbia che questa vicenda, accaduta nel 2014 in Trentino, può suscitare in ognuno di noi.
In questa videorecensione vi parlo del libro, di come è illustrato, del modo semplice e diretto con cui si rivolge ai bambini, e aggiungo delle mie impressioni sulla vicenda di Daniza, divenuta ormai un simbolo per molt*.

Potete acquistare “Daniza” rivolgendovi a http://www.stefaniabisacco.it/ e cliccando a sinistra “contact” o su Instagram a @stefaniabisacco , o seguire la pagina Facebook @Conocchianimali

Come scritto sull’ultima pagina: “Non siete stati dimenticati”.

“Guida ai luoghi della Terra di Mezzo”, John Howe, Giunti Editore

Oggi, cioè, ieri, il 3 gennaio, facevan centoventisette anni che Tolkien nasceva. Questo è stato il mio regalo di Natale, fatto da me medesima meco, e che ho voluto aspettare oggi per aprire per non sentire di aver “perso” una data importante (in realtà l’ho fatto, essendomi ridotta ben oltre la mezzanotte, e avendo Youtube richiesto il suo tempo di caricamento video. Quindi ho posposto la pubblicazione al 4 mattina).
Ho filmato in verticale, vi prego di scusarmi, ma è tardi e io son babbana assai.
Prezzo, 22 euro, circa 190 pagine.

“Chilometro zero un cavolo”, di Felice Modica, edizioni “Il Giornale” (videorecensione)

Il chilometro zero è veramente ecologico o è un’abile strategia per vendere un surplus di merce? Felice Modica ci dà una risposta netta ma incompleta. Nel video vi racconto perché il suo libro non mi ha convinta.

“Le Pianerottole. Storie di piante all’uscio”, Biblion Edizioni 2018 (videorecensione)

Quali, o meglio “chi” sono le piante da pianerottolo? Misconosciute, trascurate, degnate appena di sguardi di passaggio tra la porta di casa e l’ascensore? Lo spiegano Pinuccia Guidotti, Luca Sivieri, Irene Guida in un bel libro illustrato da Maria Teresa D’Amore.

“Parolario”, oggi a Bergamo libri che parlano di giardini

Proseguono gli incontri organizzati da Parolario nell’ambito de I Maestri del Paesaggio a Bergamo.

Obiettivo di GreenBook è quello di porre l’accento sui temi del verde, del giardino, della sostenibilità, del paesaggio dando voce ai libri e ai suoi autori. Quindi, focus sulle novità dell’editoria italiana di settore e incontri con gli scrittori in collaborazione con la Libreria della Natura di Milano.

L’ingresso è libero. Greenbook si tiene a Bergamo – Porta Sant’Agostino nelle date 22/23/24 settembre

Programma:
22 settembre ore 11.30
Giordano Giannini, Cinema e Giardini (Angelo Pontecorboli Editore, 2017)
22 settembre ore 17.30
Dario Fusaro e Camilla Zanarotti presenteranno il loro libro Pietro Porcinai e il paesaggio (edizioni Libreria della Natura 2017)
22 settembre ore 18.30
Laura Pirovano e Silvia Ghirelli presenteranno Disegnare il giardino con le piante (Biblion edizioni – collana Dendron 2017)

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OGGI
23 settembre ore 11.30
Guido Giubbini e Alfredo Tomasetta presentano il libro Il giardino degli equivoci. Per una controstoria del giardino da Babilonia alla Land Art. (Derive&Approdi, 2017)

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24 settembre ore 11.30
Maurizio Dematteis presenta il libro Via dalla città. La rivincita della montagna. (Derive & Approdi, 2017)

Per informazioni
Associazione Culturale Parolario
Tel +39.031301037 – +39.3357059871 – +39.3357835403
http://www.parolario.it

Tolkien + Bilibin/ Bilibin + Tolkien… Funziona in entrambi i sensi

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Buon compleanno, professore!

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Ho visto cose che voi umani… “Umanesimo e rivolta in Blade Runner. Ridley Scott vs Philip K. Dick” Rubbettino 2016

Blade runner4Alcuni libri capitano come spediti dall’alto, da necessità fatali e apparentemente indistricabili. Mi è accaduto con un saggio Rubbettino, della bella e preziosa collana “Cinema” diretta da Cristian Uva: Umanesimo e rivolta in Blade Runner. Ridley Scott vs Philip K. Dick.
Un libro che non mi aspettavo neanche per sogno, tanto i maledetti professori e patriarchi della cultura italiana hanno indottrinato il povero lettore su quanto miserevole sia la letteratura di fantascienza, e anzi, che tale letteratura sia di serie b, c, o d, e che il genere di fantascienza sia per ragazzini, secchioni, nerd e smanettoni.

Grazie e anatema su di voi, vecchie cariatidi scolorite e intelligenze nozionistiche!

Il blocco del lettore mi aveva colpita duramente, tanto che mi ero trascinata Tito di Gormenghast per tre mesi. Non che Mervyn Peake sia facile da leggere in una roboante traduzione Adelphi che restituisce dignità all’avverbio.
Per mesi ho aperto libri, fissato parole senza leggerle, mi sono addormentata con la luce accesa e la matita in mano, e richiuso il libro esattamente nel punto in cui l’avevo aperto la sera prima.

Revenant mi aveva quasi riportata in vita, nonostante non sia questa magnificenza che ne dicono, ma la “frontiera” per me è irresistibile, e ancora l’orrenda faccia di Leonardo Di Caprio non si era insinuata tra le pagine.

Ma per tirarmi fuori dal “blocco” ci voleva qualcosa che mi facesse sognare, e per me il viaggio tra le stelle è la dimensione narrativa più amata. Dopo la lettura di questo libro ho ripreso i romanzi, che considero meno avvincenti dei saggi, grazie all’aiuto dei validi amici del forum di Ten Forward , in particolare di capitan Siccardi, che mi ha spiegato  perché fa strano quando gli elfi sparano con la Beretta e perché devi sempre sempre sempre dire che fantascienza e fantasy sono due cose diverse, diversissime, pena l’essere banditi dalla galassia.
Così ne ho letti un po’ : Haldeman, Anderson, McMaster Bujold, Heinlein, e altri ancora ne voglio leggere. Mi è rinato l’entusiasmo.

Tutto è partito da questo libro: un confronto sapiente, dotto, speculativo, con punte di raffinata accademia filosofica, su uno dei film più amati nella storia del cinema e il suo padre letterario (Ma gli androidi sognano pecore elettriche?, Fanucci), che mi ha convinta dell’inconsistenza degli indottrinamenti dei professori: balbuzie culturale e vertiginosa ignoranza su fatti che si fregiano di commentare.
Dentro questo saggio c’è un mondo intero, un modo che passa dall’architettura al design, dall’economia alla dimensione visiva, pittorica, scenica, a quella musicale e sonora, sofisticatissima e unica, di Vangelis, fino all’analisi introspettiva e spirituale (Dick era infatti un teista confuso ma fiducioso).
Non manca l’impatto più verosimilmente artistico, quello del Postmodern, concetto per molti ancora oscuro ma vivo e immersivo come l’aria che respiriamo.
Perciò grazie cari amici. Grazie amici androidi, amiche stelle, amica palta. Grazie ai Bastioni di Orione e ai raggi B.
Grazie amici libri, ora finalmente vi vedo.

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