Sempre per puro caso, nelle mie peregrinazioni rivierasche per individuare fotografie da inserire nel giornale, ho beccato questo sito che parla di “animali strani” (ma esistono animali strani?).
Un giardino senza animali è per me un giardino morto in partenza, un manifesto, per quanto chic e costoso, di insensibilità e ignoranza.
Che siano gatti, cani, uccelli, insetti o ricci. Che siano visibili o invisibili.
Il giardino è un ordinamento strutturale in cui esprimiamo il nostro rapporto con la natura, ma gli animali aggiungono il rapporto con l’altro da sè (il cane in particolare, a cui va la mia preferenza) che riesce a far trasfigurare l’intelletto umano in un’idea iperurania.
Per parte mia posso dire che il mio giardino è diventato subordinato alla presenza animale.
Comunque sia, anche se preferite non avere cani ma lasciate qualche briciola per le cinciarelle, godetevi questo sito interessante, e leggete l’articolo sulle vipere.
Tra l’altro ho appreso che sulla pista ciclabile di Siderno nidifica il gabbiano roseo.
L’orologiaio miope
Lo aggiungo al blogroll.
ciao, grazie per il link.
Il tuo dubbio “esistono animali strani” mi sembra giustificato. No, non esistono animali “strani” in principio, ma dipende dall’accezione che diamo al termine strano. Per strano io intendo “inusuale” e “poco conosciuto”.
Il mio giardino e’ cosi’ subordinato agli animali che e’ una specie di jungla suburbana. Per tagliare l’erba (circa una volta l’anno) tocca chiedere permesso al gatto… Ho abbandonato ahime’ qualsiasi velleita’ di fare del giardinaggio da un bel po, quando mi son resa conto che o passavo alla guerra chimica o non c’erano speranze, ma i pesticidi avrebbero allontanato gli animali. Un gran peccato pero’.
Ciao
Tupaia dell’orologiaiomiope