Pubblico oggi un articolo apparso su “Calabria Ora” il 3 maggio del 2007, che mi sembra appropriatissimo per questo periodo dell’anno.
Corso coatto
Alle soglie dell’estate le Amministrazioni Comunali si dedicano alla potatura delle alberature, cosa alla quale tengono tanto per dimostrare che c’è almeno un motivo per cui paghiamo le tasse. La scelta del periodo non si può spiegare se non con un deliberato intento di uccidere gli alberi, cosa che riesce sovente. Un giro per la costa ionica dimostrerà come i “giardinieri” comunali non manchino di fantasia nella scelta delle forme di topiarie, eccone un breve elenco: a cubo di Rubik, a frigorifero, a campana, a ruota, a cassa da morto, a bottiglia, a padella, a disco volante, a frittata, a ciambella, a ciambella col buco, a bastoncino del ghiacciolo senza ghiacciolo, a tridente, a forchetta, a cucchiaio, a coltello, a cono gelato, ad ananas, a cappello, a pallone da calcio, a pallone da calcio sgonfio, a pallone da rugby, a lampione, a cuscino sprimacciato se l’albero è in buone condizioni, a cuscino stropicciato se l’albero è in cattivo stato, a doppia elica del DNA, a forma di Saturno magari con qualche satellite, a lama rotante, ad alabarda spaziale. Ma le forme che certamente vi capiterà di incontrare più di sovente sono quella a cavolo ed a cavolo fritto.